L’arte ha bisogno di spazi di incontro. Per esprimere tutto il proprio potenziale. Per aprirsi alla gente. E mettere in vetrina le proprie caratteristiche. E’ questo il messaggio più importante venuto fuori dalla giornata inaugurale, domenica scorsa, di “Vittoria in Arte”, la kermesse di pittura, grafica, scultura, fotografia, installazioni e performance in fase di svolgimento, sino al 6 aprile, alla sala Mazzone. Una manifestazione a tutto tondo, in cui si è cercato di dare piena ospitalità non solo alle varie espressioni artistiche ma anche a coloro che di tali espressioni sono i primi fautori. In cinquanta, provenienti non solo dalla Sicilia ma anche da altre parti d’Italia, hanno animato questo momento ricco di indicazioni e di significati soprattutto in chiave futura. Sono stati il presidente di Spazio Arte, Angelo Cottone, con la vice Daniela Sellini, assieme alla poetessa Francesca Privitera e alla scultrice Francesca Raffone, a tagliare il nastro inaugurale di un appuntamento che, nel corso della prima giornata, è stato animato da vari momenti. I visitatori, oltre ad ammirare le opere esposte, hanno avuto l’opportunità di assistere all’esibizione di Paolo Greco, sempre molto efficace nel vivacizzare l’ambiente con la sua sessione di percussioni. Le sfilate dell’agenzia Oceano di Enzo Forforelli e Ivana Canigiula e quella degli abiti delle stiliste Anna Gianninoto e Luigia Bressan (in quest’ultimo caso con abiti scultura di cartapesta) hanno dato vita a momenti di intrattenimento molto apprezzati dai presenti. Così come sono state ascoltate con estremo interesse le poesie di Francesca Privitera, che ha presentato il libro “Cchiù luntanu di na stidda”, e di Maria Amarù che, invece, ha parlato del suo ultimo lavoro, il testo “Io guardo spesso il cielo”. “E’ stata una giornata – dice la vice presidente Sellini – molto intensa nel corso della quale chi ha voluto ha cercato di respirare arte a pieni polmoni. Abbiamo allestito una mostra in cui hanno trovato spazio le principali espressioni dei movimenti artistici locali e non solo. Abbiamo cercato di creare un laboratorio che possa pronunciarsi in maniera attenta circa l’evoluzione di determinate dinamiche. E devo dire che l’attenzione che abbiamo ricevuto ci ha ripagato degli sforzi fatti. Chi lo vuole, ora, può visitare l’esposizione alla sala Mazzone per toccare con mano il livello e la qualità dei lavori proposti”. L’esposizione resta aperta tutti i giorni, eccezion fatta per il lunedì mattino, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 21.