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Mercoledì, 30 Aprile 2025

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Nel cuore centrale della storica città campana di Benevento, in Corso Garibaldi 30, a pochi metri dal Teatro comunale Vittorio Emanuele e dalla Chiesa longobarda di Santa Sofia, si trova l’antico e famoso “Cafè Le Trou” che, già dal nome, evoca riferimenti francesi. Il locale è gestito dalla famiglia Giantomasi, composta dai genitori e da tre sorelle e, proprio una di loro, Giulia, ci fa sapere che: “La nostra è una storia familiare, mio papà si occupava del settore dell’abbigliamento e infatti questo, tempo fa, era un negozio di vestiti. Lui ha da sempre desiderato aprire un bar e nel tempo, dopo tanti sacrifici e impegno, finalmente è riuscito a realizzare il suo sogno. La parola “Le Trou”, in lingua francese, significa “il buco” e il nome è stato scelto proprio per le piccole dimensioni che caratterizzano il nostro locale. Mio papà è un artista che dipinge quadri, ha visitato e frequentato la città di Parigi di cui è rimasto affascinato subendone l’influsso e lo spirito storico-culturale che ha riproposto in questo luogo arredandolo personalmente a mano e apportando lui stesso dei lavori di sistemazione e miglioramento della struttura. Ormai 23 anni fa abbiamo aperto questo Caffè a Benevento e, per l’epoca, abbiamo rappresentato una vera e propria rivoluzione negli usi e nei costumi propri della città. Siamo infatti antesignani di un nuovo genere storico di modalità lavorativa femminile in quegli anni. Infatti, in quel periodo, eravamo le prime e uniche donne che lavoravano dietro il bancone di un bar e si trattava di una novità assoluta nel settore che ha richiesto del tempo prima di essere assimilata e accettata nel paese in cui creava quasi scalpore e scandalo il fatto che delle donne entrassero in un bar, figurarsi se addirittura ci lavoravano! La nostra attività è unica anche per la produzione dell’ormai celeberrimo caffè alla nocciola che si trova solo da noi. Inizialmente abbiamo fatto delle prove e dei tentativi riscaldando la crema di nocciola con il vapore caldo della macchina del caffè e, visto che il risultato era ottimo, successivamente abbiamo inventato questa nuova tipologia e variante di caffè alla nocciola. Abbiamo così prodotto la crema di caffè alla nocciola nelle modalità freddo/semifreddo per soddisfare i gusti estivi che rinfrescano nelle giornate più calde, mentre nel freddo inverno abbiniamo il prodotto al nostro famoso liquore beneventano alle erbe “Strega” che riscalda. Sicuramente abbiamo ereditato questa vena creativa dal nostro papà che è un artista che crea quadri su tela con colori acrilici e le sue opere sono esposte in maniera permanente al piano superiore del nostro locale. Le tele, realizzate con una tecnica naturale di tipo artistico, sono state inoltre esposte a una mostra organizzata nella biblioteca di Benevento e a Parigi”.

La zona del Sannio è famosa per la coltivazione della nocciola e i filari di noccioleti abbondano nel paesaggio tipico di queste meravigliose e ricche terre. Recentemente sono tornata a visitare la città di Quindici, in provincia di Avellino, da cui origina la mia famiglia materna, e ho notato quanto questa coltivazione sia sempre più espansa e curata da parte degli abitanti. Mio nonno, Alfredo Caracciolo, si era trasferito per lavoro dal sud al nord nel periodo del dopoguerra e, nella città di Moncalieri, in provincia di Torino, in cui era andato ad abitare, aveva portato con sé molte piante di questa tipica nocciola che amava definire unica e speciale nel suo genere per il gusto e la morbidezza. Nella zona in cui confluiscono i confini delle province di Caserta, Avellino e Benevento, si coltiva una varietà tipica di nocciola detta "Riccia di Talanico". Dotata di ottime caratteristiche organolettiche, la Riccia ha un guscio sottile di colore fulvo chiaro, forma allungata e sezione abbastanza regolare. Il seme ha dimensioni medio-piccole, ma buona resa alla sgusciatura, ottimo aroma e sapore molto gradevole. Le nocciole vengono consumate dopo l'essiccazione che avviene nei cosiddetti "soppigni", le tipiche soffitte aperte lateralmente, oppure in appositi essiccatoi. Ho assaggiato personalmente il caffè alla nocciola del “Cafè Le Trou” e è una vera delizia per il palato rappresentando oltretutto una tipicità unica nel suo genere, perciò bisogna recarsi personalmente in questo locale per vivere la magia che regala il posto. Oltre alla bontà del prodotto, è un vero piacere gustare l’allegro e vitale ambiente familiare che caratterizza queste persone dotate di un innato spirito di calorosa accoglienza, oltre che di un imprinting artistico che si contraddistingue per i vari influssi internazionali e di apertura al bello e al nuovo che porta innovazione e benessere sociale collettivo.

