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Il Mar Mediterraneo è un cimitero a cielo aperto

Il Mar Mediterraneo è un cimitero a cielo aperto. Nemmeno la paura di un naufragio li ferma e la strage di migranti continua. Almeno 700 erano a bordo di una barca naufragata al largo di Creta, secondo l'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) parlando di "centinaia di dispersi" dopo il recupero di "340 persone messe in salvo" e "quattro corpi" senza vita. "Si pensa che la barca sia partita dall'Africa con almeno 700 migranti a bordo", precisa l'organizzazione.

Secondo i media greci, la barca su cui viaggiavano i migranti naufragati a sud di Creta ha iniziato ad affondare in acque internazionali 75 miglia a sud del porto cretese di Kalo Limeni.

"E' stato un mercantile italiano - spiega la Guardia Costiera - ad avvistare l'imbarcazione a sud di Creta alle 17.15 di ieri. La nave ha riferito dell' avvistamento "di un battello con numerosi migranti a bordo in prossimità del limite delle aree di Ricerca e soccorso marittimo (SAR) egiziane e greche. Alle ore 7.20 odierne - si precisa in una nota - una delle unità mercantili presente in prossimità dell'unità in difficoltà, riportava il capovolgimento dell'imbarcazione. Sono in corso a cura dell'Autorità greche le operazioni di soccorso

E, dopo gli ultimi naufragi, rende alle spiagge decine di cadaveri ...Il primo a riaffiorare è stato scoperto ieri mattina a Cala Piombo, all'interno del poligono militare di Teulada, sulla costa sud occidentale della Sardegna.

Cosi per tutto che il mare e diventato un cimitero i bravi volontari della Ong spiegano in un manuale per immigrati, come fregare gli italiani. È questa la sintesi del tomo di 53 pagini distribuito dalle Ong ai migranti per spiegargli come aggirare tutti i cavilli burocratici e ottenere l'asilo in Italia.

Si chiama "welcome to Italy" ed è stato redatto dalla "rete euro-africana", nata nel 2009 e aiuta i volenterosi che aiutano i migranti ad accasarsi in Europa.

Nell'introduzione, gli autori spiegano che il manuale è una "guida indirizzata a tutti i migranti che arrivano in Italia". E si parla davvero di tutto. Come spiega Libero, nelle 53 pagine si legge che "in questa guida troverete informzioni indipendenti sui vostri diritti fondamentali qui in Italia". Così sembra detta molto bene, ma non è altro che una guida all'immigrazione clandestina.

Si spiega, per esempio, che chiunque può fare richiesta di protezione internazionale. Informazioni "sulle pratiche e la legislazione italiane ed europee". Senza dimenticare, ovviamente, le indicazioni per "muoversi in Italia e chiedere aiuto e si chi contattare nelle varie città italiane". Insomma, c'è tutto.

Ma non basta. Perché per quelli a cui viene respinta la richiesta di asilo, i bravi volontari della Ong spiegano come fare ricorso in Tribunale a spese dei contribuenti. "Se la tua domanda viene rifiutata - si legge - e ricevi un diniego da parte della commssione territoriale, puoi rivolgerti ad un avvocato per fare ricorso in Tribunale.

Si può chiedere aiuto allo Stato Italiano chiamato patrocinio gratuito cioè la possibilità di fare ricorso contro il diniego senza spese a tuo carico se hai un reddito inferiore a 11 mila euro". E, ovviamente, tutti i migranti sono nullatenenti.L'ultima chicca di questo manuale è la spiegazione di come farsi raggiungere da altri immigrati.

"Se sei in contatto con amici e parenti - si legge ancora - che potrebbero arrivare via mare, comunica loro il numero di telefono dell' Alarm Phone che è un numero di emergenza per sollecitare le operazioni di salvataggio. Gli immigrati chiamano, le Ong rispondono e l'Italia obbedisce: accettare chiunque arrivi. Non solo. Perche quel numero è disponibile anche a rispondere in caso di "pericolo di respingimento".

Intanto pero si continua a morire oggi, poi, la Mezzaluna Rossa ha rinvenuto altri 117 corpi sulla costa di Zuara, città a 120 chilometri dalla capitale Tripoli.

Dalle coste libiche e dai porti egiziani continuano a partire i barconi della speranza stracarichi di disperati che cercano di raggiungere l'Italia sfidando la sorte. Negli ultimi giorni almeno tre imbarcazioni sono naufragate a causa dell'eccessivo carico umano. Nonostante la tempestività dell'intervento della Marina Militare e della Guardia Costiera, sono stati calcolati almeno settecento morti i cui corpi sono stati inghiottiti dal Mediterraneo.

A pochi giorni da quelle tragedie dell'immigrazione i cadaveri stanno tornando a riva. È successo ieri in Sardegna, succede oggi a Zuara. Partenza e arrivo. Nel mezzo il mare che divora e uccide nell'indifferenza dei buonisti che lasciano aperte le porte dell'Italia e dell'Europa. "Lungo la costa libica - ha spiegato il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati - sono stati recuperati i corpi di 117 migranti annegati. Tra questi settanta sono donne e cinque bambini".

 

 

 

 

 

 

 

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