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Giovedì, 01 Maggio 2025

“Quella centrale elettrica non s'ha da fare”. I gruppi M5S all'Ars e alla Camera insorgono contro il mega impianto che dovrebbe sorgere in contrada Fossafelle a Favignana. Per cercare di stoppare l' “ecomostro” i 5stelle si sono affidati a due distinte interrogazioni, indirizzate da un lato al presidente della Regione Siciliana e agli assessori all'Ambiente ed all'Energia e dall'altro ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico.

A loro gli interroganti (primi firmatari degli atti rispettivamente Giampiero Trizzino e Giulia Di Vita) chiedono di valutare, di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico, con l'autorità dell'energia e con il Comune di Favignana, soluzioni alternative.

“Una di questa - dicono i due parlamentari – potrebbe essere la realizzazione di un collegamento tra Favignana e la Sicilia, mediante il passaggio di uno o più cavi sottomarini di media tensione. Si tratterebbe di un'operazione semplice ed economica, che darebbe a Favignana continuità territoriale sotto il profilo energetico, risparmiandole l'inquinamento acustico che deriverebbe dall'alimentazione della centrale tramite potenti motori diesel”.

La realizzazione della centrale, con la costruzione di capannoni industriali di cemento armato, silos, serbatoi, strade e generatori, provocherebbe inoltre, un notevole impatto ambientale in una zona che ricade in un'area di grande interesse paesaggistico, tutelata dall'Area marina delle Egadi, e nella quale la Soprintendenza non ha mai consentito l'edificazione di alcuna opera in muratura, in forza del piano paesaggistico del 2013.

L'impianto, che si avvarrebbe anche di tre grandi fumaioli visibili a grande distanza, inciderebbe negativamente anche sul turismo, grande fonte di sostentamento per gli isolani, basti pensare che nel solo mese di agosto si contano anche 5000 presenze giornaliere.

“L'approvvigionamento energetico - dicono Trizzino e Di Vita – è indispensabile per l'isola, ma il progetto della centrale è sicuramente datato. Ciò dovrebbe indurre la Sea, la società che produce l'energia per Favignana, a rivederlo, anche alla luce delle disposizioni europee che impongono di dismettere progressivamente l'uso di fonti fossili a vantaggio di quelle rinnovabili”

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Il Senatore Antonio d’Alì è stato tra i relatori, sabato scorso, del convegno dal titolo «Revisione della spesa ed efficienza degli Enti Locali: governo del territorio, fusione dei Comuni e ruolo dell’Università» che si è tenuto nell’aula magna del Polo Universitario di Trapani.

«Il convegno ha confermato la validità dell’opportunità di procedere alla fusione tra Comuni, in particolare per zone come le nostre – dichiara il Senatore d’Alì -. Questo è un tema che riesce ad abbattere ogni tipo di barriera politica, visto il giudizio positivo dato nel corso del dibattito dal Governo nazionale con l’intervento del vice ministro Morando. La fusione dei Comuni è infatti la vera e concreta soluzione di molti problemi, dalla razionalizzazione delle spese alla semplificazione dei servizi, passando per la riduzione della pressione fiscale e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. La ritengo anche una vera e propria sfida per il futuro della nostra città e per le sue dinamiche di sviluppo». Presente all’incontro anche il sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, che ha raccontato l’esperienza positiva del Comune del bolognese da lui amministrato, reduce da una fusione con altri limitrofi, con l’intervento “Un caso concreto di fusione dei Comuni”. «La brillante testimonianza del sindaco Ruscigno, ricca di documentazioni numeriche e dimostrazioni di validità, ha confermato che il modello Valsamoggia è applicabile anche a realtà territoriali più grandi come Trapani», osserva infine d’Alì.

Nel corso del convegno è intervenuto anche il dottor Antonino Gentile, già direttore regionale delle Entrate Sicilia (titolo della relazione “Profili di finanza locale”) mentre le conclusioni sono state curate dall’Onorevole Giovanni Ardizzone, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e dal Senatore Enrico Morando, viceministro dell’Economia e finanze. Ha introdotto e coordinato il dibattito il professore Silvio Mazzarese. Tutti hanno condiviso l’opportunità e la positività dell’accorpamento di due o più realtà territoriali. L’apertura dei lavori è stata preceduta dai saluti del presidente del Polo Universitario di Trapani, professore Ignazio Giacona.

