A Caltagirone è fronte comune fra le istituzioni per promuovere risposte adeguate ai disturbi specifici dell’apprendimento. Annunciata, nel corso di un convegno in municipio, una serie di iniziative: “Un ciclo di seminari dal 21 novembre – ha detto la psicologa e direttrice del CeRi (Centro Risorsa) Rosalia Mistretta –; l’apertura, dal 5 dicembre, all’interno dell’Ipsia Dalla Chiesa, dello Sportello dislessia e l’avvio di un punto dimostrativo dei software Anastasis, strumenti compensativi di questa tipologia di disturbi”.
Il convegno ha fatto seguito al protocollo d'intesa sottoscritto fra il Comune, l’Ipsia e l'associazione ”ManSourcing”, con cui si è avviato il progetto “Ceri Centro risorsa”, finalizzato “a creare un spazio qualificato che dia una mano alle famiglie e agli istituti scolastici nell’affrontare al meglio i disturbi dell'apprendimento”. “Riteniamo si tratti di un'iniziativa assai utile – ha sottolineato l'assessore Massimo Favara -, capace di creare un punto di riferimento per famiglie e scuole su un fenomeno spesso sottovalutato”. Il sindaco Nicola Bonanno ha confermato “l'attenzione dell'Amministrazione alla scuola e a una sua azione sempre più efficace”. A snocciolare le cifre ci ha pensato il medico dell'unità operativa di neurospichiatria infantile di Caltagirone, Sergio Messina: “Oggi, nel nostro territorio, 4 bambini su 100 patiscono questi disturbi e un centinaio di studenti di scuole di ogni ordine e grado sono da noi seguiti”. L’altro medico dell'unità operativa di neurospichiatria infantile, Marianna Ragusa, si è soffermata sulle difficoltà per le famiglie e su come affrontarle al meglio, mentre il dirigente scolastico dell’Ipsia, Antonina Satariano, ha posto l’accento sulla tutela normativa apprestata a quanti soffrono di questi disturbi.
Emblematica la testimonianza di Elena Foddai, psicologa e dislessica: “E’ stata dura. Per me imparare una poesia era un’impresa. Ma, con grande sacrificio, sono riuscita a raggiungere i risultati prefissati, compresa la laurea e un dottorato di ricerca. Se io ce l’ho fatta, può riuscirci chiunque altro. Servono, però, tanta buona volontà e impegno. Non bisogna mollare mai”.