Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Lunedì, 29 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:307 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:770 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:812 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:953 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1512 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1618 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1435 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1603 Crotone

L'aereo caduto in Sinai si è spaccato in volo, non si esclude il terrorismo

Più passano le ore più si fa strada l'ipotesi dell'attanto. Il primo a parlarne è stato Michael Clarke, direttore del Royal United Services Institute. Che ha preso in considerazione l’ipotesi"non di un collasso meccanico, ma piuttosto di un’esplosione a bordo". Anche il Cremlino ammette che quella di un attentato terroristico non è un'ipotesi così remota. "In questo momento - ha spiegato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov - non si può escludere nessuna ipotesi". Nemmeno il direttore della National Intelligence Usa, James Clapper, ha escluso un atto di terrorismo.
'Nessun guasto tecnico, nè errore umano'. La parola terrorismo non viene pronunciata, ma sulla sciagura dell' A321 precipitato nel Sinai il Cremlino non esclude alcuna ipotesi. Dal Cairo, il gruppo che sta analizzando la scatola nera del velivolo, spiega che l'aereo non è stato colpito dall'esterno ed il pilota non ha lanciato nessuna richiesta di soccorso.
Non sono state trovate tracce di esplosivo sui frammenti finora studiati dell'aereo russo precipitato nella penisola del Sinai. Lo fa sapere una fonte al Cairo citata dall'agenzia russa Ria Novosti precisando che comunque le ricerche continuano. Le squadre di ricerca lavorano su un'area di oltre 20 kmq nella zona del Sinai in cui si trovano i frammenti dell'aereo russo spaccatosi in aria e i resti delle vittime

E' stata probabilmente molto rapida, e con decompressione, la caduta dell'Airbus russo A321-200 precipitato sul Sinai il 31 ottobre. Mentre l'aereo della compagnia russa Kogalymavia precipitava tutti i passeggeri erano ancora legati ai seggiolini con le cinture di sicurezza. E' quanto emerge dai commenti che in queste ore si stanno scambiando nei forum online piloti e professionisti dell'aviazione. Dalle prime immagini dei rottami, si legge nei forum, emerge che la sezione di coda del velivolo è molto distante dal resto del relitto e appare gravemente danneggiata. Circolano anche i commenti sui primissimi dati delle scatole nere, dai quali emergerebbe che dall'Airbus non è partita nessuna segnalazione di emergenza e che in meno di 20 secondi l'aereo ha interrotto la salita, a circa 31.000 piedi di quota, scendendo a 28.000. Più elementi portano a pensare che la caduta sia avvenuta molto rapidamente e con decompressione. La cabina di pilotaggio, che nelle immagini dei rottami appare capovolta, potrebbe far pensare addirittura a un volo invertito. Nessuno si sbilancia al momento sulle cause e c'è chi si riferisce ai problemi tecnici del velivolo. In molti rilevano, ad esempio, che l'Airbus della Kogalymavia era del 1997 e aveva oltre 50.000 ore di volo. Ma soprattutto che aveva avuto recentemente un problema di '"tailstrike', ossia la coda aveva toccato terra durante un decollo o un atterraggio, dopo il quale sarebbe tornato in servizio dopo a distanza di tre mesi.

Anche se l’ipotesi al momento viene considerata improbabile, sembra sempre più accreditare la rivendicazione dei tagliagole dello Stato islamico che si erano vantati di aver abbattuto l'aereo. In realtà, secondo i principali servizi d'intelligence, sarebbe più probabile una bomba esplosa a bordo.

Secondo la compagnia russa Metrojet, il fatto che l'Airbus 321 si sia spezzato in volo, come riferito dopo l’esame della scatola nera, esclude che la causa possa essere stata un’avaria o un errore umano e lascia aperta come spiegazione solo quella di "azioni fisiche o meccaniche". Non solo. La Metrojet ha anche confermato che l’equipaggio non aveva inviato alcun messaggio per indicare che vi fossero problemi all’aereo, prima di schiantarsi.

Sebbene gli esperti che, con grande prudenza in attesa dei risultati dell’esame delle due scatole nere, si siano espressi in queste ore a favore di un cedimento strutturale dell’Airbus, seguito da una violenta depressurizzazione che avrebbe fatto precipitare improvvisamente l’aereo, i principali servizi di intelligence mondiale propendono sempre di più per un attentato. Due le ipotesi sul tavolo: una bomba nella stiva o un corto circuito che ha provocato un incendio e spento i motori. Il sito AirLive.net ricorda che il pilota del volo 9268 di Kogalymavia aveva espresso una serie di dubbi sulle condizioni meccaniche dell’Airbus in questione, parlando con la moglie. "Per queste ragioni - precisa AirLive.net - appare altamente improbabile che l’aereo sia stato abbattuto da un’organizzazione terroristica". Ma, secondo un funzionario dei servizi di terra egiziana che, insieme a due ispettori russi, ha effettuato una ispezione pre-volo dell’aereo, l’Airbus appariva in buone condizioni.

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI