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frantoio cilentano Pietrrabianca

Motivo conduttore della tre giorni, organizzata a Vallo della Lucania per il 1° Salone della Dieta Mediterranea, è stata “La dieta mediterranea siamo noi” e non a caso lo show cooking “Il gusto dell’olio”, curato dal giornalista enogastronomo, Luciano Pignataro, ha approfondito gli aspetti gastronomici, legati all’olio. La coltivazione dell’ulivo è strettamente legata al Cilento. Le prime piante risalgono infatti ai Focesi e ai Greci che le impiantarono in tutti i territori colonizzati e quindi anche nell’Antica Elea. Una visita all’azienda, a conduzione familiare, “Pietrabianca” di Casalvelino, nel cuore del Cilento, era d’obbligo. Sono Gennaro e Davide Monzo, che continuano la tradizione paterna, producendo ottimi extravergini cilentani DOP, come il Salella, la Pisciottana ed il Leccino. La raccolta delle olive nella zona cilentana è frutto di tanta pazienza e amore e ogni frutto maturo, che cade a terra non va sprecato perché sinonimo di ricchezza e benessere. Nell’ambito delle giornate dedicate alla dieta mediterranea si è svolta anche una dimostrazione a cura dello chef Massimo Staiano, docente dell’Università dei Sapori di Perugia, che ha posto l’accento sul valore nutrizionale della pizza, che deve rispondere ai requisiti “veloce, calda e buona”. Amore per la propria terra che ritroviamo nel pizzaiolo di Casalvelino, Camillo Pinto, che dal 1987 è impegnato, con il celebre ristorante “Da Camillo”, per la valorizzazione della tradizione gastronomica cilentana fatta con i prodotti rigorosamente locali. Un’altra sosta golosa è d’obbligo nel Cilento da Pasquale Colangelo, titolare de “La Perla del Mediterraneo” di Ponte Barizzo di Capaccio Paestum, che ci introduce nel regno della mozzarella, che fa parte integrante della nostra Dieta Mediterranea, di cui tutti ne parlano ma che pochi la mettono in pratica. «Bisogna mettere il consumatore - egli dice - nelle condizioni giuste per mangiare meglio. Stiamo lavorando anche al gelato con solo latte di bufala. Il prodotto, per il quale ho provato con Luigi Perrucci, il maestro della Carpigiani Gelato University, dei “brividi professionali”, si potrà ottenere con una nuova tecnologia, che consente di frazionare il latte nei suoi componenti in modo da non aggiungere zucchero.

Pasquale Colangelo

L’innovazione sta proprio nel calcolare 100 grammi del prodotto per 100 calorie». Questa novità farà buona compagnia alla collaudata mozzarella senza lattosio, creata qualche anno fa da Colangelo nel caseificio “La Perla del Mediterraneo” (www.perladelmediterraneo.it), per coloro che hanno intolleranze alimentari o che vogliono assimilare meno grassi. Pasquale Colangelo intanto annuncia che a Natale presenterà la “burrata proteica”, fatta con la ricotta omogeneizzata delattosata all’interno della pasta, che darà più proteine e meno grassi. La manifestazione di Vallo della Lucania, voluta dall’Ept Salerno e dall'Assessorato regionale al turismo e ai beni culturali, è stata organizzata in collaborazione con Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Unioncamere, l’Osservatorio regionale della Dieta Mediterranea e il Comune di Vallo della Lucania, con lo scopo di sensibilizzare al salubre modello alimentare attraverso il rilancio delle eccellenze locali. L’associazione per la Dieta Mediterranea “Ancel Keys - Pioppi” ha assegnato, nell’ambito delle giornate dedicate al vivere sano, il 3° Premio "Salute e Longevità", alla memoria di Ancel e Margaret Keys. A ritirare il riconoscimento i rappresentanti della famiglia Keys, i nipoti Caroline e Cory. Ancel, fisiologo di fama internazionale, padre fondatore di una nuova biologia umana quantitativa, per primo individuò i benefici del modello alimentare, grazie agli studi effettuati per oltre 40 anni nel Cilento e nel bacino del Mediterraneo. E intanto la Campania sarà capofila all’Expo 2015 dell’evento “Dieta Mediterranea”, organizzato dal Sistema delle Regioni, in programma a Milano. Il progetto sarà itinerante e sarà articolato su una serie di iniziative promosse nei territori delle regioni aderenti. Ad oggi sono dieci, sparse su tutto il Paese, ovvero Abruzzo, Calabria, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana e Umbria. «Con il riconoscimento da parte dell’UNESCO, del Cilento, e quindi della Campania, come comunità emblematica dell’Italia - ha detto Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio sulla Dieta Mediterranea - abbiamo ottenuto un risultato straordinario. Il 10 novembre scorso il CIPE ha stanziato 300 mila euro per iniziative Expò in Campania da realizzarsi nel Cilento e nel distretto Castellammare - Gragnano per la promozione e l’ulteriore valorizzazione della dieta, come attrattore turistico-culturale».

