E’ stato un silenzio carico di mestizia a contraddistinguere il corteo snodatosi tra i monumenti barocchi patrimonio dell’Unesco. Questa la peculiarità caratterizzante la processione tenutasi ieri sera a Ragusa Ibla. Una processione avente uno scopo unico: fare emergere la solennità del dolore legata alle giornate della Passione del Signore. A centinaia i fedeli che hanno fatto da cornice al momento spiritualmente più intenso del Venerdì santo. Nel contesto delle celebrazioni della Settimana santa, dunque, un rito di grande significato e tradizione. Un rito consumatosi in attesa della festa della Resurrezione. Dal Duomo di San Giorgio, in maniera maestosa, sono usciti i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata. Preceduti dai fedeli che, ciascuno con il proprio cero votivo, hanno formato due ali ai lati della strada e dal clero delle chiese di Ibla (guidato dal parroco del Duomo, don Pietro Floridia), i due simulacri sono transitati per le vie principali del quartiere barocco seguiti dai componenti dell’associazione musicale “San Giorgio” che hanno contribuito a rendere la cornice complessiva di questa giornata carica di dolore ancora più suggestiva e, al contempo, drammatica. I simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata hanno, dunque, fatto rivivere la processione più antica della città di Ragusa. Le prime notizie storicamente attestate risalgono, addirittura, al 1713. Anche ieri numerose presenze, così come è accaduto in tutte le processioni che hanno caratterizzato la Settimana santa, a testimoniare la grande attenzione che la comunità dei fedeli continua a nutrire nei confronti di queste celebrazioni che affondano le proprie radici nei secoli scorsi. Il Cristo morto e l’Addolorata, tra l’altro, esprimono la religiosità dei residenti dell’antico borgo del capoluogo ibleo che nel corso dei secoli è risultata fortemente radicata così come testimoniato dalla nascita delle numerose chiese che punteggiano il quartiere. Ad animare i momenti di alta spiritualità di questa così come delle altre processioni tenutesi in occasione del “Quarantore di adorazione del Santissimo sacramento”, i componenti delle varie confraternite che hanno dettato i tempi dei cortei religiosi succedutisi da domenica scorsa a ieri sera. L’impresa ecologica Busso Sebastiano ha curato il decoro dei luoghi interessati attraverso una pulizia straordinaria. Oggi, in occasione del Sabato santo, alle 18, nella chiesa Madre di San Giorgio, è fissata la celebrazione mariana dell’Ora della Madre mentre alle 22, al Duomo di San Giorgio e alla chiesa di San Tommaso, si terrà la Veglia pasquale e la Santa messa. Domani, domenica di Pasqua, alle 11, santa messa al Duomo, alle 12 funzioni religiose a San Tommaso e al Duomo, alle 18 messa a San Tommaso e alle 19 la santa messa solenne a San Giorgio.