Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS nella riunione di oggi 3 febbraio ha approvato, con il voto contrario della UIL, il bilancio di previsione dell’Istituto per l’anno 2015.
I principali risultati del bilancio sono stati determinati sulla base della nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2014 e della legislazione vigente alla data del 30 settembre 2014.
Si premette che, per la tempistica di approvazione, il Bilancio approvato non tiene conto della legge di stabilità 2015.
I risultati del Bilancio di Previsione 2015 approvato si riassumono in:
•6.701 milioni di disavanzo finanziario di competenza (con un miglioramento di 1.119 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014);
•213.564 milioni di entrate contributive (+2.318 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014);
•307.239 milioni di prestazioni istituzionali (+2.120 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014). In particolare la spesa per prestazioni pensionistiche è risultata pari a 270.644 milioni (+1.065 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014);
•6.845 milioni di disavanzo economico di esercizio (con un miglioramento di 5.306 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2014);
•11.731 milioni di avanzo patrimoniale al 31 dicembre 2015.
Nell’approvare il bilancio di previsione 2015, il CIV ribadisce nuovamente la necessità di monitorare attentamente gli equilibri di bilancio di tutti i fondi e le gestioni previdenziali amministrate dall’INPS che presentano un trend negativo, per le quali è necessario trovare soluzioni legislative da parte dei Ministeri vigilanti.
Dal bilancio di previsione si rileva altresì, che in applicazione delle numerose disposizioni legislative emanate negli ultimi anni, l’Istituto sta continuando ad operare tagli alle spese di funzionamento, che hanno superato l’importo annuo di 600 mln; importo che viene riversato al bilancio dello Stato. Ulteriori misure di contenimento sono già previste nella legge di stabilità per il 2015 e troveranno attuazione nella prima nota di variazione al bilancio 2015.
Anche il bilancio preventivo 2015 evidenzia la tenuta dei conti del sistema previdenziale italiano, nonostante il perdurare della crisi economico-finanziaria. Questa positiva osservazione non consente, tuttavia, di ritenere esauriti i necessari interventi strutturali. Solo questi potranno consentire la piena sostenibilità – anche e soprattutto nel lungo periodo – del sistema previdenziale a garanzia delle aspettative di giovani, lavoratori, pensionati ed imprese. Particolare attenzione occorrerà prestare alle fasce più deboli della popolazione, nel più ampio quadro degli interventi a sostegno del reddito e del mercato del lavoro, già previsti, tra l’altro, nel Jobs Act.