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Si è concluso sabato 23 ottobre scorso, presso la Stazione Marittima di Napoli, il 36esimo Convegno GISUD dei Giovani Imprenditori, quest’anno dal titolo SPAZI – Costruire oltre le distanze.

La localizzazione, diversa dalla storica Capri, ha subito questa variazione per consentire ampi spazi agli oltre 800 giovani imprenditori presenti da tutto il paese.

Presenti dalla Calabria tutti i Presidenti dei Giovani Imprenditori delle 5 province, insieme ad una delegazione di oltre 30 Giovani Imprenditori, guidati dal Presidente Regionale Umberto Barreca.

In questa 2 giorni, la mattina del 22 ottobre ha visto svolgersi la finale della Start-Up Competition di Confindustria Giovani.

Tra i giudici che hanno filtrato le quasi 100 start-up per arrivare alle 10 finaliste, presenti i Giovani Imprenditori calabresi Vincenzo Belcastro  e Vincenzo Giovanni Squillacioti – Presidente GI Crotone.

La competizione, quest’anno molto attenta al tema della sostenibilità ambientale e sociale, ha visto vincente la start-up Rithema, in particolare con il prodotto Komposta: una cappa per cucina e ho.re.ca. che permette di compostare i rifuti organici sfruttando il calore di cottura che andrebbe altrimenti disperso.

Ha aperto i lavori del Convegno, come di consueto, il Presidente GI Confindustria Campania Vittorio Ciotola il quale ha rimarcato come è necessario superare il concetto delle spese storicizzate per l’erogazione dei servizi, individuando i Livelli Essenziali delle Prestazioni. 

Il Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori, Riccardo Di Stefano, ha rappresentato come sia necessario allargare l’intesa pubblico/privato per il bene del paese, come fatto per le vaccinazioni, e come sia necessario sburocratizzare il paese. 

In merito al green pass, ha rappresentato come questa sia una soluzione ideale in un ventaglio di soluzioni imperfette, tale da garantire la libertà di autodeterminazione e la tutela della salute collettività.

Sono inoltre intervenuti vari autorevoli interlocutori, tra cui Pietro Salini (A.D. Webuild) , Mariastella Gelmini (Ministro per gli Affari Regionali) , Luciano Carta (Presidente Leonardo), Luigi Sbarra (Segretario Generale CISL), Andrea Orlando (Ministro per il Lavoro e Politiche Sociali), Mario Moretti Polegato (Presidente Gruppo GEOX), Pasquale Salzano (SIMEST), Giulio Tremonti (Aspen Institute), Giancarlo Giorgetti (Ministro dello Sviluppo Economico).

 

Si è svolta nella giornata di sabato 24 ottobre, all’interno del Duomo di Tropea, la messa di ringraziamento per la Beatificazione di Don Francesco Mottola, alla quale ha presieduto S. Ecc.za Rev.ma Mons. Attilio Nostro, nuovo Arcivescovo della Diocesi Mileto-Nicotera-Tropea. La città, alla presenza dell’amministrazione comunale, autorità civili, militari e numerosi fedeli, ha potuto così accogliere il Pastore, insediatosi lo scorso 2 ottobre ed alla sua prima visita ufficiale con i fedeli della città sul tirreno. Per questa occasione è stato dato incarico al maestro orafo Michele Affidato, di realizzare uno dei simboli episcopali che accompagneranno la missione pastorale di Mons. Nostro: la Croce Pettorale. Questa non ha valenza né di ornamento né di gioiello, ma è simbolo prezioso della fede e segno visibile e materiale del legame con Cristo, oltre a denotare la dignità di chi la porta. La croce in argento, laminata oro, realizzata in stile bizantino è cesellata interamente a mano . Nella parte centrale è stata raffigurata la Madonna di Romania, patrona della città di Tropea, mentre nei 4 lati sono state incastonate quattro pietre di topazio azzurro naturale che vogliono significare l’azzurro del mare di Tropea. La Croce Pettorale, dono dell’Amministrazione comunale, che ha così salutato l’ingresso di Mons. Nostro, è stata consegnata all’Arcivescovo, al termine della santa messa, dal Primo cittadino Avv. Giovanni Macrì, assieme al maestro orafo Michele Affidato, insignito da poco più di un mese, della cittadinanza onoraria del comune di Tropea.