Showcooking

Croazia Krk

Si è da poco conclusa a Paestum la Borsa Mediterranea del Turismo e straordinaria è stata la partecipazione di visitatori che hanno incontrato i 130 espositori tra cui 25 Paesi Esteri. Paese Ospite Ufficiale per il 2014 è stato l’Azerbaigian proprio per sottolineare la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze. Il Premio Paestum Archeologia di quest’anno è stato conferito a Rai Cultura, al Dipartimento di Antichità Greche, Etrusche e Romane del Museo del Louvre e a Franck Goddio, archeologo subacqueo e fondatore dell’Istituto Europeo di Archeologia Subacquea. Nella Basilica Paleocristiana si è svolta la Conferenza di apertura, a cui hanno partecipato: Italo Voza, Sindaco di Capaccio Paestum; Gregorio Angelini, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania; Adele Campanelli, Soprintendente per i Beni Archeologici di Sa, Av, Bn, Ce e Giuseppe Canfora Presidente della Provincia di Salerno. Ad aprire i lavori Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato al MiBACT a cui sono seguiti gli interventi di Mounir Bouchenaki, Consigliere speciale del Direttore Generale UNESCO e Direttore Arab Regional Centre for World Heritage; Abulfas Garayev, Ministro della Cultura e del Turismo Repubblica dell’Azerbaigian; Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del MiBACT e Pasquale Sommese Assessore Regionale al Turismo ed ai Beni Culturali. A moderare il direttore della BMTA, Ugo Picarelli.

Cipro

Tra i Paesi partecipanti la Croazia presente con l’Ente nazionale croato per il turismo, diretto da Branko Curic, che ha presentato nell’occasione l’ agenzia turistica “Ventula Travel” e le tre regioni Zara, Sibenik e Spalato ed il Parco Nazionale Krka dove l’archeologia è di casa. Nel territorio intorno al fiume Krka si svolsero le battaglie all’epoca della Guerra Civile tra Cesare e Pompeo e a Burnum «dove passarono gli uomini più importanti del mondo romano - ci racconta il prof emerito Nenad Cambi - riecheggiano ancora gli echi delle battaglie, che fanno parte integrante del patrimonio archeologico di questo sito. Il valore eccezionale delle bellezze naturali e culturali del territorio croato è stato riconosciuto nel 1979 patrimonio mondiale dell’umanità dall’ UNESCO con la Città vecchia di Dubrovnik, i Laghi di Plitvice e il palazzo dell’imperatore romano Diocleziano attorno al quale si è sviluppata la città medievale di Spalato, tuttora simboli turistici più famosi della Croazia. Anche il centro storico romanico della città di Trogir, costruita sulle fondamenta di insediamenti greci del III secolo a.C. è stata inserita nel ’97 nel patrimonio UNESCO. C’è molto fermento di iniziative da quando la Croazia è entrata nell’ Unione Europea e sarà Salona ad ospitare dal 25 al 28 febbraio prossimo il Congresso internazionale delle città antiche. In un territorio relativamente piccolo, ma ricco di uno straordinario patrimonio naturale, influenzato soprattutto dalla cultura Austro-Ungarica, Veneta e Turca risiede oggi un ricchissimo patrimonio culturale. In Croazia si possono trovare monumenti della cultura ellenica e dell'antica Roma, ma anche testimonianze di origine preistorica come, ad esempio, il sito archeologico dell'uomo di Neanderthal rinvenuto a Krapina, i reperti della civiltà neolitica di Vucedol, nei pressi di Vukovar, i ruderi illirici del periodo pre-romano e tanto altro ancora. In giro per gli stand abbiamo incontrato il direttore dell’Ente Nazionale per il Turismo della Romania, Joana Podosu, che è anche Presidente dell’ADUTEI, che ci ha chiarito come la Romania continui a puntare sui suoi prodotti di forza: cultura e natura facendo leva sui variegati itinerari alla scoperta della Transilvania, della Bucovina e sulla natura incontaminata che si respira nel Paese. Oltre alle città medievali ed ai castelli grande interesse viene riservato alle fortezze della Transilvania, ai villaggi sassoni inseriti nella lista del Patrimonio Unesco, alle riserve ed ai parchi naturali, alle miniere di sale ed ai fenomeni carsici.