Nel cuore centrale della storica città campana di Benevento, in Via Giuseppe Manciotti, 48, con vista sul celeberrimo e antichissimo arco romano di Traiano conservato in maniera eccezionale, si trova l’ottimo e famoso “Ristorante Pizzeria Traiano dal 1985” di tradizione familiare. Il locale è gestito dal figlio del fondatore, Paolo Moscovio, che ci fa sapere che: “L'attività ha inizio nel 1985 per volontà del capostipite, mio padre, Don Antonio Moscovio che, da subito, propone una cucina tradizionale e una gestione a conduzione familiare della trattoria. Don Antonio si dedica con passione alla spesa e al rapporto con una clientela affezionatissima, riuscendo, nel corso degli anni, a costruire una struttura solida e in grado di avere continuità nel tempo. Inizialmente il locale era dotato di due piccole sale e contava poco meno di 50 coperti, solo nel corso dei successivi anni, a seguito dell’incremento della domanda, fu acquisita un ulteriore sala per aumentare la capienza di posti a sedere. Nel tempo la gestione del Traiano s.r.l è stata ereditata da me, che sono il terzo figlio e, insieme a mia moglie, abbiamo saputo dare continuità al progetto, proponendo un tipo di ristorazione in linea con i tempi e con le esigenze dei clienti. Negli ultimi anni l’organico del ristorante si è allargato grazie all’entrata in azienda di mio figlio Antonio, al quale sono stati affidati i ruoli di amministratore e manager del locale. L'attrattiva del ristorante è il rapporto qualità prezzo, giunzione perfetta tra la semplicità e cura del servizio e degli arredi e l'elevato trend qualitativo delle materie prime. Fin dalle sue origini, il Traiano, ha fatto della qualità e della freschezza degli ingredienti utilizzati uno dei suoi punti di forza, cercando sempre di proporre alla clientela sia piatti della tradizione locale che quelli più ricercati della cucina italiana, questo per soddisfare anche i palati più esigenti. Nei mesi più caldi dell'anno, la trattoria, beneficia di una location mozzafiato, con oltre 120 posti a sedere disposti nella splendida piazza di via Traiano, un open-space tra sapienti giochi di luci e la maestosità dell'Antico arco Romano, cornice naturale tra le più suggestive e incantevoli del Sannio. L'offerta gastronomica attinge sapientemente dalla tradizione locale, utilizzando prodotti freschi a Km 0 e primizie stagionali, con le quali reinventare ciclicamente il menù anche in chiave moderna. Nel tempo l'organico si arricchisce di competenza e professionalità, con lo scopo di formare uno staff di dipendenti che condividano un insieme di valori, norme e comportamenti che puntino all’eccellenza. Oggi il locale si avvale di un personale giovane e qualificato, della consulenza di un Restaurant Manager, responsabile della gestione amministrativa-organizzativa, delle relazioni, del marketing e della selezione del personale e si pregia di avere in organico un’eccellente staff in cucina. L'attività oggi è una piccola impresa che, nel corso degli anni, ha ricevuto e riceve tutt’ora riconoscimenti da parte delle associazioni di categoria più accreditate come: Il Gambero Rosso, Alice Gola, presidio Slow Food “Osterie D’Italia”, Sapori e Piaceri, oltre all'attestazione quotidiana dei tanti avventori. La cucina dell'Antica Trattoria Traiano è un riferimento gastronomico non solo dei cittadini Sanniti, ma è sempre più un luogo di incontro di famosi ospiti nazionali e internazionali, come attori, cantanti, scrittori, politici, calciatori e giornalisti. Essa è l'esempio tangibile che la dedizione, la passione, la tenacia, l'intraprendenza e le giuste motivazioni possono creare modelli di imprenditoria sana e di riferimento”. Sono stata personalmente al ristorante Traiano che si contraddistingue per l’ottimo cibo e per le tipicità gastronomiche locali. Mi ha particolarmente colpito la gestione e lo spirito di calorosa accoglienza umana che caratterizza Paolo Moscovio che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere. E’ piacevole e rassicurante, in particolare come ospite straniera, sedersi ai tavoli gustando piatti prelibati e, nel contempo, venire accolta con amicizia e stima da tutto il personale del ristorante. Ho infatti conversato a lungo e con piacere sia con il proprietario sia con tutto lo staff preparato e professionale: abbiamo trattato temi e argomenti di vario genere che spaziano dalla cultura all’arte, dalle questioni di vita quotidiana fino a materie di cronaca internazionale e di sport. Considero questo locale un luogo dove è possibile riconoscere e tirare fuori il meglio della dimensione umana che caratterizza ancora un rapporto di scambio culturale e sociale che avviene di persona, fondato sulla sincerità e verità del vivere collettivo in grado di apportare un beneficio sociale. Si percepisce vivo e forte il rapporto familiare che unisce i membri fra di loro e, nel contempo, è in grado di creare e sviluppare un contesto amicale fra i commensali fondato su valori etici e morali di forte spessore umano. Paolo Moscovio più volte mi ha parlato di suo papà, che ha fondato la trattoria, per cui lui prova amore e gratitudine in quanto gli ha insegnato il mestiere e gli ha trasmesso la passione per l’arte culinaria. Il ritratto del papà, che gli somiglia molto, è raffigurato in un bellissimo quadro a colori appeso in bella vista nella sala principale del ristorante e, anche questo gesto, dimostra un grande senso di viva affezione e di presente vicinanza dell’amato genitore che purtroppo non c’è più, ma che vigila sempre con affetto proteggendo tutta la sua famiglia.

