Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 26 Aprile 2024

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:236 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:713 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:756 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:891 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1469 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1587 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1402 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1573 Crotone

Eredità digitale post mortem, intelligenze artificiali e sperimentazioni artistiche, gravidanze fuori dal corpo umano e ridefinizione del genere: sono solo alcuni fra i temi affrontati nel secondo numero di “Calibano. Mefistofele/Postumano”, la rivista di attualità culturale del Teatro dell’Opera di Roma pubblicata dalla casa editrice effequ. Martedì 5 dicembre, alle ore 18.00 con ingresso libero fino a esaurimento posti, la rivista sarà presentata in Sala grigia al Teatro Costanzi con alcuni degli autori, tra i quali Laura Pugno, Serena Guarracino, Christian Raimo, Laura Tripaldi, Simone Sauza, Anna Lea Antolini e Giuliano Danieli. Intervengono anche il direttore di “Calibano”, Paolo Cairoli, la codirettrice editoriale di effequ Silvia Costantino e il sovrintendente dell'Opera di Roma Francesco Giambrone.

Dopo Aida/Blackface (Gennaio 2023) e Madama Butterfly/L’Orientale (Giugno 2023), il volume esce in occasione del Mefistofele di Arrigo Boito che inaugura la stagione 2023/2024 della Fondazione lirica capitolina, e si interroga sul tema del postumano, oggi rintracciabile nelle forme e negli ambiti più svariati. Si parla ovviamente di intelligenza artificiale, e di tutti i rischi anche etici connessi con il suo sviluppo; ma anche di ectogenesi, ossia della gravidanza esterna al corpo della donna; dell’eredità digitale dopo la morte e delle nuove inquietanti forme di interazione con gli avatar dei defunti; del superamento dei limiti fisici e fisiologici nello sport, attraverso l’impiego di dispositivi tecnici e medici. Ampio spazio anche alle arti, con i possibili sviluppi della danza nel metaverso, con uno sguardo sull’uso delle macchine per ampliare le modalità di produzione sonora in musica, e con una ricognizione del postumano nel mondo della graphic novel e delle serie tv. La letteratura offre poi un vasto immaginario di drammi legati al superamento della finitudine umana, da Frankenstein di Mary Shelley a Poor things di Alasdair Gray, recentemente divenuto un film grazie a Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’oro a Venezia.

Nella rivista trovano spazio anche una testimonianza dell’artista transgender Agnes Questionmark, che intende trascendere con la sua opera non solo il genere ma anche la stessa figura umana, e un racconto inedito di Laura Pugno, antesignana del postumano nella narrativa italiana.
Come sempre, le illustrazioni di “Calibano” sono realizzate con l’ausilio di programmi di intelligenza artificiale (Midjourney e DALL-E 3), con i quali ha lavorato l’artista grafico Merzmensch, mentre la copertina è un collage firmato da Giulio Paolini.

“Calibano” è disponibile in libreria, al bookshop del Teatro e online sul sito effequ. Una selezione di saggi dei tre numeri della rivista è inoltre fruibile gratuitamente sul sito operaroma.it: di Mefistofele/Postumano è pubblicato un testo di Verena Andermatt Conley, docente di Harvard, sulla possibile interpretazione odierna della figura di Faust, accanto a un articolo del musicologo Giuliano Danieli che prende in rassegna le più recenti esperienze del teatro musicale influenzate dal postumano.

Copertina del secondo numero. Credito dell’illustrazione: Collage di Giulio Paolini (Foto Ⓒ Luca Vianello, Torino / Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino / Ⓒ Giulio Paolini

 

 

E' morto in un ospedale di Atene, all’età di 90 anni, lo scrittore greco Vassilis Vassilikos, autore del famoso romanzo Z - L’orgia del potere – uscito nel 1966, diventato con traduzioni in 32 lingue un ‘manifesto’ di denuncia della dittatura dei colonnelli in Grecia – che ispirò l’omonimo film di Costa-Gavras. 

Esule in Francia e in Italia (1967-74), Vassilikos si batté ostinatamente contro il regime dei colonnelli. Z, pubblicato nel 1966 (in Italia da Feltrinelli), un anno prima che la giunta militare salisse al potere, racconta la vicenda di Grigoris Lambrakis, professore universitario e deputato di sinistra, assassinato nel 1963. 

A contribuire al successo internazionale del libro fu il film interpretato da Yves Montand, Irene Papas, Jean-Louis Trintignan, con la colonna sonora di Mikis Theodorakis, in quel momento chiuso nelle prigioni greche. Costa-Gavras mascherò i fatti cambiando i nomi dei personaggi e ambientando la vicenda in un immaginario Paese mediterraneo, ma la significativa dicitura iniziale suggeriva che “ogni riferimento a fatti reali e persone morte era volontario”.

