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Giovedì, 02 Maggio 2024

Alcatel, lancio di uova a Renzi

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Vimercate per visitare la nuova sede, da poco inaugurata, di Alcatel-Lucent. Il premier è passato da un'entrata laterale, mentre le auto del suo staff, arrivate davanti quello principale sono state fatte oggetto di un lancio di uova da parte dei manifestanti in attesa. L'arrivo delle auto blu davanti all'ingresso della multinazionale delle telecomunicazioni, è stato accolto anche con fischi ed insulti. Davanti alla sede si sono radunanti circa 500 lavoratori.

Credo che l'Italia debba essere capace di investire sull' agenda digitale, la banda larga. Dobbiamo smettere di parlarne e fare convegni e portarli avanti centralizzando gli investimenti". Lo ha detto il premier Matteo Renzi inaugurando l'impianto Alcatel Lucent. "Ogni ministero ha la propria parte di investimenti - ha detto - e li fa senza sentire il ministero accanto. Occorre Un'unica regia, con tempi certi e investimenti certi".

''Non ho mai detto che la commissione Ue sia un covo di burocrati, ma ora che l'hanno detto loro la cosa mi fa pensare'', ha detto Renzi aggiungendo che comunque ''non abbiamo voglia di fare polemica con i vertici europei''.

"I dati Ocse - ha detto il premier - che dicono che l'Eurozona è il problema dell'economia mondiale, sono molto tristi da un lato e incoraggianti dall'altro perché dimostrano che se l'Eurozona cambia, può tornare a crescere anche l'economia mondiale. Perciò in Italia stiamo facendo una battaglia perché l'Europa cambi".

"E' abbastanza normale che vi sia disaccordo su alcune cose. Succede ovunque". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, in risposta a una domanda sulle voci di una rottura con alcuni membri della Bce. "La migliore risposta è il comunicato, che contiene notizie piuttosto importanti rispetto al passato, approvato e firmato all'unanimità". "Non c'è una linea di divisione Nord-Sud" all'interno del board della Bce. Lo ha precisato il presidente della Bce a proposito delle ipotesi di tensioni fra i governatori dei diversi paesi circolate nei giorni scorsi. "Se rimaniamo entro il nostro mandato, possiamo usare una varietà di strumenti". Lo ha detto Draghi riferendosi agli eventuali interventi ulteriori per risollevare l'inflazione, se dovessero essere necessari. "Se non si tratta di monetizzazione del debito, siamo entro il nostro mandato".

La Banca centrale europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano, rispettivamente, a 0,30% e -0,20%. 

Grazie agli acquisti di covered bond e Abs e ai prestiti Tltro, la Bce si aspetta di far salire il suo bilancio "verso i livelli d'inizio 2012". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, dopo le indiscrezioni secondo cui tale indicazione quantitativa era stata oggetto di forti critiche nel consiglio direttivo dell'Eurotower.

La Bce è "unanimemente" pronta a "ulteriori misure non convenzionali", anche se quelle già prese dovrebbero portare l'inflazione gradualmente verso il 2%. Tuttavia il consiglio Bce ha "dato mandato allo staff della Bce di preparare ulteriori misure, se necessarie". Ha sottolineato Draghi.

Draghi si è soffermato su quella che ha definito "una frase nuova" nella sua comunicazione ufficiale, rileggendola alla stampa durante la conferenza odierna: "oggi il consiglio direttivo ha dato mandato allo staff della Bce e ai rilevanti comitati dell'Eurosistema di prepararsi velocemente" se dovessero essere necessarie nuove misure non convenzionali. Draghi ha poi aggiunto che tale affermazione è stata firmata da tutti i membri del consiglio direttivo della Bce.

L'inflazione dell'Eurozona dovrebbe restare sui livelli attuali nei prossimi mesi, risalendo gradualmente nel 2015 e 2014. Ma gli sviluppi dei prezzi dovranno essere monitorati "attentamente" dalla Bce, ha spiegato Draghi.

Si è assistito a un indebolimento della crescita e ci sono segnali che indicano una revisione al ribasso delle previsioni economiche. Draghi ha aggiunto che sulla crescita pesano alta disoccupazione e anche rischi geopolitici che frenano la fiducia.

Grazie agli acquisti di covered bond e Abs e ai prestiti Tltro, la Bce si aspetta di far salire il suo bilancio "verso i livelli d'inizio 2012". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, dopo le indiscrezioni secondo cui tale indicazione quantitativa era stata oggetto di forti critiche nel consiglio direttivo dell'Eurotower. La Bce è "unanimemente" pronta a "ulteriori misure non convenzionali", anche se quelle già prese dovrebbero portare l'inflazione gradualmente verso il 2%. Tuttavia il consiglio Bce ha "dato mandato allo staff della Bce di preparare ulteriori misure, se necessarie".

L'inflazione dell'Eurozona dovrebbe restare sui livelli attuali nei prossimi mesi, risalendo gradualmente nel 2015 e 2014. Ma gli sviluppi dei prezzi dovranno essere monitorati "attentamente" dalla Bce. Si è assistito a un indebolimento della crescita e ci sono segnali che indicano una revisione al ribasso delle previsioni economiche. Lo ha detto Draghi aggiungendo che sulla crescita pesano alta disoccupazione e anche rischi geopolitici che frenano la fiducia.

I Paesi dell'Eurozona dovrebbero risanare i propri bilanci senza disfare gli sforzi fatti finora, e il Patto di stabilità Europeo deve "rimanere l'àncora di fiducia nelle finanze pubbliche" europee. Il consiglio - ha aggiunto - è completamente unanime riguardo alle strategie per espandere il bilancio della Bce e riportarlo ai livelli del 2012.  Draghi si è soffermato su quella che ha definito "una frase nuova" nella sua comunicazione ufficiale, rileggendola alla stampa durante la conferenza odierna: "oggi il consiglio direttivo ha dato mandato allo staff della Bce e ai rilevanti comitati dell'Eurosistema di prepararsi velocemente" se dovessero essere necessarie nuove misure non convenzionali. Draghi ha poi aggiunto che tale affermazione è stata firmata da tutti i membri del consiglio direttivo della Bce.

 

 

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