In primis, diciamo che la crescita del Mezzogiorno e le sue prospettive di sviluppo sono legate: alla capacità d’innovazione della vivacità imprenditoriale, sapendo cogliere le opportunità che offre l’innovazione; e ad alcune politiche locali e nazionali. Poi, a nostro modesto avviso, industria, ricerca ed etica è necessario che si leghino per poter fare un’innovazione utile alla società, ovvero, i valori umani devono stare alla base dell’innovazione. Pertanto, è necessario che le agevolazioni, capaci di incentivare l’innovazione, abbiano l’accompagnamento dell’azione degli enti locali con competenze, anche, dell’Amministrazione nazionale. In particolare, la Puglia destina all’innovazione lo 0,78% del Pil, stando agli ultimi dati dell’ISTAT. Un obiettivo prioritario del Sud deve essere legato allo sviluppo del comparto manifatturiero, tecnologicamente all’avanguardia, già, fortemente sostenuto nella sua corsa verso la quarta rivoluzione industriale. Ancora, l’intero sistema economico e sociale meridionale deve, per guardare positivamente al proprio futuro, poter contare su un mix vincente di tradizione e modernità, di tecnologia avanzata, di appeal culturale e territoriale. E, dulcis in fundo, diciamo che nel Mezzogiorno bisogna coniugare innovazione e tradizione mantenendole, entrambe, ben legate alla realtà territoriale.