Sono stati presentati i Piani di intervento, nell’ambito del Distretto socio-sanitario 19, per i servizi di cura in favore di minori e anziani non autosufficienti finanziati con il primo riparto dei fondi PAC e la nuova programmazione secondo riparto dei fondi PAC. A fare gli onori di casa nell’aula consiliare del comune di Gravina di Catania, che ha ospitato la conferenza di presentazione, il sindaco gravinese Domenico Rapisarda, l’assessore ai Servizi sociali Alfio Nicosia e il presidente del Consiglio comunale Rosario Ponzo. Erano presenti i sindaci Andrea Messina (S.G.La Punta), anche nella sua qualità di presidente del Comitato dei sindaci del distretto sanitario, Francesco Leonardi (Viagrande), Filippo Privitera (Camporotondo), il vicesindaco Antonio Fallica (Pedara), l’assessore ai Servizi Sociali Andrea Cavarra (San Pietro Clarenza), i rappresentanti sindacali Nicola Masuzzo (CGIL), Maurizio Attanasio e Sebastiano Anastasi (CISL), i responsabili dell’ASP Santa Balsamo e Gaetano Santoro. “I tredici comuni del Distretto 19 – ha detto il primo cittadino gravinese – sono stati in grado di fare sistema interpretando al meglio le necessità del proprio territorio, migliorando o integrando i servizi ai cittadini, e sfruttando nei tempi giusti le possibilità che vengono offerte dall’Europa. L’avvio dei PAC del distretto 19, il secondo in Sicilia ad attivarli ma anche uno tra quelli che accorpano il maggior numero di comuni, vedrà subito l’elargizione dei servizi per le fasce sociali più bisognose, gli anziani e i minori. Un ringraziamento – ha quindi concluso Rapisarda – alle forze sindacali per la fattiva collaborazione e all’Ufficio Piano L.328 che vede coinvolte tutte le amministrazioni dei tredici comuni e che si è assunto l’onere amministrativo di interpretare la normativa e le circolari del ministero”. “Lo sforzo che come comitato dovremmo fare – ha detto il sindaco di S.G. La Punta Andrea Messina – è quello di far conoscere ai cittadini che i servizi erogati sono omogenei in tutti i comuni. Un ringraziamento ai tecnici che hanno superato le mille difficoltà esistenti e alle amministrazioni comunali che hanno saputo collaborare e lavorare all’unisono”. Per il primo riparto dei fondi PAC sono già arrivati i primi finanziamenti che a livello distrettuale ammontano globalmente a 1.547.660 euro per la cura dell’infanzia e 1.065.037 euro per gli anziani non autosufficienti. Per il secondo riparto dei fondi PAC, che ammonta a livello distrettuale a 3.105.440 per l’infanzia e 1.293.032 per gli anziani, è stata invece presentata la progettazione di massima che dovrà essere approvata e trasmessa al ministero competente per il finanziamento. Tra gli interventi o servizi di cura per l’infanzia già finanziati, che ogni comune del distretto ha scelto in piena autonomia e che dovrebbero partire entro il secondo semestre del 2015, quelli per il sostegno diretto alla gestione di strutture a titolarità pubblica per l’estensione di orari e/o del periodo di apertura, per l’aumento della presa in carico o il mantenimento dei livelli attuali di servizio per i nidi e per i servizi integrativi; per l’erogazione di buoni servizio a sostegno della famiglie; per la realizzazione di opere pubbliche e altri interventi in conto capitale. Il programma per i servizi di cura per gli anziani già finanziato prevede invece la copertura dei costi per gli interventi domiciliari personalizzati mediante erogazione di buoni di servizio da utilizzare presso soggetti privati accreditati. La valutazione del bisogno sarà realizzata congiuntamente dall’ASP e dai Servizi sociali dei comuni, secondo un preciso protocollo.
