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Roma: il Sindaco cerca di uscire dall'immobilismo dei primi cento giorni

Che era difficile fare il Sindaco di Roma,lo sapevano tutti ma che la Raggi avrebbe trovato queste assurde difficoltà che la portano al immobilismo dei primi 100 giorni era immaginabile, ma se loro come dice Grillo che ha paragonato la Raggi al primo sindaco nero del 1968 in Mississipi "Stiamo sfondando un sistema che era in piedi da 50 anni, che ci crediate o no", ci riescono a fare questo e vincono a Roma con il loro Sindaco e riescono a Governare saranno il prossimo partito da guidare il Governo, se no Roma sara la loro tomba.

Virginia Raggi in trincea scarica Raffaele De Dominicis che, emerge poco dopo la notizia che non sarà lui il nuovo assessore al bilancio della giunta capitolina, risulta indagato per abuso d'ufficio. Poco dopo la fine della riunione tra Beppe Grillo e il direttorio penta stellato Raggi su Facebook fa sapere che è al lavoro per un nuovo assessore al Bilancio al posto del magistrato finito nel mirino anche per le sue relazioni con l'avvocato Sammarco. "Mi sento vittima di un complotto e di una ingiustizia grave e senza precedenti", la replica dell'ex Procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio.

"In queste ore - scrive la Raggi su Facebook - ho appreso che l'ex magistrato e già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio in base ai requisiti previsti da M5s non può più assumere l'incarico di assessore al bilancio della giunta capitolina, per tanto di comune accordo abbiamo deciso di non proseguire con l'assegnazione dell'incarico". Intanto la giunta capitolina ribadisce il proprio no alle Olimpiadi.Lo spiega all'Ansa una fonte qualificata del Campidoglio. "E' previsto - spiega ancora la fonte - che la prossima settimana la sindaca di Roma faccia l'annuncio ufficiale in una conferenza stampa".

Intanto Raffaele De Dominicis è fuorioso. L'ex procuratore della Corte dei Conti, come riferisce il quotidiano Il Giornale dopo la fine della sua brevissima carriera di assessore per via di una indagine a suo carico per abuso d'ufficio, si sfoga in una intervista a Repubblica, evoca complotti e punta il dito contro il M5s. 

"Quello non è un partito. Due stronzetti vogliono fottere Roma e la Raggi. È un complotto. Sono vittima di un'ingiustizia grave e senza precedenti", tuona De Dominicis.

Che poi in merito all'indagine a suo carico precisa: "Si tratta di una cosa di due anni fa, archiviata. Chi mi ha attaccava ha rischiato di autocalunniarsi. Figuratevi. Io non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, mercoledì ho inviato il certificato dei carichi pendenti ed è immacolato come la Vergine".

Poi l'attacco ai grillini: "La politica non fa per loro. Ma quale codice d'onore. È un asilo infantile. Hanno perso un'occasione per dare una mano a Roma. Ha deciso il direttorio? Quattro che neanche hanno finito gli studi".

La poltrona di assessore al Bilancio è al momento vacante, ma non è l'unica casella che il Sindaco deve riempire. Manca il capo di gabinetto, con l'addio di Carla Raineri, e il vice Raffaele Marra sarà spostato ad altro incarico, alle Risorse umane (ma è al lavoro la vice vicaria Virginia Proverbio). C'è poi da coprire il vertice dell'Ama, l'azienda dei rifiuti, per sostituire Alessandro Solidoro. Parzialmente risolta la questione Atac: dopo l'addio dell'amministratore unico Armando Brandolesi, il suo posto è stato coperto dall'ingegnere Manuel Fantasia. Da trovare ancora invece la figura del dg dell'azienda di trasporti, lasciata libera da Marco Rettighieri.

Intanto Virginia Raggi non cede sull'assessore all'ambiente Paola Muraro, nonostante le pressioni di Grillo e dei vertici. Lo ribadisce anche in un video. La sindaca aspetta di leggere le carte: "Saranno i pm a decidere se c'è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l'assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche". Ma gli altri cambiamenti, chiesti alla sindaca, sono stati accettati: al capo della segreteria, Salvatore Romeo, sarà ridotto lo stipendio. Il vicecapo di gabinetto Raffaele Marra sarà invece ricollocato in un'altra sede. 

