A Castellammare di Stabia (Napoli) lo scorso 17 maggio 2019 si è conclusa con immenso successo e partecipazione la VI edizione del Concorso Internazionale di Poesia “Premio Madonna dell’Arco”.
Un appuntamento con la cultura organizzato e promosso dall'Associazione culturale Madonna dell'Arco, il cui presidente è Enrico Del Gaudio.
La visibilità nazionale ed internazionale dell'evento è sempre crescente in considerazione dell'elevato livello di partecipazione di autori di poesia e narrativa.
Le Giurie sono state messe a durissima prova durante la valutazione delle opere pervenute, per giungere, infine, all'elaborazione delle classifiche per ognuna delle sezioni in concorso.
Lusinghiera risposta dalla Sezione Speciale Ragazzi, ripartita in Primarie e Secondaria a seconda della scuola di appartenenza, con circa 300 componimenti provenienti da 15 istituti scolastici, distribuiti in verticale fra Lombardia e Puglia.
Per quanto riguarda le scuole Primarie, terzo posto a pari merito per Daisy Caccavale (Ricordi di una sera d’estate, I.C. Attilio Caiatino, Caiazzo) e Anna Palomba (Tutti contro uno, I.C. II Circolo Pompei), preceduti da Giuseppe Cascone (Basta al bullismo, I.C. Denza, Castellammare di Stabia) e Ludovica Buonocore (Sono un bambino speciale, I.C. Sorrento) che ha colpito particolarmente i giurati per la profondità dei suoi versi dedicati al delicatissimo tema dell’autismo.
Liriche intense e ricche di significato anche dagli studenti dalla scuole Secondarie; il terzo gradino del podio è andato ad Iris Picone (Violino, I.C. Buonocore-Fienga, Meta) e Lavinia Cavezza (Sognava, I.C. Guadagni, Cimitile), mentre il secondo posto è toccato a Matilde Bagnati (1945, I.C. Rodari, Pozzuoli); il vincitore assoluto è stato Federico Esposito (I.C. Manzoni, Sirignano) autore dell'opera dal titolo Solo un bambino, incentrata sull'attuale e dilagante fenomeno del bullismo all’interno del tessuto sociale.
Esordio assoluto per la narrativa: 42 scrittori per 45 racconti brevi. Terzo post ex-aequo per Pasquale Lavorgna (La zoccola coi tacchi a spillo), Luca Veneziano (Quando a Sarajevo nevica) e Anna Maria Deodato (Quel rossetto rosso sulla bocca). Marilia Ciconte (Poi il buio) si è aggiudicata il Primo Premio, battendo sul fil di lana Gino Abbro (E cantava).
Nel corso della cerimonia premiativa le esibizioni di alcuni artisti hanno conferito ulteriore suspense al premio, con l'infaticabile e poliedrico presidente Enrico Del Gaudio e la segretaria Anna Maria Gargiulo che hanno presentato al numeroso pubblico intervenuto i lavori più interessanti scritti in vernacolo.
I risultati per la poesia in vernacolo: sesto posto ex-aequo per Alfonso Gargano (‘A prumessa) ed Angelo Canino (Nu tizzune pe cumpagnia), mentre conquistano il quinto posto Giuseppe Gambini (Nu fazzuletto ‘e sposa), Salvatore Vergara (Accussì Napule), Angelo Abbate (‘I ‘nnucenti d’Aleppo) e Gennaro Grieco (‘O Ciardino). Si fermano a un passo dalla medaglia di bronzo Massimo De Mellis (L’ammore e Napule) e Cetti Perrone (Supra na panchina). Terzo posto per Rocco Criseo (I cummari), secondo classificato Giuseppe Escalona (‘A vera ‘nnammurata), mentre il vincitore di questa sezione è stato Stefano Baldinu con la poesia En l’immensitat de un respiro.
La fama del "Premio Madonna dell'Arco" è avvalorata anche dagli innumerevoli elaborati provenienti da ogni angolo del mondo, ai quali è dedicato il Premio Estero per la diffusione della cultura.
A tal riferimento, sono saliti sul palco per ricevere l’ambito riconoscimento Marco Perna (Lichene, Francia), Serphil Devrim (Il poeta morto, Turchia), Nino Amato (Madre, Argentina), Salvatore D’Aprano (Poesia per la pace, Canada) e Joseph Gorgone (La nostra meta, Stati Uniti).
Emozione alle stelle per il momento più atteso della serata: l’annuncio con contestuale lettura dei versi maggiormente meritevoli. Quinto posto per Emilio De Roma (Non solo Auschwitz), mentre appena un gradino prima si afferma Luigi Antonio Pilo (L’eterno canto del cuore). Una mera questione di centesimi ha invece deciso le prime tre posizioni: bronzo per Rita Muscardin (La risposta che non so dare), argento per Fausto Marseglia (Dissolvenze), mentre il primo premio finisce in Calabria e precisamente a Palmi e se lo aggiudica Anna Maria Deodato con Il profumo delle zagare in fiore.
Al termine della premiazione si è svolto un incontro conviviale fra tutti i partecipanti e gli organizzatori e responsabili dell'importante manifestazione, che celebra Castellammare capitale della cultura, grazie al coinvolgimento del pubblico, attento dalla prima all’ultima esibizione ed attratto dalla forza pervasiva delle recitazioni che hanno regalato ai presenti momenti indimenticabili, proiettandoli per qualche ora in un’altra realtà.
L'appuntamento alla prossima edizione del "Premio Madonna dell'Arco".