Bulgaria Plovdiv_di notte

Joana ha parlato del prodotto city break per i viaggi brevi, che vedono focalizzare l’attenzione sulla capitale Bucarest, Cluj-Napoca, città centro della Transilvania, Timişoara nell’ovest e Iaşi sita a nord-est del Paese, queste ultime tre sono in gara per ricevere il titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2020.

Capitale europea della cultura per il 2019 insieme alla nostra Matera sarà la città di Plovdiv in Bulgaria, che è anche la città più vecchia in Europa, nella quale la vita non è mai cessata e, secondo il Daily Telegrapf, è classificata al sesto posto nel mondo. La sua origine risale al sesto millennio a.C. alla metà della nuova era della pietra. La città di Plovdiv, definita da Luciano di Samosata, “la città più grande e più bella di tutte - La sua bellezza splende da lontano”, ha il suo teatro antico visibile ancor oggi nella parte vecchia, lo stadio romano, il foro e l’odeon di Philippopol, l’acquedotto romano, l’edificio della tarda antichità detto la casa di “Eirene” e la piccola basilica dell’inizio dell’epoca cristiana, situata nella periferia est della città antica. Alla BMTA presente anche Cipro con Amalia Pedandola, che lavora a Milano a stretto contatto con il direttore dell’Ente del Turismo di Cipro, Christos Tsiakas.

L’ isola è un museo a cielo aperto dove si possono visitare insediamenti preistorici, templi greci, teatri e ville romane con stupendi mosaici, basiliche paleocristiane, chiese bizantine e monasteri, castelli, cattedrali gotiche, fortificazioni veneziane, moschee musulmane. Le vestigia del passato sono una delle più importanti ricchezze di Cipro le cui leggende sembrano trovare conferma nei reperti archeologici provenienti dalle antiche civiltà. Affascinanti sono i luoghi, dove i coloni greco-micenei hanno costruito templi in onore delle loro divinità, prima fra tutte Afrodite, la Dea dell’amore e della bellezza. A Cipro si possono ammirate i favolosi pavimenti a mosaico, che un tempo decoravano le ville dei Patrizi, all’epoca in cui l’isola era un lontano avamposto dell’Impero Romano. I mosaici, raffiguranti principalmente scene tratte dalla mitologia greca, furono scoperti per caso nel 1962, da un agricoltore che stava arando il suo campo. In particolare quelli della Casa di Dioniso ritraggono il dio del vino, mentre la Casa di Teseo prende il nome proprio da un mosaico, che raffigura l’antico eroe greco mentre brandisce un randello contro il Minotauro. Tra fitte foreste di pini si può andare alla scoperta delle chiese affrescate di Cipro, dieci delle quali sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità, insieme alla città portuale di Pafo ed al sito archeologico di Choirokoitia, che risale al neolitico. Kourion è poi uno dei siti archeologici più spettacolari dell’isola, importante città-stato nell’antichità, nota in particolare per il suo magnifico Teatro Greco-Romano, che vede tra i suoi tesori, anche alcune ville patrizie con raffinati pavimenti a mosaico ed una basilica paleocristiana.

