Nella terza edizione del premio Rota, il riconoscimento intitolato al grande compositore (barese d'adozione) viene assegnato quest'anno anche al musicista e compositore Claudio Simonetti. “Nino Rota l'ho sempre reputato tra i più grandi compositori in assoluto; sono felice, pertanto, di questo riconoscimento a lui intitolato, e poi rivedro’ nell'occasione anche un caro amico come Pino Donaggio, e sono doppiamente onorato di prendere il premio nella stessa serata in cui verrà assegnato anche a lui, in occasione dei suoi 80 anni” – ha dichiarato entusiasta Simonetti.
Claudio nasce a San Paolo, in Brasile, il 19 febbraio 1952, ma all'età di 11 anni si trasferisce in Italia con la sua famiglia, per poi iscriversi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con il fine di studiare composizione e pianoforte. Compositore, arrangiatore, tastierista e produttore, è tra i musicisti italiani che hanno lasciato maggiormente il segno nell'immaginario collettivo, sia in patria che all'estero.
Una lunghissima carriera come componente e come fondatore di band rock come Il ritratto di Dorian Grey ed Oliver che poi, dopo la colonna sonora di Profondo Rosso nel 1975, cambierà nome per diventare Goblin. Attualmente, la sua formazione, i Claudio Simonetti's Goblin, sono da lui capeggiati e comprendono Cecilia Nappo (bassista), Federico Maragoni (batterista), Daniele Amador (chitarrista). Figlio di Enrico Simonetti, è conosciuto al grande pubblico soprattutto per aver composto molte colonne sonore di pellicole italiane e americane, tra cui gli indimenticabili successi per i film di Dario Argento. Ha scritto colonne sonore anche per George A. Romero, Ruggero Deodato, Sergio Martino, Lucio Fulci, Lamberto Bava, Castellano & Pipolo e Salvatore Samperi.
Il Maestro Simonetti e la sua straordinaria band eseguiranno una scaletta composta da classici della discografia cinematografica horror, come Profondo Rosso, Suspiria, Phenomena, Tenebre (solo per citarne qualcuno). Ad aggiungere una notevole suggestione visiva ai live, intrisi di intense atmosfere musicali che la band da sempre riesce a creare, sono anche le scene proiettate dei film.Grazie a Lisa Bernardini per l'invito a il Corriere del Sud.