Per prevenire il rischio di suicidio tra i giovani, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma è attivo un servizio di day hospital dedicato e un call center neuropsichiatrico 24 ore su 24. Il Prof. Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria Infantile all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
"Il suicidio, nei paesi occidentali, è la seconda causa di morte fra i 10 e i 25 anni –ha spiegato Vicari-. Spesso, nella stragrande maggioranza dei casi è il prodotto di un disturbo mentale che noi ancora oggi non siamo in grado di intercettare. Il 90% dei suicidi si associa a un disturbo mentale. Fra i fattori di rischio c'è la forte esposizione alle sostanze stupefacenti che le giovani generazioni incontrano sempre più precocemente nel loro percorso. In un cervello in maturazione hanno un effetto devastante.
“Il caso della 31enne suicida Tiziana Cantone sottolinea il ruolo negativo che i mass media e i social network possono avere sull'equilibrio della persona –ha spiegato Vicari-. In una personalità fragile può essere devastante. E' difficile pensare possa essere però l'unica causa, il suicidio è il frutto di diversi fattori. La pressione che gli altri hanno però sull'individuo è molto importante. Una depressione comunque nasce dalla genetica, dalla familiarità ma nasce anche dalla storia personale".