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Papa Francesco: quale dignità se si è discriminati e senza lavoro

Papa Francesco ha fatto un intervento molto bello oggi a Strasburgo mi auguro che entri dritto nelle orecchie di quei burocrati che vogliono omologare e spegnere un continente tanto bello quanto variegato le cui diversità e necessità non sono tenute in conto da una classe politica troppo distante dalla realtà.  Bergoglio ha rivolto un duro monito contro i tecnicismi, contro un'Europa asettica che non tiene conto delle radici cristiane del nostro continente e che non difende la famiglia tradizionale, anzi, che vuole distruggerla. Ha toccato tutti i temi per i quali la Lega si batte strenuamente. Il nostro euroscetticismo parte proprio da qui, dalle tradizioni e dalle culture fondanti ma dimenticate. L'Europa dei Popoli che sogniamo è quella in parte descritta oggi dal Papa"...dichiara il senatore della Lega Nord Jonny Crosio, componente della delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa. Intanto la giornata di oggi del Pontefice :

Scende veloce dall'aereo dell'Alitalia, qualche saluto di rito, poi sale su una Peugeot grigia come il cielo sopra Strasburgo. Per le strade della città non c'è praticamente nessuno ad accogliere Francesco. Le misure di sicurezza predisposte dalla Francia sono imponenti anche per impedire alle Femen di protestare.

 

Oltre 900 giornalisti accreditati da tutto il mondo e misure di sicurezza straordinarie fanno da contorno alla storica visita del Papa al Parlamento di Strasburgo, riunito per l'occasione in sessione solenne. Al suo arrivo Francesco è stato ricevuto dal Presidente Martin Schulz. In Aula Schulz ha tenuto un breve intervento di saluto, prima di dare la parola al Papa, posto al centro dell'emiciclo.

 

Papa Francesco ha assistito alla cerimonia dell'alzabandiera con il vessillo Vaticano. Dopo aver assistito all'esterno del Parlamento europeo, Papa Francesco è entrato nell'edificio dall'ingresso protocollare. Il pontefice, accompagnato dal presidente Martin Schulz, ha firmato l'albo d'onore degli ospiti illustri al Parlamento europeo. Schulz ha presentato il dono al Pontefice, un libro sulle memorie di Jean Monnet in spagnolo. "Un esemplare unico. Ero un libraio di professione, regalo sempre libri" ha detto il presidente del Parlamento parlando in francese. Papa Francesco è entrato nell'emiciclo dell'Euro Parlamento, accolto con un applauso lungo due minuti.

Il discorso che ha preparato per la sua visita al Parlamento europeo è molto lungo e articolato. E' la prima volta che il pontefice affronta il tema dell'Europa, poiché, salvo rapidi cenni durante qualche udienza, nel corso di quest'anno, Bergoglio non ha mai parlato in modo sistematico del Vecchio continente. 
Ai politici – tra cui anche Matteo Renzi, in qualità di presidente di turno dell'Unione – rammenta che “è tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento. Ciò implica, da un lato, reperire nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessità di stabilità e certezza delle prospettive lavorative, indispensabili per lo sviluppo umano dei lavoratori; d'altra parte, significa favorire un adeguato contesto sociale, che non punti allo sfruttamento delle persone, ma a garantire, attraverso il lavoro, la possibilità di costruire una famiglia e di educare i figli”.

Bergoglio ne approfitta per ricordare le radici cristiane, i valori etici, la difesa dei più deboli. Il tempo di grave crisi economica solleva inquietudini e non consente ai giovani di coltivare speranza.Questo e in sintesi il suo discorso,ma vediamo come e andata :

"Quale dignità può mai avere un uomo o una donna fatto oggetto di ogni genere di discriminazione? Quale dignità potrà mai trovare una persona che non ha il cibo o il minimo essenziale per vivere e, peggio ancora, il lavoro che lo unge di dignità?". Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso al Parlamento Europeo. Questo passaggio è stato sottolineato da un applauso dell'emiciclo dell'Europarlamento. E anche nel suo successivo discorso al Consiglio d'Europa ha posto l'accento sul "grave problema del lavoro, soprattutto per gli alti livelli di disoccupazione giovanile che si riscontrano in molti Paesi - una vera ipoteca per il futuro - ma anche per la questione della dignità del lavoro". "Quale dignità esiste - ha aggiunto - quando manca la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero o di professare senza costrizione la propria fede religiosa? Quale dignità è possibile senza una cornice giuridica chiara, che limiti il dominio della forza e faccia prevalere la legge sulla tirannia del potere?". "E' tempo di favorire le politiche di occupazione - ha detto in un altro passaggio - ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento". "Ciò implica, da un lato - ha spiegato - reperire nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessità di stabilità e certezza delle prospettive lavorative, indispensabili per lo sviluppo umano dei lavoratori".

