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Rossano - Bucita, Antoniotti e Geraci dal prefetto

Il depennamento della “clausola Bucita” dal capitolato del bando di gara regionale per la gestione dei rifiuti in Calabria è il presupposto, unico e indiscutibile, per scongiurare il totale collasso di questo territorio. Per questo, non abbiamo alcuna intenzione di arretrare da questa posizione e percorreremo tutte le vie legali per evitare qualsiasi altro ed intollerabile sopruso a solo danno di un’area della Calabria vessata da scelte cervellotiche e privata, ormai, di tutti i servizi essenziali. Noi rimaniamo dalla parte dei cittadini e comprendiamo malesseri e malumori che stanno culminando in un pericoloso, ma condivisibile, moto anti-istituzionale. Abbiamo una economia agricola e turistica da difendere e non possiamo permettere che l’Area urbana Corigliano-Rossano, e quindi l’intera Sibaritide, diventi una pattumiera.

È quanto ribadito dal sindaco Giuseppe Antoniotti nel corso di un incontro tenutosi stamani (martedì 28 gennaio) nella sede territoriale del Governo di Cosenza, con il Prefetto S.E. Gianfranco Tomao. Alla riunione, oltre ad Antoniotti, hanno partecipato il primo cittadino di Corigliano, Giuseppe Geraci, i presidenti delle Commissioni regionali, Affari Istituzionali Giuseppe Caputo e Ambiente Gianluca Gallo, e con il sottosegretario regionale alla Protezione Civile, Giovanni Dima, e gli assessori comunali agli Affari generali Rodolfo Alfieri (Rossano) e all’Ambiente Marisa Chiurco (Corigliano).

Abbiamo espresso, ancora una volta – afferma il Sindaco – le sacrosante ragioni di questo territorio. Non siamo assolutamente intenzionati ad accettare quanto previsto dal bando di gara regionale. C’è un territorio in fermento e, pertanto, le regole della democrazia impongono, a chi governa, di prendere in seria considerazione le istanze che giungono dal basso. E il capitolato d’appalto, così per come concepito, calpesta le potenzialità di crescita di questo territorio e mortifica ogni ambizione ed aspirazione di sviluppo. Ci stiamo scontrando - prosegue Antoniotti – con la fermezza degli uffici della Regione Calabria, decisi ad andare avanti perché, a loro avviso, ogni modifica del capitolato potrebbe fare decadere i requisiti di legge del bando. Noi non siamo dello stesso parere. Da qui il mio appello, espresso stamani a S.E. il Prefetto Tomao e condiviso con il collega Geraci, e le diverse rappresentanze istituzionali di questo territorio, affinché prevalga il buonsenso. E che dunque, i responsabili del dipartimento Ambiente ed il presidente Scopelliti provvedano a prorogare la gara e ad attuare tutte le opportune modifiche, depennando ogni possibilità, per il futuro appaltatore, di utilizzare l’impianto di Bucita come stazione di stoccaggio dei rifiuti. Nel caso contrario – annuncia il Primo cittadino, impegnato giorno e notte per giungere ad una positiva risoluzione della vertenza – adiremo alle vie legali affinché vengano rispettati i diritti alla vita, alla salute, alla mobilità e allo sviluppo di questo comprensorio, pur consapevoli che una siffatta presa di posizione potrà determinare inevitabili e gravi disagi al sistema rifiuti dell’intera provincia di Cosenza.

Il Prefetto Gianfranco Tomao, recependo l’istanza dei Sindaci dell’Area Urbana Corigliano-Rossano e dei rappresentanti istituzionali presenti all’incontro di stamani, si è fatto carico di intervenire presso la Regione Calabria e rappresentare le preoccupazioni del comprensorio della Sibaritide. Inoltre, lo stesso Prefetto si è impegnato a convocare un tavolo operativo con i dirigenti regionali, in modo da avere ulteriori ragguagli tecnici riguardo al Bando regionale per lo smaltimento extranazionale dei rifiuti.

Nel frattempo, già nella giornata di ieri (lunedì 27) a Lamezia Terme, ai margini della convention sul precariato, i sindaci Antoniotti e Geraci, insieme al consigliere regionale Gallo e al sottosegretario Dima, avevano avuto modo di confrontarsi sulla problematica relativa a Bucita, con gli assessori regionali alle Politiche ambientali, Francesco Pugliano e all’Agricoltura Michele Trematerra, e con il dirigente del Dipartimento regionale Ambiente, Bruno Gualtieri. Intanto, alla vigilia del Consiglio comunale di domani (mercoledì 29), convocato per discutere attorno alle azioni da intraprendere per evitare ulteriori abusi sull’impianto tecnologico di Bucita, continuano a pervenire in Comune diverse istanze e proteste da parte di cittadini, associazioni e imprenditori del settore turistico e agricolo. Tutti preoccupati ed allarmati per una situazione che già, ad oggi, è difficile e critica dal punto di vista economico, ma che, con questi presupposti, si prospetterebbe ancora più tragica.

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