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Sabato, 14 Dicembre 2024

Grillini a tutto campo per parare l'asse Berlusconi-Renzi

''Sono sereno per quel che riguarda la mia situazione personale, preoccupato per quello che riguarda il Parlamento". Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha risposto ai giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario, al Consiglio di Stato.

M5s intende presentare ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare conflitto di attribuzione nei confronti della presidente Boldrini e dei presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Obiettivo: ottenere l'annullamento delle ultime votazioni su dl Bankitalia, legge elettorale e dl carceri.

L'ultimo grido di Grillo: siamo la nuova resistenza. Sì, contro le riforme. Il fallimento dei Cinque stelle è tutto in questo paradosso. Non c'è nulla di nuovo

Se stanno alzando il rumore è solo per far sapere al mondo che esistono. È un segno di impotenza. Questi qui sono arrivati in Parlamento per cambiare le regole del gioco, per dare una svolta, per ridare voce ai cittadini, per scardinare il sistema e buttare fuori i politicanti di palazzo

Finora però più che altro hanno fatto chiasso. Nulla di veramente concreto :

La svolta sta avvenendo altrove. Il patto Renzi-Berlusconi in realtà li ha spiazzati. Hanno perso centralità politica e mediatica. Si sono sentiti marginali. Con il rischio che mentre loro urlano gli altri due cambiano la legge elettorale e smontano la casta con la riforma del Senato e dell'articolo quinto della Costituzione. E qui c'è tutta la debolezza del movimento Cinque stelle. C'è la sensazione che ogni loro azione politica sia alla fine della fiera qualcosa di effimero, fine a se stesso, senza risultati pratici. Molti simpatizzanti ed elettori di Grillo questa domanda cominciano a porsela. Ma dov'è il cambiamento? Cosa c'è oltre i vaffa e la turbolenza? Grillo, con la sua scelta isolazionista, sta deragliando dalla strada che porta alle riforme.

Ed e cosi I grillini si stanno comportando come tutti gli altri uomini della palude parlamentare: boicottano il cambiamento. Proprio loro, che dicevano di voler buttare fuori i politicanti di palazzo

"E' scandaloso e mortificante per l'Italia e tutti noi" quanto accaduto in questi giorni alla Camera ma "grazie a Dio c'è anche dell'altro, e anche nello stesso parlamento". Lo ha detto il segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino, sottolineando: "Questo non ci appartiene".

"Stigmatizziamo duramente anche gli attacchi al presidente Boldrini, che a nostro avviso segnalano la volonta' di prendere una strada antidemocratica. Il nostro paese deve difendere le sue istituzioni. Al livello di tolleranza eccessivo, il governo reagisce nettamente". Lo dice il premier Enrico Letta.

E' ancora altissima tensione in Parlamento con i Cinque Stelle 'scatenati' che hanno dichiarato guerra totale contro tutto e tutti: dalla presidente della Camera al Capo dello Stato, passando per gli attacchi agli altri partiti, ai presidenti delle Commissioni. Il clima è surriscaldato, volano insulti e in molti casi si arriva anche allo scontro fisico e all'occupazione di aula in una Commissione

"La Boldrini nel suo ruolo è inadeguata, impropria, miracolata. Deve andarsene e in fretta dalla Camera". Lo scrive Beppe Grillo nel lanciare un sondaggio sul blog sull'iniziativa M5S contro la presidente della Camera. Giovedì 29 "la democrazia è morta": la 'tagliola' è un "abuso di potere", "un atto di imperio di natura strettamente personale".

Il Movimento 5 Stelle accusa il Capo dello Stato di attentato alla Costituzione e attacca le istituzioni su piu' fronti. Immediata la reazione dei partiti in favore del Quirinale. Bonino 'Mancanza di decoro istituzionale', Speranza, 'Vogliono far saltare democrazia'. E Bondi, 'Respingere campagna 5Stelle'; Mauro: 'Sdegnato', Cicchitto, 'Impeachment è demenziale'.

Il Movimento 5 Stelle "ha formalmente depositato in entrambi i rami del Parlamento la denuncia per la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano". Lo rende noto un comunicato del gruppo del Senato.