Un francobollo realizzato dagli studenti che avrà come tema i 500 anni dalla fondazione di Castellammare. Nell'ambito del progetto “Filatelia e scuola” promosso da poste italiane, infatti, sarà realizzato un francobollo per celebrare il cinquecentesimo anno dalla fondazione di Castellammare del Golfo. Nel corso delle prossime settimane il personale di poste italiane sarà presente nelle scuole elementari e medie di Castellammare: classi terza, quarta e quinta della scuola primaria e prima seconda e terza della scuola secondaria di primo grado. Con questo progetto di orientamento al collezionismo filatelico, gli studenti delle scuole faranno dei disegni da riprodurre nel francobollo che avranno come tema il cinquecentesimo anniversario della fondazione della città di Castellammare. Un’apposita commissione formata da dirigenti scolastici e insegnanti sceglierà il disegno che sarà poi utilizzato per l’annullo filatelico. «Il progetto ha lo scopo di stimolare l’interesse nei confronti dei francobolli, mezzo utile alla comunicazione che rappresenta un riassunto storico importante -spiegano il sindaco Nicolò Coppola e gli assessori alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione, Marilena Barbara e Salvo Bologna -. Uno stimolo culturale sicuramente positivo da parte dei servizi postali italiani che abbiamo voluto legare alla nostra storia, dando spazio alla fantasia degli studenti nel creare un disegno dei cinquecento anni che passa dalla conoscenza storica della nostra città, arriva ma al francobollo che, veicolo di informazioni, la diffonde. Il disegno scelto sarà quindi storico poiché diventerà un annullo filatelico che Poste italiane distribuirà nel corso di un apposito incontro». Nell'ambito delle celebrazioni per i 500 anni di Castellammare, tramite un concorso di idee, è stato già individuato il logo che sarà riportato in tutte le iniziative previste: il progetto grafico scelto da una commissione tra 36 partecipanti, è quello redatto dallo “Studio Marchese”, dell’architetto Simone Marchese, che ha sede in via Marconi a Castellammare del Golfo.

Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali al teatro Apollo, la presentazione del romanzo “Persone Perbene” e del saggio storico “Cento e uno…Centouno” al castello: si tratta di incontri culturali programmati per i prossimi giorni dall'amministrazione comunale. La “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” si terrà  domani, 13 aprile,  a partire dalle 17, al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno. La giornata dedicata al dialetto, che ha come sottotitolo “Pruverbiu anticu, vancelu nicu” è a cura del Comune, della Pro Loco e del Centro Culturale Peppino Caleca di Castellammare, presieduto dal professore Vincenzo Vitale. Poesie e proverbi in dialetto saranno letti dai componenti del centro culturale agli studenti di alcune classi delle scuole Pascoli e Pitrè. Seguiranno alcuni momenti musicali. Sempre nell'ambito delle attività culturali promosse dal Comune, giovedì  21 aprile, nella sala conferenze del castello arabo normanno, sarà presentato il romanzo “Persone Perbene” di Salvatore Palazzolo. L’ incontro, moderato dal professore Gaetano Sciascia, dopo i saluti del sindaco Nicolò Coppola e dell’assessore alla Cultura Marilena Barbara, prevede la relazione del professore Santi Asaro, quindi l’intervento del professore don Michele Antonino Crociata.  Sabato 23 aprile 2016 alle ore 16,30, sempre nella sala conferenze del castello, l’associazione Sicilia Antica con il patrocinio del Comune propone la presentazione del libro “Cento e uno…Centouno…” da “Surci e Cutrara” a “Turriciano” a “Cento e uno…Centouno…”, saggio storico di Francesco Bianco. A presentare l’autore ci saranno il sindaco Nicolò Coppola, l’assessore alla Cultura Marilena Barbara, Ignazio Sottile, presidente dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare e Baldo Sabella, responsabile del polo museale del castello. «Tre incontri diversi ma tutti interessanti. La giornata nazionale del dialetto sarà dedicata ai proverbi in siciliano per sensibilizzare i giovani alla salvaguardia del dialetto locale- affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara. Molto interessanti anche le presentazioni, nella sala conferenze del castello, dei libri “Persone Perbene”, romanzo di Salvatore Palazzolo e “Cento e uno…Centouno…”, saggio storico di Francesco Bianco. Invitiamo a partecipare a queste interessanti iniziative letterarie».

Decretato il vincitore del concorso di  idee per la creazione del logo da riportare sulle iniziative per celebrare il cinquecentesimo anno dalla fondazione di Castellammare del Golfo: il progetto grafico che ha convinto la commissione appositamente costituita è quello redatto dallo “Studio Marchese”. L’elaborato, che intende sintetizzare l’identità ambientale, storica e sociale di Castellammare, è stato scelto all'unanimità dalla commissione: presidente è il dirigente del primo settore comunale, Simone Magaddino, componenti sono i docenti Piero Rotolo, Vincenzo Di Pasquale e Cinzia Plaia con il tecnico comunale Marcello Monacò . «C’è stata una partecipazione davvero considerevole, con 36 progetti pervenutici ed ammessi al concorso di idee per la creazione del logo-marchio celebrativo dell’anniversario dei 500 anni di Castellammare –affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara-. Ringraziamo la commissione per il lavoro svolto e tutti i partecipanti per le interessanti proposte. È chiaro che doveva esserci un vincitore, al quale è stato assegnato, come da bando, un premio di ottocento euro. L’elaborato scelto dalla commissione è davvero ben fatto e riassume tutte le caratteristiche di Castellammare; è stato valutato tenendo conto di parametri come l’originalità e la creatività, la progettualità e tecnica grafica». Per celebrare i cinque secoli dalla fondazione di Castellammare l’amministrazione comunale ha predisposto un calendario di manifestazioni curate da un comitato. «Il 22 ottobre 1516 fu fondata Castellammare e poiché quest’anno ricorre il cinquecentesimo anniversario e ci è stato anche concesso il titolo di città con decreto del Presidente della Repubblica -proseguono il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara-, abbiamo costituito un comitato formato da sette componenti: Mimmo Como, Gaetano D'Anna, Vincenzo Di Pasquale, Giuseppe Vito Internicola, Cinzia Plaia, Piero Rotolo, Baldo Sabella»

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