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“Una data da tenere a mente: l’anno scorso fummo i primi a segnalare spese folli per il parco macchine del 118, a iniziare dall’acquisto di Suv per presunte ‘operazioni in zone impervie e irragiungibili’ e ora, apprendiamo con soddisfazione, che l’Autorità giudiziaria ha deciso di far luce su tale vicenda”. E’ il soddisfatto commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “In tale circostanza, l’allora direttore generale tuonò contro la nostra associazione, inviandoci una minacciosa nota in cui si paventava il ricorso alla querela. Oggi i fatti ci danno ragione, ferma restando la presunzione di innocenza finché non vengano esperiti tutti i gradi di giudizio – precisa Maritato  - rimane almeno il sospetto di spese folli e ingiustificate, su cui ci auguriamo i magistrati facciano presto luce, per il bene dell’azienda Ares 118, che ci auguriamo sia avviata verso un cammino di pulizia, trasparenza e gestione efficiente. In sintesi – precisa il presidente - si contesta alla precedente gestione aziendale, l’acquisto di 20 auto mediche, con costi di gestione ingiustificabili rispetto alla manutenzione delle stesse. Sotto l’occhio del ciclone poi, gli otto mini Suv acquistati a un prezzo medio di 30 mila euro ciascuno, con un esborso di 32 mila euro annui per la manutenzione. Se si pensa che al San Camillo – spiega Maritato – accanto alla centrale operativa del 118 e alla relativa postazione di ambulanze, esiste un autoparco per le riparazioni, con operatori aziendali debitamente formati e competenti, con anni di esperienza alle spalle, tutto questo appare ancora di più come una commedia dell’assurdo”.

Venerdì 21 febbraio sarà presentato il volume di poesie Le stagioni della mente (CJC editore) di Silvana Palazzo unitamente alla mostra di acquarelli di Gioia Battaglia dal titolo “Riflessi”.

Il doppio appuntamento è fissato per le ore 18,00 presso la Galleria d’arte Artemare, in via dell’Acqua Traversa, 247.

Relatori saranno il critico letterario Giorgio Linguaglossa e lo stesso prefatore del libro, il filosofo e poeta Maurizio Soldini.

La lettura di alcuni testi poetici è affidata all’attrice Carmen Onorati.

La serata sarà incentrata sulla relazione che intercorre fra il gesto pittorico e la scrittura poetica. L’acquarello, così come la poesia, diventa l’espressione più congeniale all’esternazione emotiva, anche grazie ai tratti caratteriali di chi li compone, innocenti trasmettitrici di emozioni solo apparentemente leggere.

Armando Arpaja descrive la pittura della Battaglia come un viaggio attraverso “atmosfere seducenti, luoghi incantati (…) meravigliose creature”. La poesia della Palazzo, dal canto suo, è, per Soldini, “straniante e straniata, tutta presa nello spaesamento di un continuo rischio di perdersi”.

 

Gianfranco Nitti & Fiorella Mannoia

 

Nel cuore delle festività pre e post natalizie, il 23 dicembre ed anche sabato 28 e domenica 29, Fiorella Mannoia, sensibile artista amata apprezzata da miliopni di italiani di tutte le età, presenta in concerto non solo gli undici brani che ha incluso nel recente “A TE”, ma anche altri brani del repertorio di Lucio Dalla per un evento straordinario interamente dedicato al cantautore bolognese. Non poteva che intitolarsi “A Te” l’omaggio che Fiorella Mannoia ha voluto dedicare a Lucio. Un nuovo, importante progetto che nasce dal desiderio di Fiorella di ricordare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana, ma soprattutto un amico, una persona a cui era legata da anni da un rapporto profondo di stima e affetto reciproci. Una persona che ha marcato il suo percorso artistico e personale, che ha fortemente influenzato il suo modo di esprimersi. Per le serate-evento Fiorella Mannoia è accompagnata sul palco dai trenta elementi dell’Orchestra “Sesto Armonico”, alla cui direzione si alternano i Maestri Peppe Vessicchio, Pippo Caruso, Stefano Zavattoni, Marcello Sirignano e Paolo Buonvino e dalla sua band composta da Carlo Di Francesco, produttore dell’album “A Te”, alle percussioni, Davide Aru alla chitarra, Fabio Valdemarin al pianoforte, Luca Visigalli al basso e Diego Corradin alla batteria.

 

 

 

 


“Sul sito ares118.it fanno bella mostra di sé, con tanto di didascalia di auto compiacimento. Sono le 12 nuove auto mediche di cui, insieme ai Suv, è iniziata la consegna alle centrali operative provinciali. Ben venga il rinnovamento del nuovo parco macchine, ma con quali criteri si è operato?”. Ė il commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “I Suv sono destinati alle province ma non si capisce come mai, dato che le province in tutto il Lazio sono cinque questi siano sette. Soprattutto – incalza Maritato – sarebbe interessante monitorare quante maxiemergenze e quanti grandi eventi si verificano ogni anno nella Regione Lazio, considerato che i nuovi mezzi, sarebbero dedicati a tali evenienze. Non ci convince quanto affermato dall’Azienda, con la contestuale difesa d’ufficio della Cgil, rispetto ai costi: 650 mila euro con comprensiva assistenza ‘full immersion’ per cinque anni ci sembrano veramente un’esagerazione. Vorremmo capire, fra l’altro, cosa ci sta a fare l’autoparco del San Camillo, con officina di riparazione annessa. Ci piacerebbe inoltre, comparare i costi di piccoli pezzi di ricambio acquistati brevi manu dai tecnici e le spese con cui invece si provvede alle forniture tramite gara e ditte specializzate. Insomma – chiosa Maritato – siamo sempre più convinti, con buona pace della Cgil dell’Ares 118, che i costi del ‘carrozzone Ares 118’ siano triplicati rispetto alla precedente gestione. Basta scorrere la lista con la pletora di direttori, dirigenti, posizioni organizzative”. 

“A che punto sono i lavori di ripristino dei sotterranei dell’ospedale San Camillo, ristrutturati e aperti nel 2011 e chiusi, in parte per un incendio e in parte per nuovi lavori di restyling, visto che ci pioveva dentro?”. Lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che continua: “Può sembrare una richiesta oziosa, con tutte le emergenze costantemente appurate, eppure i sotterranei per il nosocomio sulla Gianicolense rappresentano una risorsa importantissima. Si pensi, ad esempio, – spiega Maritato – che il tunnel di collegamento chiuso, tra il reparto di Oncologia e la Radiologia, significa un notevole incremento di spesa per i trasporti. I pazienti infatti, che con un semplice trasferimento in carrozzella, attraverso l’ascensore e i sotterranei potrebbero facilmente arrivare a destinazione debbono, a tutt’oggi, essere trasportati per esami e accertamenti con le ambulanze interne. Questo significa attese quadruplicate – si pensi a quanti spostamenti giornalieri sono prenotati e alla scarsezza di mezzi a disposizione – disagi per pazienti fragili che debbono comunque uscire dal reparto, distrazione degli operatori-autisti e addetti al trasporto infermi che potrebbero invece essere dedicati ad altri servizi, spese di carburante e manutenzione mezzi. Insomma, un problema gestionale facilmente risolvibile, nel deserto amministrativo del San Camillo diviene una questione insolubile. Ci auguriamo – chiosa Maritato – che la Regione Lazio tenga conto di questi aspetti non proprio secondari”.

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