Nel 2017 aveva rilasciato un'intervista a Matteo Nucci  e il collega scriveva : Cinquant’anni fa, alle due del mattino i colonnelli Georgios Papadopoulos, Nikolaos Makarezos e Ioannis Ladas annunciavano il colpo di stato. Tutto era filato liscio per militari di seconda fascia abituati a muoversi nell’ombra. Fin dalla sera i carri armati avevano occupato i grandi viali progettati per la città ottocentesca. Truppe scelte avevano preso il controllo dei centri di comunicazione e del Parlamento. Paracadutisti si apprestavano ad atterrare sul Ministero della Difesa.

Continua Nucci : Erano mesi che in grande stile e con l’assenso del re Costantino II si preparava il putsch militare ma l’indecisione degli ufficiali maggiori e l’avvicinarsi delle elezioni previste per maggio spinse i militari di livello più basso a prendere le redini. Iniziavano sette anni di dittatura retriva e oscurantista passata alla storia come “Dittatura dei colonnelli”. Vassilis Vassilikos, greco del nord, non aveva ancora compiuto trentatré anni e non era ancora lo scrittore celebre per il romanzo che prese il nome dall’ultima lettera dell’alfabeto, Z, a cui in Italia venne aggiunto il sottotitolo L’orgia del potere.

Tradotto in tutto il mondo sull’onda della trasposizione cinematografica di Costa-Gravas, il libro sarebbe diventato il manifesto della lotta greca per la libertà. Eppure era stato scritto prima del golpe. Gli avvenimenti da cui prendeva spunto risalivano al 1963, all’omicidio per mano di estremisti di destra di Grigoris Lambrakis, “il Matteotti greco” (Z sta per “zi” che in greco significa “vive”). Vassilikos aveva saputo vedere lontano. Come molti della sua generazione, d’altronde, che all’alba del 21 aprile erano pronti a lasciare il Paese.

“Ma io ero già all’estero” racconta oggi, ottantadue anni, appartamento nell’Atene di Colono, dove nacque Sofocle e dove Sofocle fece morire Edipo. “Ero in treno, per la precisione. Viaggiavo dalla Svezia a Venezia dove avrei preso un battello per tornare in Grecia. Mi raggiunsero notizie concitate. Cambiai programma. Scesi a Roma dove avevo molti amici e aspettai di capire come si sarebbe evoluta la situazione. Quando tutto fu chiaro rimasi in Italia, poi mi spostai a Parigi. Finché il mio amico Italo Calvino m’invitò a tornare a Roma. Ho passato nel vostro Paese anni straordinari”.

Nato a Kavala nel 1933 e cresciuto a Salonicco, ad appena diciannove anni pubblica Il racconto di Giasone: è l’inizio di una lunghissima e fortunata carriera, che spazia dalla drammaturgia alla poesia, alla narrativa breve e al romanzo. Spirito inquieto e insaziabile, studia negli Stati Uniti sceneggiatura e regia, una passione che lo porterà in seguito a curare numerose trasmissioni culturali e a dirigere la televisione di Stato greca. Importante il suo impegno civile: il romanzo Z. Anatomia di un crimine politico (1966, Feltrinelli 1969) denuncia l’omicidio del deputato di sinistra Grigoris Lambrakis, ed è subito messo al bando dal regime dei colonnelli. 

Con questo libro Vassilikòs raggiunge la notorietà internazionale, grazie anche al successo del film Z – L’orgia del potere di Costa Gavras, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero e del Premio della giuria al 22º Festival di Cannes. Sono anni di lotta e di febbrile attività creativa per Vassilikòs, che vive in esilio soprattutto in Italia, a Roma: qui scrive molte sue opere di successo e incontra i maggiori intellettuali del tempo (Calvino, Pasolini, Moravia, Sciascia, Eco). Dal 1996 al 2004 è stato ambasciatore per la Grecia presso l’Unesco.

 

Fonte varie agenzie e quotidiani

Il volume è appena uscito e già se ne parla molto : l’ultima pubblicazione della scrittrice Amalia Mancini (nota nell’ambiente letterario come Amelie) sta riscuotendo curiosità e forte interesse da parte del pubblico. Il titolo? “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità”, al momento reperibile su Amazon.

L’ autrice si immerge nell'incredibile mondo di due giganti della giustizia e racconta la storia poco conosciuta di una collaborazione, trasformata in amicizia, tra il giudice Giovanni    Falcone,  vittima  della  mafia  nella  tragica strage  di  Capaci del 1992,   e l'avvocato Giovanni Vespaziani, oggi novantaduenne (zio materno di Amelie). Durante gli eventi narrati nel libro, Vespaziani era il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Rieti, incaricato da Falcone di difendere il pentito di mafia Antonino Calderone. Le vicende storiche testimoniano questo contributo cruciale, che insieme a quelli di Tommaso Buscetta ed altri collaboratori di giustizia, ha permesso a Falcone di tracciare la strada per il leggendario maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra.

