È di pochi giorni fa la presentazione ufficiale del programma del Festival del Cinema di Venezia. Fra le novità di quest’anno c’è la giuria della sezione “Venezia Classici”: per la prima volta sarà composta da 28 studenti DAMS d’Italia, laureandi in storia del cinema.
Fra gli universitari emerge il nome di Teresa Lara Pugliese. La ventunenne calabrese è già balzata all’attenzione dei media all’età di appena sedici anni, quando pubblicò la sua prima raccolta di racconti: “Nocciola e Pantaloni Blu”.
Dopo l’esordio letterario, Teresa Lara si è dedicata all’attività giornalistica firmando una serie d’interviste ai maggiori personaggi culturali della Calabria. Iscrittasi all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la giurata ha intrapreso un’attività di ricerca sui fratelli registi Dardenne. Proprio quest’ultimo lavoro, realizzato presso l’Università della Calabria, le ha permesso di varcare la soglia del cinema internazionale. Lo studio della produzione dardenniana, difatti, costituisce l’argomento di laurea che Teresa Lara ha presentato a termine del suo percorso di studi triennale. Relatore della tesi, premiata con lode accademica, è stato Roberto De Gaetano: Direttore della Scuola Dottorale Internazionale di Studi Umanistici dell’Unical.
La sezione della Settantesima Mostra Internazionale d’arte cinematografica di cui la calabrese fa parte vaglierà, fra il 28 agosto e il 7 settembre 2013, una serie di pellicole classiche restaurate nonché documentari sul cinema. Fra i titoli in programma vi sono capolavori del neorealismo italiano, opere orientali e l’immancabile cinema americano. Fra le pellicole della sezione “Classici” spiccano quelle dedicate a personaggi che saranno presenti al Lido in prima persona: fra questi Ryuichi Sakamoto, compositore giapponese premio Oscar che sarà celebrato con “Merry Christmas Mr. Lawrence”. Accanto a lui Bernardo Bertolucci, presidente della Giuria del Festival; il regista emiliano sarà esplorato attraverso uno dei documentari che Teresa Lara giudicherà.
«Sono molto contenta- ha dichiarato la fresca catanzarese- di ritrovare a Venezia personaggi che ho già potuto apprezzare dal vivo nella mia città, come Ryuichi Sakamoto e Tinto Brass. Da amante del neorealismo italiano, mi fa piacere scoprire nella sezione Classici i capolavori di Francesco Rosi e Roberto Rossellini. È viva, inoltre, la curiosità verso il cinema asiatico: un universo, per me, ancora da esplorare. Nel corso di questi dodici giorni veneziani, molto emozionante sarà l’attribuzione del Leone d’Oro alla Carriera a William Friedkin, film-maker di “L’esorcista”. La mia sezione lo omaggerà proponendo il suo “Salario della paura”, appositamente restaurato dalla Warner Bros».