“Contribuire all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, sostenibile ed aperto verso i mercati internazionali, partecipe del processo di sviluppo della società, capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del territorio e dell’intero Paese”. Questo l’obiettivo dichiarato dai Presidenti delle Associazioni Industriali di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia che hanno dato avvio al processo di aggregazione tra le quattro realtà associative. “Accompagnati dai vertici di Confindustria che hanno valutato in maniera eccellente il progetto proposto – hanno affermato i rispettivi Presidenti Natale Mazzuca, Michele Lucente, Andrea Cuzzocrea ed Antonio Gentile – oggi è stata posta, non solo simbolicamente, la prima pietra di Unindustria Calabria, nuovo soggetto associativo e della rappresentanza degli interessi delle imprese aderenti a Confindustria”.
“Più servizi di sempre maggiore qualità, presidio capillare del territorio con aumento della vicinanza a favore delle aziende associate, più competenze al servizio della rappresentanza per conferire maggiore forza e capacità di interlocuzione nei confronti dei referenti istituzionali e dei diversi livelli di governo”. Saranno questi i primi vantaggi tangibili per le imprese frutto “di un nuovo modello organizzativo in grado di creare valore con la messa in rete dei servizi, omogenei ed univoci per qualità e modalità di erogazione, la testimonianza di una autonoma, più presente ed efficace azione di rappresentanza sui territori, il significativo aumento del grado di rappresentatività complessivo, la rinnovata capacità di essere attrattivi per le imprese che necessitano di organizzazioni come Confindustria dallo sguardo lungo e positivo”.
Presenti gli imprenditori che rivestono le principali cariche associative e tutto il personale dipendente delle quattro Associazioni, sono stati i Presidenti Cuzzocrea, Gentile, Lucente e Mazzuca ad illustrare i punti di maggiore valenza politica della riforma di Confindustria in atto e del progetto di aggregazione avviato; i Direttori Rosario Branda, Francesca Cozzupoli, Anselmo Pungitore e Daniela Ruperti hanno affrontato gli aspetti tecnici ed organizzativi.
Unanimi apprezzamenti, suggerimenti e stimoli ad andare avanti in maniera celere è quanto è emerso dagli interventi degli imprenditori presenti che hanno invitato i Presidenti Mazzuca, Lucente, Cuzzocrea e Gentile ad alzare l’asticella del confronto rispetto alla classe politica soprattutto nei confronti del Governo Regionale. E’ stato evidenziato, infatti, come “l’utilizzo poco efficace dei fondi comunitari abbia fatto perdere al sistema economico calabrese la possibilità di una fase anticongiunturale durante la crisi, così come il balbettio che perdura rischia di far perdere la possibilità di aggancio con i segnali di ripresa che si registrano”.
Hanno denunciato il grave ritardo con cui il sistema delle imprese deve fare i conti in tema di accesso a forme di sostegno e finanziamenti pubblici. E’ il caso, ad esempio, dei Pacchetti Integrati di Agevolazione del 2010, la cui graduatoria pubblicata a gennaio 2013 non registra avanzamenti nello stato di erogazione dei fondi, oppure dei fondi di controgaranzia, per nulla utilizzati ed oggi in via di rimodulazione, ed ancora dei 320 milioni di euro previsti dai Pisl senza che sia stato speso ancora un euro, sebbene siano state firmate molteplici convenzioni con enti pubblici e sebbene sul fronte del turismo siano attesi i primi bandi per i privati oppure al Fondo Jeremie, per il quale avevano già evidenziato ai soggetti attuatori le enormi difficoltà nell’erogazione dei requisiti troppo stretti per l’accesso all’istruttoria.
I Presidenti , Gentile, Lucente e Mazzuca hanno, infine, dichiarato che nei prossimi giorni si faranno carico di esplicitare le perplessità registrate agli organismi competenti, avanzando al contempo puntuali proposte.