La Corte costituzionale dichiarando inammissibile la questione di legittimità costituzionale promossa dal Tribunale per i minorenni di Bologna - che era stato chiamato a riconoscere in Italia la sentenza con cui, nel 2004, negli Stati Uniti, era stata disposta l’adozione del figlio della compagna in una coppia di persone dello stesso sesso, entrambe cittadine americane - ha chiaramente evidenziato il vizio ideologico e il carattere strumentale dell'eccezione di costituzionalità del Tribunale per i minorenni di Bologna. È quanto dichiara l'avvocato Giancarlo Cerrelli, Segretario Nazionale dei Comitati SÌ alla Famiglia, nonché Consigliere Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani.
Non è affatto da trascurare - afferma Cerrelli - che il presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, il dottor Giuseppe Spadaro, risulti tra i firmatari dell'appello a favore dell'inserimento della stepchild adoption nella legge sulle unioni civili, che alcuni giuristi hanno sottoscritto nei giorni scorsi.
È evidente sempre più come una parte della magistratura sia diventata l'ala marciante a favore della decostruzione delle basi antropologiche della nostra società.
Questa volta, però - sostiene Cerrelli - il furore ideologico non ha pagato ai giudici di Bologna, che hanno sbagliato fattispecie giuridica pur di interpretarla con lenti ideologiche.
Da questa vicenda - conclude Cerrelli - un importante monito viene dato anche al Senato che si appresta ad approvare, ad horas, le unioni civili, che facendo il verso al matrimonio, tradiscono palesemente il dettato costituzionale e la volontà degli italiani.