 

Il Club Zonta Portofino Tigullio Paradiso ha celebrato il 19 giugno scorso il passaggio di consegne tra la Presidente uscente Emilia Beani e la nuova Presidente Anna Traversaro per il biennio 2024-2026.  Si tratta di un momento sempre significativo per il club, in cui si rinnova la leadership e si prosegue nell’impegno per la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze.  Anna Traversaro guiderà il sodalizio fino al 2026, insieme al direttivo fresco di nomina: Titta Arpe e Chicca Bagnasco (vicepresidenti), Emilia Beani (presidente uscente), Luisa Alabiso (tesoriera), Barbara Bernabò (segretaria), Leonilda Cussotto, Eliana Ortori ed Elisabetta Ricci (consigliere). La Cerimonia è stata preceduta dalla consegna del premio Zonta “Rivela una Gemma” a Izaura Malia dell’edizione 2024. Questo riconoscimento celebra giovani donne che si distinguono per il loro impegno e talento, incoraggiandole a continuare a contribuire al progresso delle donne e delle ragazze. Izaura Malia, ha 20 anni vive a Rapallo, in provincia di Genova, e frequenta l'ultimo anno del liceo Marconi Delpino, con il suo impegno e dedizione nel sociale è un esempio luminoso per le nuove generazioni.

Zonta International è un’organizzazione mondiale di servizio costituita da persone preminenti negli affari e nelle professioni che lavorano insieme per migliorare le condizioni della donna nel mondo. La visione di Zonta International è un mondo in cui i diritti delle donne sono riconosciuti come diritti umani e ogni donna è in grado di raggiungere il suo pieno potenziale. In un mondo del genere, le donne hanno accesso a tutte le risorse e sono rappresentate nei processi decisionali in condizioni di parità con gli uomini. In un mondo del genere, nessuna donna vive nella paura della violenza. Fondato nel 1919 a Buffalo, nello stato di New York (USA), Zonta significa, nel linguaggio Sioux, “onesto e degno di fiducia”. Zonta International vanta lo stato consultivo presso l’ONU dal 1946, in particolare presso ECOSOC, UNICEF, UN WOMEN, ILO. Ha inoltre lo stato partecipatorio presso il Council of Europe, mantiene rapporti attivi con l’UNESCO e ha rappresentanti presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, New York, Parigi e Vienna. Le Socie sono circa 30.000, iscritte a più di 1150 Club Zonta in 66 paesi e aree geografiche, suddivisi in 31 Distretti e un’area geografica. Zonta International, i suoi clubs e distretti sono apartitici e aconfessionali. Nella storia di Zonta International, il miglioramento della condizione femminile – in ambito politico, legale, professionale e in tutti gli altri aspetti della vita – è stato una spinta motivante. Zonta International sta concretizzando questo ideale, in modo che le donne possano raggiungere non solamente i propri obiettivi personali, ma migliorare le condizioni di altre donne in tutto il mondo. Dal 1985, Zonta International opera tramite la propria fondazione, la Zonta International Foundation, che ha elargito milioni di dollari in sovvenzioni per programmi internazionali e progetti in tutto il mondo. Le sovvenzioni della fondazione sono possibili grazie a contributi volontari dei club Zonta, soci e amici di Zonta.

 

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