"Cara Raggi, dia impulso ai nostri sogni e sostenga la candidatura di Roma 2024: gareggiamo insieme per conquistare una speranza". Sono queste alcune delle frasi che tutti i medagliati dell'Italia Team di Rio hanno scritto nella lettera, della quale è in possesso l'Ansa, alla sindaca. "Roma è la nostra Capitale - aggiungono i medagliati di Rio - e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori". "Lei - scrivono -  può dare un impulso decisivo ai nostri sogni e una motivazione di entusiasmo per tutto lo sport italiano. Le chiediamo di non far mancare il suo sostegno alla candidatura di Roma. Lo chiediamo con quella passione che abbiamo mostrato in questi giorni nelle nostre gare e che ci ha consentito di primeggiare. Ci appelliamo alla Sua sensibilità di Sindaco e al suo amore di madre. Se giochiamo insieme, nessuna partita potrà mai essere persa. Uniti si vince, lo ha dimostrato Lei diventando Sindaco, lo abbiamo dimostrato noi vincendo a Rio. Siamo certi che Lei condivide questi sentimenti. Non chiuda la porta di fronte ad un'occasione irripetibile. Roma è la nostra Capitale e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori. Saremo felici di poter gareggiare ora, insieme, per conquistare un sogno, una speranza: Roma 2024. Un abbraccio sportivo". 

Cosi nel giorno dell'appello degli azzurri alla Raggio perhè sostenga la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, dalla giunta della sindaca trapela un nuovo no su questo fronte. Un no che, però, fa infuriare il Coni che si scaglia contro la scelta di ribadire la posizione prima che ci sia stato un faccia a faccia tra Raggi e Malagò.

"La Giunta Raggi non cambia idea sulla possibilità che Roma organizzi le Olimpiadi tra otto anni e quindi dice no". Lo spiega all'Ansa una fonte qualificata del Campidoglio. "E' previsto - spiega ancora la fonte - che la prossima settimana la sindaca di Roma faccia l'annuncio ufficiale in una conferenza stampa".

"Impossibile. Il Sindaco Raggi ha sempre detto che avrebbe prima incontrato Malagò e Pancalli e finora, nonostante una richiesta formale scritta, non è stato fissato alcun incontro". Fonti qualificate del Coni reagiscono così al no che trapela dalla Giunta Raggi ai Giochi del 2024. "E poi, sempre la sindaca, aveva garantito a Pancalli che se ne sarebbe parlato dopo le Paralimpiadi. Per cui la notizia è paradossale". "La notizia è paradossale - aggiungono -, in quanto se vera sarebbe un affronto agli atleti che stanno gareggiando a Rio e per i quali le Paralimpiadi a Roma sarebbero l'unica possibilità per rendere accessibile la Capitale".

"Chi dice di no magari per questioni interne, rifarsi verginità nel dibattito di Roma a me sembra triste per Roma e per l'Italia. Decideranno loro, hanno vinto loro, ma non si puo' dire di no perchè si ha paura del futuro". Lo afferma Matteo Renzi parlando a Firenze nel rispondere al preannunciato no del sindaco di Roma Virginia Raggi alle olimpiadi a Roma.

"Olimpiadi no grazie": così si intitola un post, a firma di Elio Lannutti (Adusbef), pubblicato sul blog di Beppe Grillo.  E per il Sindaco di Roma di Roma Virginia Raggi si preannuncia un'altra intensa giornata di lavoro in Campidoglio, dove è arrivata in mattinata.

Grillo ieri non ha incontrato la sindaca di Roma, le ha telefonato. Poi sul palco ha detto: "Raggi andrà avanti e noi vigileremo". Grillo ha paragonato Raggi al primo sindaco nero del 1968 in Mississipi. "Stiamo sfondando un sistema che era in piedi da 50 anni, che ci crediate o no", ha detto ancora il leader M5s, che ha concluso: "Andate a fanc... tutti!".

Oggi vedrà i suoi assessori in giunta alle 15, presumibilmente anche per informarli sulle ultime novità intervenute nella squadra di governo. E' di giovedì, infatti, lo stop all'ingresso in giunta come assessore al Bilancio di Raffaele De Dominicis, il magistrato contabile risultato indagato (per abuso d'ufficio)‎ e quindi non conforme ai paletti del Movimento Cinque Stelle. De Dominicis avrebbe dovuto prendere il posto di Marcello Minenna, uno dei cinque alti esponenti della amministrazione capitolina che si sono dimessi qualche giorno fa.

 

 

 

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