Sabato 28 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, nell'ambito della VI edizione del Vicenza Opera Festival, la Budapest Festival Orchestra diretta dal maestro Iván Fischer è stata protagonista di un concerto dal titolo “Musica Degenerata”, ovvero la musica proibita all'epoca del Terzo Reich. Ad affiancare l'orchestra ungherese sono stati due solisti d'eccezione: il violista Maxim Rysanov e la voce di Nora Fischer.
Il programma disegnato dal maestro Fischer comprende brani di compositori che subirono l’ostracismo del regime nazista come Hanns Eisler, Paul Hindemith, Erwin Schulhoff e Kurt Weill.
Eisler, allievo di Schönberg e amico di Bertold Brecht, fu costretto a lasciare la Germania nel 1933 e trascorse poi una quindicina d'anni peregrinando fra vari paesi europei e gli Stati Uniti. Rientrò nel 1949 stabilendosi nella parte di Berlino controllata dai sovietici.
Le opere di Hindemith, un pilastro del repertorio contemporaneo, furono inizialmente esaltate dal regime nazista, ma nel 1938 vennero incluse nel triste elenco della “musica degenerata”. È del 1935/36 il Concerto per viola e piccola orchestra da camera “Der Schwanendreher”, nel quale i temi arcaici germanici sono elaborati da Hindemith in una forma magistralmente moderna.
Sorte peggiore toccò a Erwin Schulhoff, autore cecoslovacco di origine ebraica che nel 1941 fu internato nel campo di concentramento di Wülzburg ove trovò la morte l'anno successivo.
Infine Kurt Weill – celebre il suo binomio con Bertold Brecht – che dopo Parigi e Londra trovò riparo negli Stati Uniti ove trascorse il resto della sua vita.
Il concerto della Budapest Festival Orchestra testimonia ancora una volta il forte impegno sociale del maestro Fischer, artista che attraverso il linguaggio universale della musica si pone l'obiettivo di trasmettere al pubblico messaggi profondi che parlano di inclusione, convivenza, solidarietà e pace. Ne sono un esempio i concerti nelle sinagoghe abbandonate, gli eventi pensati per le nuove generazioni di ascoltatori e per gli anziani, gli spettacoli musicali dedicati ai bambini affetti da autismo e alle loro famiglie. Anche a Vicenza, nei giorni del Festival, Iván Fischer ha deciso di portare la musica della sua orchestra fra coloro che non possono ascoltarla dal vivo. Due quartetti d'archi composti da strumentisti della Budapest Festival Orchestra si sono infatti esibiti venerdì 27 per gli ospiti della casa di riposo “Ottavio Trento” e per i degenti e il personale sanitario dell'Ospedale Civile.
«Quest’anno il nostro concerto sarà incentrato su una pagina davvero speciale della storia della musica – scrive il maestro Fischer nel programma di sala – la “Entartete Musik”, ovvero la “Musica degenerata”, come veniva chiamata dalle autorità del regime nazista tedesco negli anni Trenta.
Eseguiremo musiche scritte da compositori che furono banditi e ridicolizzati dai nazisti o
per le loro origini ebraiche, o a causa del loro pensiero di Sinistra. All'epoca questi lavori erano considerati dannosi e decadenti e i loro autori furono censurati e ridotti al silenzio. Oggi scopriamo invece quanto questa musica sia meravigliosa. E anche molto divertente! Io penso che la musica debba avere un unico aspetto politico: promuovere la comprensione e la comunicazione tra persone diverse. Ma a volte i regimi cercano di usarla per i loro scopi e la dividono in buona e cattiva musica.
Dunque ho pensato che sarebbe stato giusto eseguire i brani di questi autori nel magnifico Teatro Olimpico, che oltre alla sua incomparabile bellezza è anche un tempio della libertà e della tolleranza. Palladio e Scamozzi costruirono questo teatro per gli artisti che sarebbero venuti dopo di loro, quindi sono sicuro che sarebbero felici di ascoltare la musica di questi eccellenti compositori del XX secolo.
Sono altrettanto sicuro che il programma piacerà molto al pubblico e che tutti si renderanno conto di quanto folle sia stato proibire l'ascolto e la diffusione di questi capolavori».