"Il Movimento 5 Stelle come annunciato in Aula dal capogruppo al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo - si legge in una nota - ha formalmente depositato in entrambi i rami del Parlamento la denuncia per la messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano". "Alle ore 11.30 in Sala Nassirya al Senato - prosegue il comunicato - conferenza stampa dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle per presentare l'atto di messa in stato d'accusa del Presidente della Repubblica. Parteciperanno: Luigi Di Maio, vicepresidente Camera dei Deputati, Federico d'Incà, capogruppo Movimento 5 Stelle Camera Vincenzo Maurizio Santangelo, capogruppo Movimento 5 Stelle Senato, Paola Taverna, cittadina al Senato - Movimento 5 Stelle Vito Crimi, cittadino al Senato - Movimento 5 Stelle".

Il presidente della Repubblica ha risposto ai cronisti al termine di una visita privata alla mostra sulla storia della Rai che si tiene al Vittoriano. A chi gli chiedeva se fosse preoccupato dalla richiesta di impeachment presentata dal Movimento 5 Stelle, Napolitano si è limitato a rispondere "Faccia il suo corso". I cronisti hanno poi provato a chiedere un commento sulla legge elettorale, ma il presidente della Repubblica non ha risposto.

"Mi pare qualcosa di assolutamente fantasioso": così il presidente del Senato, Piero Grasso, parla della richiesta di messa in stato di accusa del Capo dello Stato avanzata da M5s. "C'è una procedura - spiega - che va applicata.

Io ho trasmesso la denuncia al presidente della Camera, lì si attiverà il processo prescritto dalla legge", ha concluso.

Beppe Grillo verrà domani a Roma per incontrare i parlamentari del M5S. Lo apprende l'Ansa. Il leader 'cinque stelle' vuole incontrare i suoi, dopo la presentazione della richiesta dello stato d'accusa nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Attentato alla Costituzione": è il reato per cui il M5S accusa presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella richiesta di impeachment presentata. Quella presentata a Montecitorio, formata da Federico D'Incà, è lunga meno di dieci pagine, e viene trasmessa al presidente della Giunta per le Autorizzazioni Ignazio La Russa.

Mancato rinvio alle Camere di leggi incostituzionali; abuso del potere di grazia; grave interferenza nei procedimenti giudiziari relativi alla trattativa Stato-mafia: sono tra le accuse per il presidente della repubblica contenuti nella richiesta di impeachment presentata da M5S ai presidenti delle Camere.

"Napolitano, seguendo le procedure per la messa in stato d'accusa dovrò rispondere delle violazioni cha hanno messo in un angolo una parte. Da arbitro si è trasformato in giocatore con la fascia di capitano. Tutte le cose che sta facendo sono per una parte" dice il vicepresidente M5s della Camera Luigi Di Maio.

"La richiesta di M5S di mettere sotto accusa il Capo dello Stato rappresenta un atto scellerato volto solo a far saltare le fondamenta del nostro sistema democratico" dice il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza.

"Il presidente Napolitano - rileva Speranza - è il cardine principale della tenuta della nostra democrazia, fedele custode e interprete dei principi sanciti dalla Carta costituzionale. Il comportamento violento messo in atto nelle ultime ore dai parlamentari di Grillo rappresenta il più triste esempio di sovvertimento di quelle regole che sono alla base delle nostre istituzioni. Il partito democratico si adopererà in ogni modo per difendere lo Stato di diritto", conclude Speranza.

"La mancanza di decoro istituzionale ha raggiunto livelli...". Così il ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla richiesta di messa in stato di accusa del presidente Napolitano da parte di M5s
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Giorgio Napolitano "è garanzia democratica". Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini che al presidente della Repubblica esprime la sua "più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa" da parte di M5S.

"L'assemblea delle senatrici e dei senatori del Pd, presieduta dal capogruppo Luigi Zanda, rivolge un rispettoso e caloroso saluto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e gli esprime il più sincero apprezzamento e ringraziamento per la sua preziosa opera a presidio della Costituzione repubblicana". È quanto si legge in una nota dell'Ufficio stampa del Gruppo del Pd al Senato, diffusa durante l'Assemblea dei senatori del Pd, in corso a Palazzo Madama.

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