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Santori (Lega): "Energia, rimborsi non coprono aumenti gonfiati"

Aumenti gonfiati delle bollette energetiche grazie a oneri accessori, tasse e speculazioni: lo Stato offre rimborsi che non coprono gli aumenti inflitti ai cittadini, ma incassa il 40% in più di tasse rispetto al periodo precedente la guerra. Serve una politica seria di repressione delle speculazioni e dell’inserimento di voci non pertinenti in bolletta, che causano anch’essi ulteriore aggravio all’utente finale.

Questa presa in giro giocata sulla pelle degli italiani deve finire. Le tasse devono scendere, si sospendono i pagamenti a chi è in difficoltà evitando di causare un disastro sociale ed economico. Allontanare anche la più remota ipotesi di distacco dei contatori per una morosità prevedibile e contro la quale, oltre alle solite chiacchiere, la politica del Pd non ha saputo fare nulla di concreto: nemmeno imporre alle aziende di versare interamente la quota sugli extraprofitti”. Lo dichiara in una nota il consigliere capitolino Fabrizio Santori, candidato della Lega nel Collegio Lazio 1 Camera dei deputati alle elezioni politiche 2022.

Il Governo inglese ha presentato un pacchetto di misure che ammonterebbe per i prossimi cinque anni a 45 miliardi di sterline - il più grande da 50 anni - e che prevede tagli alle tasse per rilanciare la crescita economica e contribuire ad alleviare la peggiore crisi del costo della vita da decenni.

Altri 60 miliardi di sterline serviranno infatti ad abbattere le bollette energetiche nei prossimi sei mesi. Queste le principali indicazioni venute dal Ministro delle Finanze Kwarteng in Parlamento. Viene congelato l'aumento dell'imposta sulle società che viene mantenuta al 19% anziché al 25%.

Il tetto sui bonus dei banchieri sarà eliminato per aumentare la competitività di Londra dopo la Brexit rispetto a capitali finanziarie come New York e Hong Kong. Kwarteng ha detto che il governo definirà una serie piu' ambiziosa di riforme dei servizi finanziari più avanti nel corso dell'anno.

La Gran Bretagna spenderà inoltre circa 60 miliardi di sterline per sovvenzionare le bollette del gas e dell'elettricità per i prossimi sei mesi per le famiglie e le imprese.

Per rafforzare la competitività della City di Londra come centro finanziario globale viene poi eliminato il tetto ai bonus dei banchieri. Inoltre, il governo obbligherà le compagnie di trasporto a mantenere un livello minimo di servizio durante le azioni di sciopero.

Verrà eliminato l'aumento di 1,25 punti percentuali dell'imposta sui salari - o assicurazione nazionale - che era entrato in vigore all'inizio dell'anno, e che sarà annullato a partire dal 6 novembre.

Viene inoltre tagliata l'imposta di bollo, una tassa che grava sull'acquisto di case, prevedendo il raddoppio della soglia di esenzione per chi cambia casa a 250.000 sterline. Anche la soglia dell'esenzione per gli acquirenti della prima casa aumenterà a 425.000 da 300.000 sterline. Infine, l'aumento delle aliquote dell'imposta sui dividendi, che era stato introdotto insieme all'aumento dell'imposta sui salari, sarà eliminato a partire dall'aprile 2023.

"Siamo pronti", rilancia Giorgia Meloni; "Bruxelles, Parigi e Berlino si mettano il cuore in pace. Domenica votano gli italiani", urla Matteo Salvini; "Scholz pensi al tetto del gas non al voto in Italia" dice Maurizio Lupi; "il centrodestra è unito", afferma Silvio Berlusconi.

Il centrodestra si e presentato giovedì sera in piazza del Popolo a Roma per prendere l'impegno di "governare cinque anni". Rispedendo al mittente tutti gli attacchi piovuti in campagna elettorale e i timori che qualora la coalizione dovesse vincere le elezioni l'Italia rischierebbe di finire nel baratro.

Il messaggio è quello che sottolinea Giorgia Meloni: "La sinistra sostiene che "all'estero non sono contenti", che "l'Europa non consentirà" un governo di centrodestra, "il circolo del golf di Capalbio è preoccupato. E poi gli attori, i cantanti e gli influencer di TikTok... Ma sapete cosa? Non ci interessa cosa dice questa gente, ma come la pensano gli italiani".

Nel mirino Letta: "È dovuto andare a Berlino per avere un incoraggiamento" ma "se ci date una mano lo rimandiamo a Parigi". A puntare su un'Italia "a testa alta" in Europa e nel mondo, sulla stessa lunghezza d'onda, è anche Giorgia Meloni: "Ci teme chi vorrebbe un'Italia debole nel contesto internazionale, noi vogliamo un'Italia forte nel contesto internazionale", "ci temono quelli che hanno controllato la vita dei cittadini, noi siamo per la libertà" e il discorso "vale anche per come intendiamo affrontare l'eventuale ritorno di una pandemia, non piegheremo più le nostre libertà fondamentali. Poi ci temono i ladri, gli spacciatori, i mafiosi, gli stupratori e fanno benissimo, noi garantiremo sicurezza, certezza della pena costruendo nuove carceri, lo faremo per i più deboli di questa società. E in ultimo ci temono gli scafisti, noi faremo quello che fanno tutto i paesi europei: difenderemo i confini".

"La sinistra sta lì a blaterare che tutti hanno paura ma gli unici ad avere paura sono loro perché hanno capito che sta per finire il loro sistema di potere", osserva il presidente di FdI. "Non ha paura l'Italia della gente per bene, l'Italia produttiva, l'Italia delle donne che non chiedono quote ma servizi e meritocrazia, i giovani che non vogliono scappare dalla loro terra, non hapaura chi sogna un'Italia orgogliosa, fiera della sua Nazione e della sua bandiera. Quell'Italia è pronta, noi siamo pronti, domenica fino all'ultimo voto per restituire libertà, orgoglio e la grandezza che merita a questa nazione", spiega Giorgia Meloni che poi annuncia: "Siamo pronti subito a disaccoppiare il prezzo dell'energia da quello del gas, a livello nazionale" e "se abbiamo i numeri, siamo pronti a fare il presidenzialismo anche senza la sinistra".

"Lo Stato - continua - non produce ricchezza, la producono le imprese e i lavoratori, lo Stato non deve rompere le scatole a chi vuole fare. Per troppo tempo lo stato ha trattato i cittadini come sudditi". "A sinistra - è il messaggio del presidente di Fdi - parlano di noi perché non hanno niente da dire. Dicono che siccome la Meloni è pericolosa, turatevi il naso e votate a sinistra. Ma questo Paese si è turato il naso fin troppo, forse è arrivato il momento di non turarsi più il naso e respirare a pieni polmoni perché l'aria che si respira qui è aria di libertà".

 

Fonti varie agenzie e agi e on.Santori

 

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