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UE: nuove sanzioni per la Russia

Alexander Subb, foto VNK

Autorizzato dal Consiglio europeo, il Comitato del Consiglio UE dei Rappresentanti Permanenti (COREPER) ha adottato il 30 luglio nuove misure restrittive nei confronti della Russia. Le misure riguardano i quattro settori decisi dai ministri degli esteri dell'Unione europea nella riunione del Consiglio della scorsa settimana. Le decisioni riguardano limitazioni all’accesso ai mercati dei capitali dell'UE per le istituzioni finanziarie statali russe, l’imposizione di un embargo sul commercio di armi, l’istituzione di un divieto di esportazione di beni a duplice uso per gli utenti finali militari, e la limitazione del'accesso russo alle tecnologie sensibili, in particolare nel campo della settore petrolifero. Le decisioni sono state prese all'unanimità.

La crisi in Ucraina orientale non è arretrata nonostante i nostri sforzi per trovare una soluzione negoziata. La situazione ha lasciato i paesi dell'UE senza altra scelta che rafforzare le sanzioni. Nelle sue conclusioni alla fine di giugno, il Consiglio europeo aveva invitato la Russia ad agire per stabilizzare la situazione in Ucraina, ma la Russia non è riuscita a promuovere sviluppi positivi nella zona. E’ spiacevole che l'Unione debba adottare misure restrittive nei confronti della Russia, ma ormai era inevitabile. Noi naturalmente continueremo con gli sforzi attivi per esercitare influenza sia a livello dell'UE che attraverso discussioni bilaterali per risolvere la crisi” ha dichiarato, il primo ministro finlandese Alexander Stubb, che ha altresì evidenziato come la crisi Ucraina debba essere risolta pacificamente e che tutte le parti devono impegnarsi a negoziati basati sul piano di pace del presidente ucraino Poroshenko.

Per tutta la primavera e l'estate abbiamo lavorato con la Commissione europea per garantire che gli effetti globali sarebbero stati equamente distribuiti tra gli Stati membri dell'UE e che il pacchetto di misure concordate sarebbe accettabile anche dal punto di vista della Finlandia. Io sono soddisfatto del modo in cui la nostra influenza ha funzionato” ha aggiunto Stubb.

Le misure concordate riguardano solo una piccola parte del rilevante interscambio commerciale tra la Finlandia e la Russia, per cui l'impatto complessivo sulla prima non saranno gravi. Tuttavia, l'effetto sui diversi settori economici varierà. Con la stagnante attività economica in Russia, l'economia finlandese potrebbe anche subire effetti negativi indiretti.

La Russia è il secondo partner commerciale della Finlandia ed il suo primo Paese fornitore di carburanti, e con la Finlandia condivide un confine di circa 1340 km.

Il COREPER ha anche deciso che l'elenco dei divieti di visto e il congelamento dei beni sarà ampliato per includere nuovi nomi di persone o enti che sostengono attivamente i decisori russi o ne beneficino Il Comitato ha inoltre convenuto su principi che consentano di limitare gli investimenti e il commercio con la Crimea e Sebastopoli.

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