E’ riuscita. Buona la prima. L’edizione 2018 della Via Crucis vivente promossa dalla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù (ex Gesuiti), una novità per la città di Ragusa, è stata accolta di buon grado dai fedeli. E nonostante le condizioni climatiche non proprio favorevoli, l’attenzione e la partecipazione è risultata davvero consistente. La partenza da via Bellarmino. Poi, il corteo, con la ricostruzione della Passione del Signore, animato da alcuni figuranti che indossavano costumi a tema, si è snodato lungo via Mongibello e per altre strade del quartiere sino ad arrivare dinanzi al prospetto della chiesa. Qui, c’è stata la crocifissione di Gesù e la deposizione del Cristo. Un rito suggestivo, intenso, spiritualmente elevato che ha riscosso gli applausi finali di tutti coloro che erano presenti. E’ stato il parroco, don Marco Diara, ispiratore e organizzatore di questo appuntamento assieme ad altri componenti della comunità, a spiegare come in questo modo per certi versi scenografico si è voluto lanciare un messaggio ancora più forte in ordine ai temi pregnanti della domenica dedicata alla Passione del Signore.
“Abbiamo cercato, con questo sistema, di arrivare ancora di più nel cuore della gente – ha detto – speriamo di esserci riusciti. Per questa comunità era la prima volta. E ritengo che sia andata davvero molto bene. E poi abbiamo cercato di sviluppare nella maniera migliore il senso dell’appartenenza proprio a questo gruppo di fedeli in modo tale che ciascun componente possa rendersi protagonista a modo proprio della grande ricostruzione che abbiamo cercato di porre in essere”. Si è trattato, è bene precisarlo, di un rito in cui la compenetrazione spirituale è risultata molto elevata soprattutto da parte dei figuranti che si sono immersi con grande attenzione nel ruolo chiamati ad interpretare.