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Fiscal Drag, Cisl: siamo più poveri

Un'indagine sul fenomeno del 'fiscal drag' mostra come il mancato adeguamento dell'imposta all'inflazione durante il periodo 2007-2012 abbia determinato un minor reddito disponibile. Lo afferma la Cisl analizzando le dichiarazioni dei redditi elaborate dal suo Caf: nel periodo considerato la perdita è del 5,83%, circa 1.040 euro.

Una perdita, tra l'altro, sopportata soprattutto dalle classi centrali (tra 10 e 55 mila euro di reddito complessivo 2012). Tra 29 e 50 mila euro la percentuale di reddito "perso" supera il 6%. Restano poco o per nulla toccati dal fenomeno i contribuenti all’interno della no tax area, molti dei quali con un’imposta netta pari a zero nei due scenari, "così come rimangono solo marginalmente sfiorati dal fenomeno i redditi alti e medio alti (sopra i 55 mila euro l’entità del fenomeno è relativamente contenuta; è minima per i redditi superiori a 150mila euro)". I lavoratori dipendenti subiscono più di tutti il mancato adeguamento del meccanismo Irpef all’inflazione e per loro la perdita di reddito cumulata, a valori 2012, è stimata al 6%.

Calcolando la perdita del reddito, la Cisl, sulla base delle dichiarazioni dei redditi elaborate dal proprio Caf, sottolinea "l’esigenza di compensare in modo più che proporzionale gli aumenti dell’Iva attraverso una significativa riduzione dell’Irpef per non deprimere le già scarse propensioni al consumo che incidono negativamente sulla domanda interna e sulle prospettive della ripresa economica: l’adeguamento delle detrazioni per lavoro dipendente e pensioni resta dunque fondamentale per consentire il recupero del reddito disponibile delle famiglie, soprattutto in uno scenario in cui la minore disponibilità di reddito riduce la capacità di spesa e, indirettamente, la fruibilità delle detrazioni concesse su alcune tipologie di spesa".

Negli ultimi anni l'aumento delle tasse (+5% tra 2010-12) ha quasi vanificato l'incremento dei redditi: ''molto forte è l'incremento delle addizionali comunali e regionali. Il loro ammontare complessivo nel 2012 è in media di 408 euro: in crescita del 6% rispetto al 2011 e di oltre il 31% sul 2010''.

Scende a un nuovo minimo storico il tasso sul Bot a un anno. Il Tesoro ha venduto tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot annuali con un rendimento in calo allo 0,688% (da 0,999% dell'asta di ottobre). Il precedente minimo storico risale a maggio a 0,703%. In aumento la domanda con un rapporto di copertura salito a 1,80 da 1,72 precedente.

Il rialzo dell'inflazione annua a ottobre si ferma allo 0,8% dallo 0,9% di settembre. Lo rileva l'Istat, rivedendo in lieve rialzo le stime (0,7%). Su settembre invece i prezzi risultano in calo dello 0,2%, nonostante proprio dal primo ottobre sia scattato il rialzo dell'aliquota Iva.

I prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa', ovvero dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (dal cibo ai carburanti), a ottobre salgono dello 0,8% su base annua, azzerando lo 'spread' con il tasso d'inflazione e frenando rispetto a settembre (+1%). Lo rileva l'Istat. Su base mensile i prezzi dei prodotti più acquistati scendono, sempre in linea con l'inflazione, dello 0,2%.

L'inflazione acquisita per il 2013, ovvero la crescita dei prezzi che si registrerebbe ipotizzando il mantenimento dello stesso livello di ottobre, scende all'1,2% dall'1,3% di settembre.

L'Istat ha rivisto in leggero rialzo il tasso d'inflazione per ottobre, portando allo 0,8% dallo 0,7%, ma si tratta comunque del livello più basso dal novembre del 2009 (quando era allo 0,7%), quindi da quasi quattro anni. Lo stesso vale per il cosiddetto carrello della spesa, sempre allo 0,8% annuo, che rimane ai minimi dall'ottobre del 20

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