"Una delle malattie che vedo più diffuse oggi in Europa è la solitudine, propria di chi è privo di legami", ha detto papa Francesco nel suo discorso al Parlamento Europeo. "La si vede particolarmente negli anziani - ha proseguito Papa Francesco -, spesso abbandonati al loro destino, come pure nei giovani privi di punti di riferimento e di opportunità per il futuro; la si vede nei numerosi poveri che popolano le nostre città; la si vede negli occhi smarriti dei migranti che sono venuti qui in cerca di un futuro migliore". "La si vede particolarmente negli anziani - ha proseguito Papa Francesco - spesso abbandonati al loro destino, come pure nei giovani privi di punti di riferimento e di opportunità per il futuro; la si vede nei numerosi poveri che popolano le nostre città; la si vede negli occhi smarriti dei migranti che sono venuti qui in cerca di un futuro migliore". Nel corso degli ultimi anni - ha detto papa Francesco all'Europarlamento -, accanto al processo di allargamento dell'Unione Europea, è andata crescendo la sfiducia da parte dei cittadini nei confronti di istituzioni ritenute distanti, impegnate a stabilire regole percepite come lontane dalla sensibilità dei singoli popoli, se non addirittura dannose. Da più parti si ricava un'impressione generale di stanchezza e d'invecchiamento, di un'Europa nonna e non più fertile e vivace".

"I grandi ideali che hanno ispirato l'Europa sembrano aver perso forza attrattiva, in favore dei tecnicismi burocratici delle sue istituzioni". Lo ha affermato Papa Francesco nel suo discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo.

Un'Europa "che sia in grado di fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità", può essere "più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno, anche per il grande vuoto ideale a cui assistiamo nel cosiddetto Occidente". "Non possiamo - ha detto Bergoglio - qui non ricordare le numerose ingiustizie e persecuzioni che colpiscono quotidianamente le minoranze religiose, e particolarmente cristiane, in diverse parti del mondo". "Comunità e persone - ha sottolineato invece in un passaggio al Consiglio d'Europa - che si trovano ad essere oggetto di barbare violenze: cacciate dalle proprie case e patrie; vendute come schiave; uccise, decapitate, crocefisse e bruciate vive, sotto il silenzio vergognoso e complice di tanti". "Il fondamentalismo religioso è soprattutto nemico di Dio".

"La famiglia unita, fertile e indissolubile porta con sé gli elementi fondamentali per dare speranza al futuro. Senza tale solidità si finisce per costruire sulla sabbia, con gravi conseguenze sociali".

"E' necessario affrontare insieme la questione migratoria. Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero!". Sui barconi che giungono quotidianamente sulle coste europee ci sono uomini e donne che necessitano di accoglienza e di aiuto - ha sottolineato Bergoglio -. L'assenza di un sostegno reciproco all'interno dell'Unione Europea rischia di incentivare soluzioni particolaristiche al problema, che non tengono conto della dignità umana degli immigrati, favorendo il lavoro schiavo e continue tensioni sociali". L'Europa, ha proseguito, "sarà in grado di far fronte alle problematiche connesse all'immigrazione se saprà proporre con chiarezza la propria identità culturale e mettere in atto legislazioni adeguate che sappiano allo stesso tempo tutelare i diritti dei cittadini europei e garantire l'accoglienza dei migranti; se saprà adottare politiche corrette, coraggiose e concrete che aiutino i loro Paesi di origine nello sviluppo socio-politico e nel superamento dei conflitti interni - causa principale di tale fenomeno - invece delle politiche di interesse che aumentano e alimentano tali conflitti". "È necessario - ha aggiunto - agire sulle cause e non solo sugli effetti".

Papa Francesco, dopo il suo discorso al Parlamento Europeo ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, quello della Commissione Jean-Claude Juncker e quello di turno del Consiglio dell'Ue, il premier italiano Matteo Renzi. L'incontro si è svolto nel salone protocollare alle spalle dell'emiciclo di Strasburgo. Il presidente del Consiglio ha così commentato il discorso del Papa: "Un intervento profondamente condivisibile: un discorso politico, quando la politica è una cosa seria, con la p maiuscola".

In seguito Papa Bergoglio è intervenuto anche di fronte al Consiglio d'Europa.  Il "terrorismo religioso e internazionale", che "nutre profondo disprezzo per la vita umana e miete in modo indiscriminato vittime innocenti", ha detto in un passaggio del suo intervento, è "purtroppo foraggiato da un traffico di armi molto spesso indisturbato". "Purtroppo - ha detto - la pace è ancora troppo spesso ferita. Lo è in tante parti del mondo, dove imperversano conflitti di vario genere. Lo è anche qui in Europa, dove non cessano tensioni. Quanto dolore e quanti morti ancora in questo continente, che anela alla pace, eppure ricade facilmente nelle tentazioni d'un tempo!". Papa Francesco è tornato a criticare l'Europa. "Oggi - ha detto - abbiamo davanti agli occhi l'immagine di un'Europa ferita, per le tante prove del passato, ma anche per le crisi del presente, che non sembra più capace di fronteggiare con la vitalità e l'energia di un tempo". "Un'Europa - ha aggiunto - un po' stanca e pessimista, che si sente cinta d'assedio dalle novità che provengono dagli altri continenti".

 

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