Un’estate col sorriso, quello dei clown dottori dell’associazione ragusana “Ci ridiamo su”. Tanti gli appuntamenti in programma per i simpatici dottori dal naso rosso che proporranno laboratori creativi per persone di ogni fascia d’età.
Stimolare le buone emozioni, immergersi in un ambiente accogliente, abbandonarsi alle relazioni come canale preferenziale della comunicazione sociale, oltre che strumento di cura: tutto questo, e molto altro, può essere raggiunto attraverso il gioco e la creatività.
Perché è importante educare sin dalla più tenera età all’azione positiva, come il prendersi cura dell’altro. Un insegnamento che viene proposto anche agli adulti.
Una valigia piena di racconti: la porteranno i clown dottori dal 19 al 24 luglio ai Campus Estivi dei bimbi delle Suore Orsoline di Ragusa. Due i laboratori: “Diversi…e chi se ne importa?”, che attraverso la poesia e il divertimento racconterà la ricchezza dell’essere differente, per giungere in fine a un’accettazione di sé; ed “Emozioni in festa”, che aiuterà i bambini a osservare i propri sogni e scoprire così nella partecipazione e nella bellezza della condivisione la possibilità di realizzarli.
La città di Noto sarà invece lo scenario di un altro laboratorio, il 3 luglio, in programma all’interno del campo estivo degli scout di Modica che si svolgerà nel Comune aretuseo, mentre il 6 luglio si terrà un laboratorio creativo sul Mandala a Catania con prodotti di riciclo offerti da Despar.
Un impegno costante per i clown dottori di “Ci ridiamo su”, che parte da una lunga formazione, necessaria per offrire un servizio adeguato alle richieste di sostegno e alle situazioni di disagio che gli operatori iblei affrontano ogni giorno, non solo nei reparti ospedalieri, ma anche in altre realtà di difficoltà socio-assistenziali e presso le associazioni che si occupano di persone con disabilità. Il clown dottore non è infatti un volontario nel senso “tradizionale” del termine perché non si posa sul malessere, ma sulla persona in sé, chiama alle buone emozioni, restituendo alla “parte sana” tutto il suo potere di “guarigione”. E’ l’affermazione del Paradigma della Gioia che sta alla base del lavoro e della formazione dei clown dottori, da non confondere con i “volontari del sorriso”: il clown infatti non è un personaggio, ma un vero e proprio stato dell’anima che richiede di ragionare in modo diverso. Per questo è necessaria una puntuale e lunga formazione di quasi 300 ore tra aula e stage sul campo, secondo quanto stabilito dall’Istituto di ricerca Homo Ridens e dalla Federazione internazionale Ridere per Vivere. Ai lunghi percorsi di formazione, stage, tirocini, ritorni in informazione e incontri di supervisione periodici, si aggiunge la decennale esperienza sul campo. E tutto ciò permette di comprendere il giusto valore terapeutico della gioia, cercare dentro di sé il proprio “bambino”, imparando a far sorridere e ridere, e così diventare un vero “dottore dell’anima”. La Scuola Europea di Alta Formazione Norman Cousins per operatori sociosanitari, insegnanti e clown dottori è l’unica realtà italiana strutturata per la formazione in gelotologia o scienza del sorriso e prevede un corso di vari step. Perché il clown dottore è un vero mestiere, gratificante sì, ma anche con molte responsabilità. Ecco perché per essere dei volontari pienamente formati, come nel caso di “Ci ridiamo su”, non bisogna mai fermarsi ad un approccio iniziale e temporaneo.