In un'Italia avvolta dall'ombra della corruzione e della violenza, il rispetto reciproco, la fiducia e l'impegno per la giustizia hanno tessuto un rapporto di stima tra il coraggioso combattente Falcone  e Vespaziani, anch’egli instancabile difensore della visione di un'Italia libera e onesta. Entrambi, insomma, custodi di un sogno comune per un Paese migliore.

Il contenuto giornalistico di questo nuovo, ultimissimo  libro di Amélie è straordinario non solo perché’ rivela innumerevoli dettagli di una collaborazione epocale tra un magistrato coraggioso e un avvocato determinato, ma anche perché’ presenta un tesoro di contenuti inediti che porteranno nel cuore pulsante di una verità nascosta.

Con 172 pagine cariche di rivelazioni, “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità” si rivela molto più di una semplice lettura, trasformandosi in un'esperienza che cambierà la prospettiva del lettore  riguardo ai temi della giustizia, della verità e del coraggio.

Amalia Mancini, nata a Rieti, ha trascorso gran parte della sua vita a Roma, dove ha conseguito la laurea in Lettere con 110 e lode e si è affermata come biografia, scrittrice, giornalista.  Apprezzata dalla critica anche come sceneggiatrice e poetessa, ha studiato a lungo il mondo del giornalismo, dedicandosi perfino ad una tesi sperimentale su questa professione.

Numerosi sono i premi di settore che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera, tra cui il Premio letterario Corrado Alvaro (conferito dalla Presidenza del Ministero per i Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Corrado Alvaro), il Premio Borromini (dedicato alla celebrazione del quarto centenario dalla nascita dello stesso, conferito dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Ufficio Centrale per i Beni Archivistici),  il Premio Capit Terzo Millennio consegnatole da Piero Angela, il Premio internazionale Altiero Spinelli, il Premio Viareggio Carnevale.

Tra i prossimi impegni di Amalia Mancini a dicembre, il primo sarà a Salerno, presso la sede dello Yachting Club; il 2 in Costiera amalfitana, all’ Aula consiliare Comune di Minori; il giorno 11 a Palermo, all’interno del Palazzo Reale - Assemblea regionale della Sicilia, Sala Piersanti Mattarella. Per poi proseguire a Narni, ed approdare il prossimo anno a Roma (Sala della Protomoteca in Campidoglio il giorno 24 gennaio), e finalmente nella sua Rieti (data richiesta a gran voce da tanti lettori abituali, e al momento ancora da stabilire), Tivoli, Viterbo, Firenze, Siena, Arezzo…in un calendario in itinere e che si prospetta decisamente impegnativo per questa Autrice, attualmente anche presidente di giuria del Campionato Nazionale Cittadinanza e Costituzione.

Tra i numerosi altri incarichi di cui si occupa, ricordiamo che Amalia Mancini è componente del Comitato di redazione del periodico di Informazione culturale “Cultura e dintorni”, e che vanta collaborazioni con varie testate giornalistiche.  Ha consolidato la sua carriera nel campo culturale, collaborando con il Ministero della Cultura per la stesura di biografie di artisti famosi come Totò, Corrado Alvaro, Borromini, Antonio Canova ed altri artisti illustri. Il risultato di questo impegno straordinario è stata la creazione di cataloghi che raccontano in modo avvincente e approfondito la vita e l'opera di questi grandi personaggi.

Tra i suoi libri: “Lucio Battisti l’enigma dell’esilio”, “L’amore piace a tutti”, “La Tata dei Divi”. E’ coautrice del volume “Giovani e Droga, Perché?” e curatrice del libro “Le mie Prime vere Scarpe”. Con la prima edizione di “Emozioni Private”, che diversi siti specialistici hanno posto in testa alla classifica dei 10 migliori libri su Lucio Battisti, l’autrice ha vinto il Premio Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Comitato Provinciale di Salerno 2019) e il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2021. Ad “Emozioni private”, nella edizione ampliata pubblicata nel 2023, in occasione degli 80 anni dalla nascita di Lucio Battisti, sono stati assegnati il Premio Scriptura artistico letterario internazionale di Nola (Na), fondato, promosso e organizzato da Anna Bruno; il Premio Internazionale Salvatore Quasimodo per la sezione “Saggio o Tesi di laurea”; il Premio Cartesar Carlo de Iuliis; il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura, il Premio Switzerland Literary Prize.

Autrice finanche di 20 sillogi poetiche inedite, le sue opere abbracciano una vasta gamma di generi, dalle commoventi storie d'amore alle profonde analisi psicologiche, dalle affascinanti biografie ai volumi dedicati all’arte.

Questo e molto altro, per una eccezionale interprete di vicende e sentimenti dei nostri giorni.

 

Fonte uff.stampa di Lisa Bernardini

 

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI