Il World Wide Web come lo conosciamo, oggi, nasce, ufficialmente annunciato dal CERN, nel 1991, Ad oggi, Internet conta più di 2 miliardi di utenti in tutto il mondo e in pochi dubitano la sua esistenza come principale mezzo di comunicazione di massa. Con internet abbiamo la possibilità di condividere, conoscere guadagnare, ricercare; non per nulla la risposta, a quasi ogni dubbio che ci poniamo è : “Cerchiamo su Internet”. A questo punto, però, va detto, dal lato dei buoni usi di internet, che i “comuni mortali” navigano tranquillamente sul web, magari con una connessione Internet adsl e le loro mosse risultano facilmente rintracciabili, grazie all’uso dei motori di ricerca. Si pensi che gli italiani non solo acquistano tecnologia più di altri in Europa, ma sono, anche, quelli che la usano di più per restare in contatto con la propria famiglia(lo dice lo Studio Samsung Technomic Index). Dall’altro lato, dei cattivi usi di internet, invece, va detto senza mezzi termini, che chi ha intenzioni criminose o segrete ha un altro modo di accedere alla rete e ad un mondo dove i soldi esistono, ma sono virtuali. Sono centinaia le bande “specializzate” nella clonazione di carte bancomat e carte di credito, che si aggirano per l’Italia a caccia di risparmiatori disattenti. La clonazione di una carta di credito è un reato. Solitamente i falsari tendono ad agire dopo l’orario di chiusura degli sportelli o nel week end, ed a spendere subito cifre molto sostanziose, acquistando fisicamente dei beni, oppure, usufruendo di servizi. Ecco alcuni esempi: dei possessori di iPhone e iPad sono stati presi di mira da un hacker che aveva bloccato i dispositivi chiedendo 55 sterline, per riattivarli(lo ha rilevato il britannico Telegraph). Ancora, un’operazione
‘zombie’, in grado di infettare ben 500mila-1milione di computer nel mondo di Internet, 10mila in Italia. A questo punto si stima un danno economico di 100milioni di euro. In conclusione, noi ci auguriamo che presto abbiano attuazione alcune proposte emerse dall’Internet Governance Forum che si è concluso a Istambul, il 5 settembre scorso: 3.000 addetti del mondo digitale hanno dialogato su come evitare la frammentazione di internet e della sua Governance, a livello mondiale.