I canti, la trepidazione dei devoti, l’entusiasmo. Sono le note distintive di un momento intimo e molto particolare per ciascuno dei devoti che sabato sera sono tornati a gremire, per la seconda volta quest’anno, la Chiesa madre di Giarratana per assistere alla discesa dalla cappella dell’altare maggiore del venerato simulacro di San Giuseppe. E sì, perché qui, nella Perla degli iblei, il santo patriarca viene celebrato anche a fine estate oltre che nel tradizionale periodo di marzo. E così i fedeli, con un’unica voce, hanno salutato, con grida di giubilo, l’apertura della festa caratterizzata da questo significativo momento eseguito attraverso l’utilizzo di speciali argani. La festa, sostenuta anche dalla ditta Eco.Seib Srl di Giuseppe Busso, con sede a Giarratana, che si occupa del servizio di gestione dei rifiuti in tutta Italia e anche all’estero, entrerà nel vivo con la predicazione del triduo a partire da giovedì prossimo e sino a sabato. Ad occuparsene sarà padre Salvatore Vaccaro, parroco in Santa Maria La Nova a Chiaramonte Gulfi e vicario foraneo della zona montana. Giovedì, alle 17,45, ci sarà la recita del Rosario, la coroncina e il canto delle litanie di San Giuseppe. Quindi, alle 18,30, la celebrazione eucaristica e alle 20, presso il centro diurno per anziani Arcobaleno, l’inaugurazione della mostra artistica a cura dell’associazione culturale Terrantica di Giarratana. Spazio anche ai momenti di intrattenimento. In piazza Vittorio Veneto, alle 21, sarà proposto il concerto de “I taddariti”, sempre in collaborazione con l’associazione Terrantica. La festa esterna è in programma domenica 10 settembre con le tradizionali due processioni che si terranno una la mattina e l’altra in periodo serale. “Per portare il primo annuncio di Cristo – sottolinea il parroco, don Mariuzs Starczewski, citando le parole contenute nel Redemptoris Custos di San Giovanni Paolo II – o per riportarlo laddove esso è trascurato o dimenticato, la Chiesa ha bisogno di una speciale virtù dall’alto, donazione certo dello Spirito del Signore non disgiunta dall’intercessione e dall’esempio dei suoi santi. E San Giuseppe è uno tra questi”.