 

Ancora un appuntamento artistico, Sabato 23 Ottobre 2021, nella splendida cornice del borgo di Santa Severina.

Ad organizzarlo sempre la Società Beethoven Acam di Crotone inserito nella Stagione Concertistica l’Hera della Magna Grecia IV Edizione con l’Amministrazione Comunale di Santa Severina.

Un binomio che ci sta regalando momenti di vero godimento artistico

Questa volta insieme alla ormai presente Orchestra “O.Stillo” , che in tante occasioni abbiamo imparato ad apprezzarne, qualità, professionalità  e grande  espressività di suono, la presenza di una giovane virtuosa  Karen Su vincitrice di uno dei più prestigiosi concorsi Internazionali del mondo violinistico  “R.Lipizer”  di Gorizia.

In apertura il “Concerto in Sol min.” di Antonio Vivaldi per sola orchestra, un’autentica gemma del Prete Rosso, come veniva chiamato, intrisa di un contrappunto che ricalcava quello del primo periodo Cinquecentesco tanto da sembrare più un’opera Bachiana  che Vivaldiana.

Secondo brano in programma le ultra famose “Quattro Stagioni” sempre di Vivaldi.

Un’opera forse molto sfruttata ma che incanta sempre nell’ascoltarla.

Orchestra e solista hanno aperto col primo brano, la “Primavera” , con un piglio e una sonorità da incanto, e nello sviluppo dell’opera hanno veramente lasciato senza fiato il numerosissimo pubblico presente, tanto che in alcuni momenti dell’esecuzione se fosse volata una mosca avrebbe certamente dato fastidio.

La solista ricca di una personalità imponente e una virtuosità che sembrava non avere limiti, ha  affrontato le architetture polifoniche esplorate e praticate al massimo grado di audacia espressiva, colpendo proprio per l’intenzionalità espressiva di ogni frase di ogni contrappunto di ogni imitazione più o meno esplicita.

Tempi giusti, ritmi piccanti, paletta coloristica ricercata, morbidezze e trasparenze che aiutano a far dialogare le diverse linee strumentali interne.

Un dialogo costante e continuo fra solista e orchestra che è stato un vero godimento per le orecchie e il cuore.

La Società Beethoven ci sta facendo conoscere il meglio dei giovani virtuosi del mondo artistico, in questo caso la violinista Karen Su ha dimostrato di superare ogni immaginazione nella virtuosità.

Siamo sicurissimi che negli anni futuri sentiremo spesso parlare di questa giovane artista

E’ inutile dire che, giovani e giovanissimi presenti, erano in delirio e lo hanno dimostrato con applausi senza fine.

Prossimo appuntamento lo Spettacolo di Danza al Teatro Apollo con l’ “Astra Roma Ballet” dell’Étoile Diana Ferrara in “Dante Sommo Poeta “ con la partecipazione straordinaria dell’Attore Graziano Sirci.

Un concerto veramente dei grandi avvenimenti, quello che ci ha regalato il soprano Elena Malakovskaya accompagnata dall’orchestra “O Stillo” , Domenica  17 Ottobre 2021, nella Cattedrale di S.Severina.

Il concerto s’inseriva nella programmazione Stagione Concertistical’Hera della Magna Grecia” 4° Edizione della Società Beethoven di Crotone.

Un’artista veramente completa la Malakovskaya, con una voce calda, morbida, ricca di armonici e con una estensione ampia  che spaziava  dai suoni più gravi a quelli più acuti  arricchiti da una  tecnica a di poco perfetta, che ha presentato un programma di indubbia raffinatezza   incantando   il numerosissimo pubblico presente che non ha lesinato applausi calorosissimi.

