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Domenica, 12 Maggio 2024

Una bufera sta per abbattersi su Valeria Fedeli, il neo ministro dell'Istruzione

Una nuova bufera sta per abbattersi su Valeria Fedeli, il neo ministro dell'Istruzione e della Ricerca. Ad attaccarla stavolta è Mario Adinolfi, l’ex deputato Pd tra gli organizzatori dell’ultimo Family day e presidente del «Popolo della famiglia». 

Dopo la querelle sul suo "diploma di laurea", infatti, non si placano le polemiche sui titoli della vicepresidente del Senato. A rivelare l'assenza della maturità (così come portò alla luce la questione della laurea) è stato Mario Adinolfi, ex parlamentare del Pd e leader del Popolo della Famiglia

In realtà la ministra è stata presa di mira in particolare per il suo curriculum dagli organizzatori del Family Day per la sua militanza femminista e la sua lotta alle discriminazioni di genere. Anche in Aula, il senatore di Idea Carlo Giovanardi si è rivolto a lei ricordandole di essere la prima firmataria del ddl 1680 sull’introduzione dell’educazione di genere e della prospettiva di genere nelle scuole di ogni ordine e grado e chiedendole di «abbandonare questo tentativo di colonizzazione ideologica della scuola pubblica». Fedeli si è difesa dagli attacchi nei giorni scorsi precisando di essere «sempre stata sindacalista» e di non aver « mai avuto alcun beneficio da quel pezzo di carta». Secondo la ministra, non è un caso se «sono stati quelli del Family day a tirare fuori questa storia. Loro mi detestano per essermi schierata contro, per aver difeso la teoria del gender ed evidentemente non possono accettare che mi occupi di scuola. Eppure per me parla la mia storia politica, io sono sempre stata seria e coerente nell’affrontare i problemi. E lo farò anche adesso, senza farmi intimidire». Ma alla Fedeli è arrivata anche la solidarietà di buona parte del mondo politico, a partire dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, fino a Forza Italia: «Valeria Fedeli sia valutata dai cittadini per quello che sarà il suo operato da ministro e non per altro» ha detto il senatore Vincenzo Gibiino». 

Ma secondo Adinolfi, Fedeli non avrebbe neanche sostenuto l’esame di maturità«ma solo i tre anni di magistrali necessari a prendere la qualifica di maestra d’asilo e poi il diplomino privato all’Unsas da assistente sociale, quello spacciato per diploma di laurea in Scienze sociali». Per Adinolfi, che aveva già sollevato nei giorni scorsi il caso della laurea in Scienze sociali paventata sul sito- versione poi corretta con la definizione «diploma per assistenti sociali presso Unsas»- «abbiamo il record mondiale di un ministro della Pubblica istruzione che non solo mente sui propri titoli di studio, non solo non è laureato, ma non ha mai neanche sostenuto quell’esame di maturità che ogni anno agita così tanto centinaia di migliaia di studenti».

Nell'intervista al Corriere della Sera, la Fedeli si lamenta degli gli attacchi ricevuti. "Bruciano soprattutto per una come me che ha sempre fatto la sindacalista e non ha mai sfruttato nulla. Lo voglio ripetere in maniera chiara: questo titolo non l'ho mai usato, non mi è mai servito". E racconta: "Nel 1987 c'è stata la possibilità di farlo equiparare, ma io già facevo la sindacalista, avevo preso una strada completamente diversa". La bugia resta ugualmente. A Palazzo Chigi, però, nessuno si è scomposto. La stessa Fedeli rivela che Gentiloni le ha espresso "piena fiducia". "Spero - conclude - di potermi occupare della scuola, dei problemi veri. Di questo voglio parlare, degli studenti, degli insegnanti, di quello che si deve fare per far funzionare la pubblica istruzione". Ma cosa insegnerà agli insegnanti e, soprattutto, agli studenti? Che si può mentire tranquillamente e, se pizzicati, si può fare spallucce e tirare dritto come se niente fosse?

Intanto sono già 30mila le persone che hanno firmato l'appello e il numero cresce rapidamente di minuto in minuto.

L'ex sindacalista della Cgil e vicepresidente della Camera è finita sotto attacco a poche ore dal giuramento nelle mani di Mattarella per una serie di gaffe. Prima su tutte quelle sulla presenza nel suo curriculum di una "laurea" in realtà mai conseguita. Nella biografia pubblicata sul suo sito internet, infatti, il ministro si vantava di aver conseguito un "diploma di laurea" in scienze sociali, ma quel corso non era ancora stato istituito quando la Fedeli afferma di aver ottenuto il titolo. E così è scattata la "denuncia" da parte del popolo del Family Day guidato da Mario Adinolfi, critico sulla scelta di Gentiloni di affidare la scuola ad una personalità che nel passato si è schierata apertamente per la diffusione della teoria del gender.

 

 

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