Israele-strada romana

Israele è poi crocevia della storia da millenni e non poteva mancare la sua autorevole presenza alla BMTA con il direttore ufficio stampa e p.r. dell’ Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo, Mariagrazia Falcone. Israele è sì un paese piccolo, ma per quanto riguarda i siti archeologici è enorme ed è dalla metà del XIX secolo che gli archeologi in cerca di testimonianze bibliche scavano e studiano antichi “tesori” del passato. Le civilizzazioni hanno lasciato nel vero senso della parola i loro segni nelle rovine di centinaia di splendidi siti. Grazie all’archeologia sono tornati alla luce alcuni resti, formati da enormi porte e mura di protezione, da misteriose iscrizioni, da lunghe cave, nascondigli e acquedotti. È privilegio e passione degli archeologi israeliani scoprire, conservare e mostrare i ritrovamenti che spiegano il passato multiculturale e la ricca storia delle tre fedi monoteiste presenti qui. La magia archeologica israeliana inizia con la preistoria e con le tracce ritrovate sul monte Carmelo e nelle montagne di Nazaret. Proprio sulle colline del Carmelo e lungo i fianchi della vallata di Wadi Ara, la via di comunicazione tra la piana costiera presso Haifa e la depressione del lago di Tiberiade, è stata trovata una città fatta di strutture simili ai nuraghi. A Gerusalemme si può vedere un’iscrizione di duemila anni fa in onore dell’imperatore romano Adriano, famoso per aver attuato dure politiche anti-ebraiche tra cui disposizioni che mettevano fuori legge il rispetto del Sabato e vietavano agli ebrei di pregare e di praticare la circoncisione. Si tratta di un monumentale frammento di pietra portato alla luce dagli archeologi della Israel Antiquities Authority nel corso di scavi effettuati a Gerusalemme.

Romania cluj-napoca

Grande successo al Rotary Club di Milano per la serata culturale e di beneficenza svoltasi lo scorso ottobre. Questa importante iniziativa,ispirata al tema della fotografia, è stata organizzata e curata dal Pr. Rolando Bellini, direttore artistico della “Florencebiennale” e docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Brera.

Hanno partecipato all’evento numerosi artisti, i quali hanno messo a disposizione una loro opera fotografica ed il ricavato dalla vendita è stato devoluto alla “Fondazione Theodora Onlus”, che dal 1995 si occupa di offrire un sostegno morale e psicologico ai bambini ed alle loro famiglie nel difficile momento del ricovero in ospedale. Ogni anno i “Dottor Sogni”, artisti professionisti di grande capacità e sensibilità, vengono assunti e formati, in collaborazione con importanti strutture pediatriche, per svolgere la loro attività artistica nell’ambito ospedaliero. Essi operano in totale armonia con medici, infermieri e volontari presenti negli ospedali, nel comune intento di sostenere nel migliore dei modi i bambini ricoverati, sempre nel rispetto per l’osservanza dei ruoli e delle competenze di ognuno.

Durante le loro visite, il compito primario dei vari “Dottor Sogni” è quello di prendersi cura della parte sana del bambino, quella che ha bisogno di esprimersi attraverso il gioco, la fantasia,la paura, il pianto, lo stupore ed il sorriso, in una commistione di sinergie positive che, nella particolare circostanza, riescono a conferire un valido aiuto morale ai piccoli bambini sofferenti. Proprio quest’ultimo è l’aspetto maggiormente gratificante per gli artisti dal naso rosso da Clown. Ogni anno i 28 “Dottor Sogni”di “Fondazione Theodora Onlus” regalano magia, allegria ed affetto ad oltre 35.000 piccoli pazienti ricoverati in 18 ospedali italiani.