Il programma comprendeva: W.A. Mozart - “Porgi amor” dall’opera “Le Nozze di Figaro”,V. Bellini - “Casta Diva” dall’opera “La Norma” , G.Puccini - “In quelle trine morbide” dall’opera “Manon” , G.Verdi -“Ave Maria” dall’opera “Otello” , A.Catalani -“Ebben n’andrò lontana” dall’opera “Vallì”, G.Puccini -“Vissi d’arte” dall’opera “Tosca” , A.De Curtis -“Non ti scordar di me”  , G.Puccini - “Un bel dì vedremo”  .

“Casta diva” -  “Vissi d’arte” –  “Ave Maria”  , solo per citare alcune delle arie  che l’artista ha eseguito, ricche di sensazioni impressivo - descrittiviste prive di ostentazioni virtuosistiche sono state rese dall’artista in maniera mirabile trasmettendo al pubblico presente le stesse sensazioni  che l’artista viveva in quel momento (cosa questa non facile anche per i più grandi virtuosi).

Il tutto sostenuto da un’orchestra coesa che ha saputo sottolineare i virtuosismi artistici del soprano.

Un’orchestra che si è inserita mirabilmente nel tessuto del programma eseguendo all’inizio e al centro  due concerti di Vivaldi uno per sola orchestra in Do Magg. e uno  per  violino e orchestra in Sol min. con il solista M°  Giuseppe Arnaboldi che, con una finezza tecnica,  veramente rara,  ha saputo imprimere ai brani un equilibrio  e una lettura  veramente suggestiva, frutto questo, di grande virtuosità  e maturità interpretativa.

Veramente una gran bella serata artistica delle  grandi occasioni.

Naturalmente, come dicevamo, applausi calorosissimi e bis a ripetizione.

Prossimo concerto Sabato 23 Ottobre con la violinista Karen Su che eseguirà le “Stagioni Vivaldiane” sempre  a Santa Severina, alle ore 19,00.

La conoscenza di Antica Kroton attraverso gli scavi archeologici. Un tema affascinante per  capire la nostra storia e il nostro presente. Il tema affrontato venerdì 15 ottobre al Museo di Pitagora ha riguardato il quartiere meridionale e il quartiere centrale. Un incontro riuscito sotto tutti gli aspetti. Un pubblico numeroso, qualificato e attento. Con un ricco dibattito alla fine della relazione di Vincenzo Fabiani. Il direttore e fondatore del Gruppo Archeologico Krotoniate è stato superlativo nel suo racconto accompagnato da decine di fotografie. Il suo cinquantennale impegno per la tutela e conservazione del territorio è stato fondamentale per tutto quello che è diventato il presente e il futuro della città. Una storia, quella crotonese, ricca di contraddizioni: Crotone è una città  letteralmente seduta su un tesoro, e che fa fatica a rendersene conto. “Continuiamo questa narrazione della città” dice Santo Vazzano – presidente di Jobel e direttore del Museo di Pitagora –convinti che dobbiamo recuperare conoscenza e coscienza. Crotone si porta tristemente dietro, e persiste nelle sue scelte scellerate, decisioni contro la sua natura: Come città di Mare costruisce palazzoni come per mettere muri contro la sua risorsa principale. Di fatto Crotone non sarà mai una città che avrà una simbiosi con il suo mare. È una città sul mare non di mare! Pensa bene di costruire palazzi più alti del Castello di  Carlo V, ancora più imponenti.  Stessa cosa fa con gli scavi: coprire tutto per palazzinare  e cementificare tutto e subito.”  I vari scavi eseguiti dal centro storico della città all’ospedale, dallo stadio e fondo Gesù dimostrano come Crotone era una città importante con diverse costruzioni: necropoli, ville, opifici. ..Una città estesa con diverse stratificazioni, riguardanti vari periodi da prima dei greci, ai romani,  al medioevo. I prossimi appuntamenti  sono venerdì 19 novembre con l’attenzione al quartiere settentrionale e alla cinta muraria e le necropoli.

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