“Fini sottolinea oggi in una agenzia che i 9 miliardi spesi per gli 80 euro sono serviti a niente, ed è vero. Squinzi è felice perché hanno tolto tasse ai suoi industriali, e tanto gli basta. Ma sulla casa niente, e la fiducia generalizzata quindi non tornerà. Non se ne parla nemmeno delle case a meno che non lo facciano quei pazzerelli che chiedono la patrimoniale. Il Governo continuerà a pretendere che le case rendano 30 miliardi all’anno, il triplo di quanto pagavano nel 2011. I soldi per alleggerire il carico fiscale sulle case della proprietà diffusa non ci sono, ci sono solo per le società del grosso capitale, mondo cooperativo in prima linea, e questo certi giornali, certe agenzie e tutti i politici fanno finta di non saperlo neanche. Solo Berlusconi parla oggi contro le tasse sulla casa, è un dato di fatto. Ma è difficile capire che diminuire le rendite catastali di un 3% costerebbe un decimo di quanto si è speso per gli 80 euro ma avrebbe invece un effetto enorme sul ritorno della fiducia e quindi dei consumi. Tutti gli italiani hanno una casa, e con una manovra sulle rendite catastali tutti capirebbero che per le case si è intenzionati a cambiare. Se no, inutile varare decreti e decreti con misure corporative da prima Repubblica. Altro che cambiamento …”.