Il Rotary International, organizzazione che conta 1,2 milioni di soci (denominati rotariani) e raggruppa i 33.000 Rotary Club presenti in quasi tutte le nazioni del mondo, è nato grazie alla lungimiranza dell’Avv. Paul P. Harris, il quale nel 1905 fondò il Rotary Club di Chicago. Anche in occasione di questo evento di beneficenza, al quale hanno partecipato, come di consueto, personalità del mondo artistico e culturale, il Rotary Club ha dimostrato una notevole sensibilità verso una tematica sociale molto delicata, quella dei bambini malati, sempre in linea con gli stessi principi dei soci rotariani, finalizzati allo sviluppo di rapporti interpersonali e nel contempo a possibili opportunità di servizio.

Il Rotary Club è una delle prime organizzazioni di servizio della storia, costituita per offrire un luogo di convivialità, confronto dialettico e scambio interculturale a professionisti provenienti dai più disparati settori. I rotariani sono stati nel tempo non solo testimoni dei principali eventi della storia, dimostrando sin dall’inizio caratteristiche destinate a perdurare, quali l’internazionalità, la perseveranza e l’impegno nel servire.

Interessanti gli interventi dei partecipanti sul tema della fotografia, intesa come immagini fermate da MG. Il Prof. Giovanni Bottini, docente presso il Politecnico di Milano, rivolgendosi all’artista Maurizio Gabbana, gli ha chiesto come riesce a non cadere nella tentazione di utilizzare i programmi di Photoshop ed egli ha risposto: “Confermo, con una certa soddisfazione, che i miei scatti dinamici sono unici ed irripetibili, tutti eseguiti in macchina e non cado in tentazioni, avendo scientemente deciso di continuare ad ignorare questi sistemi. L’utilizzo di immagini fotografiche permette di creare panoramiche immaginarie fantastiche e di gran pregio, quindi è un universo sicuramente affascinante. Tuttavia, sono convinto che in questo gran lavoro si perda di vista l’obiettivo fondamentale del vero fotografo: quello di cogliere la realtà, fissando l’attimo nella sua unicità!”

Il Cav. Uff. Dott. Gaetano Truppo ha chiesto al talentuoso fotografo la motivazione delle sue immagini tendenzialmente scure e Maurizio Gabbana ha spiegato: “Mi ritengo una persona dall’animo romantico, quindi amante dell’aspetto più intimistico in ogni cosa. Alcune mie immagini sono volutamente più scure, per poi concentrarsi sulla luce, la fonte che indica sempre la direzione corretta da seguire… Questo peculiare, fin anche evocativo aspetto, mi ricorda quanto sia necessario saper vivere anche il buio, per poi godere della luce”.

Infine, il Dott. Salvatore Todaro, direttore di Italia Post e Milano Post, ha chiesto sempre all’artista quale sia il suo livello emozionale dinanzi alla verità ed egli ha risposto: “Bella domanda davvero! Provo sempre un’intensa emozione quando mi trovo dinanzi alla realtà dell’attimo e cerco di affrontarla, abbracciarla…Ogni volta che sfido fotograficamente un’architettura, riesco a sentire la tenacia con la quale è stata costruita, con la volontà di noi uomini e allo stesso tempo, percepisco la paura di fronte ai silenzi di una città deserta, che incute un timore unito ad una piacevole sensazione di pace… Stati d’animo solo apparentemente distanti. In fondo, anche il silenzio ha un suo rumore!”

In considerazione della finalità di questa serata dedicata alla “Fondazione Theodora Onlus”, tutti gli artisti partecipanti hanno saputo donare il loro contributo, realizzando fotografie estremamente significative. Maurizio Gabbana, attraverso la sua fotografia, fatta di scatti multipli e colorati, è riuscito efficacemente ad agganciarsi alla tematica sociale, con immagini tinte di gioia. In realtà, non sono altro che la fotografia delle sensazione che gli operatori di Theodora, con il loro curioso naso rosso e gli abiti dai colori vivaci, riescono a donare quotidianamente nei reparti pediatrici, contrastando e vincendo la tristezza che si legge, in modo inequivocabile, negli occhi dei tanti bambini malati e regalando loro un prezioso sorriso!

 

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