A caldo della protesta dei pescatori di Nicotera, il Dipartimento all’Agricoltura della Regione Calabria dichiara che “da tempo si sta battendo contro le politiche restrittive della Commissione Europea, con l’obiettivo unico di tutelare il pescatore”, sottolineando che la crisi del comparto interessa tutta l’Italia e non solo la nostra regione.
“Comprendiamo benissimo – prosegue il Dipartimento - il malessere dei pescatori di Nicotera e i nostri sforzi sono tutti orientati verso il sostegno del comparto, la sostenibilità e la tutela del mare. La contrazione della produttività, del fatturato, dei livelli occupazionali del comparto è stata gestita concretamente, grazie ai fondi strutturali messi a disposizione dall’UE e verrà gestita ancora, grazie a quelli che arriveranno”.
In particolare, grazie al Fondo Europeo per la Pesca (FEP 2007-2013), il Dipartimento ha svolto un’azione puntuale nel favorire la stabilizzazione del comparto pesca e nel creare le condizioni per il suo rilancio. Nel dettaglio: sono state messe in campo tutte le misure socio-economiche volte a creare condizioni di accompagnamento alla riconversione dei pescatori verso altre attività produttive; sono state attivate, con buoni risultati, le misure relative agli interventi nel settore della “lavorazione e commercializzazione” dei prodotti ittici che vedono in Calabria alcuni punti di eccellenza a livello nazionale sia imprenditoriali che occupazionali; nella logica degli incentivi alle aree di pesca in situazione di crisi, è stato decisivo l’intervento nella promozione dei Gruppi di Azione Costiera (GAC), che il 24 e 25 febbraio saranno impegnati in un convegno che vedrà la presenza di tutti i GAC europei (progetto SHADES, di cooperazione transnazionale) e che vedono proprio nell’integrazione tra il comparto ittico e la valorizzazione turistica della fascia costiera il loro momento qualificante. In Calabria, infatti, sono stati costituiti 6 Gruppi di Azione Costiera che hanno avviato, con il primato in Italia, progetti di sviluppo locale. Lo sviluppo di pescaturismo e ittiturismo, che offrono una straordinaria possibilità, utile a rispondere all’esigenza di potenziare il settore e migliorare contemporaneamente l’offerta turistica regionale. Nello specifico, la Regione Calabria - in armonia con quanto previsto dall’art. 1 della Legge Regionale 15/2009 e s.m.i. - ha inteso regolamentare tali attività, al fine di contribuire a tutelare, qualificare e valorizzare le risorse e le attività della pesca e dell’acquacoltura, favorire la diversificazione dell’attività degli operatori ed, infine, conservare e promuovere le tradizioni culturali e gastronomiche del settore della pesca in Calabria.
Con la nuova programmazione comunitaria, che prevede la concessione di un Fondo Europeo per gli Affari Marittimi (FEAMP 2014-2020), ci sarà una dotazione nazionale di 537 milioni da distribuire sulle diverse misure in 7 anni. In riferimento a quest’ultimo, il Dipartimento all’Agricoltura della Regione Calabria ha avviato un confronto con le Associazioni di categoria, avviando la messa in campo di un progetto a favore della “piccola pesca artigianale“.
Le linee di sviluppo di questo progetto riguardano il rafforzamento della piccola portualità peschereccia; interventi volti al rinnovo della flotta, alla sicurezza in mare e alla commercializzazione diretta; creazione di Centri servizi e di un nucleo di Pescatori “leader”; supporto economico ai pescatori per la qualificazione ambientale.