L’incontro tra Stati Uniti e Russia previsto a Riad rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’Ucraina e per gli equilibri geopolitici globali. La questione ucraina è al centro dell’agenda internazionale e nessuno vuole restare indietro nella definizione di un possibile accordo di pace. Tuttavia, il rischio di una marginalizzazione dell’Europa appare sempre più concreto.
Nel tentativo di affermare il proprio ruolo, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una riunione d’emergenza sul conflitto. Tuttavia, il summit europeo sembra già passare in secondo piano rispetto al vertice bilaterale tra Stati Uniti e Russia in programma martedì in Arabia Saudita.
L’incontro è in discussione da giorni, con l’Arabia Saudita che si è detta subito disponibile a ospitare i negoziati. Ora la notizia è stata confermata dal quotidiano russo Kommersant, che ha rivelato i nomi dei partecipanti.
I Protagonisti dell’Incontro a Riad
Secondo le informazioni trapelate, per gli Stati Uniti prenderanno parte ai colloqui:
Marco Rubio, Segretario di Stato USA
Mike Walz, Consigliere per la Sicurezza Nazionale
Steve Witkoff, Inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente
Dal lato russo, sarà presente il ministro degli Esteri Sergej Lavrov, segnale dell’importanza che Mosca attribuisce all’incontro.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelensky sarà coinvolto nei negoziati e sarà atteso a Riad mercoledì. Secondo un’analisi di Bloomberg, l’amministrazione americana punta a raggiungere una tregua entro fine aprile-inizio maggio, accelerando i tempi per arrivare a un compromesso diplomatico. Però Trump non ha chiarito se Kyiv sarà direttamente coinvolta, sollevando il timore che il destino del paese possa essere deciso da Washington e Mosca senza il coinvolgimento diretto del presidente Volodymyr Zelenskij. Quest’ultimo ha ribadito in un’intervista a NBC che "non accetterà mai una decisione imposta dagli Stati Uniti e dalla Russia".
A rafforzare ulteriormente l’asse tra Stati Uniti e Russia è lo stesso Cremlino, che ha dichiarato che Trump sarebbe il benvenuto a Mosca il 9 maggio, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario del ‘Giorno della Vittoria’ sulla Germania nazista.
Questa mossa conferma la strategia russa di favorire il dialogo diretto con Washington, lasciando ai margini l’Unione Europea, che fatica a trovare una posizione unitaria e incisiva sulla crisi ucraina.
L’Europa alla Finestra: Rischio Esclusione dai Negoziati
Mentre le grandi potenze ridefiniscono il futuro della guerra e della pace, l’Europa cerca disperatamente di restare nella partita. Il rischio, tuttavia, è che le decisioni più importanti vengano prese senza un vero coinvolgimento europeo, con l’UE relegata a un ruolo secondario nella fase più cruciale dei negoziati.
L’Europa tenta di riaffermare il proprio ruolo nella crisi ucraina e nelle trattative di pace dominate dagli Stati Uniti. Con una dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri dei principali paesi europei hanno ribadito il loro impegno a favore dell’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, annunciando un importante vertice a Parigi .
“Siamo pronti a rafforzare il nostro sostegno all’Ucraina. Ci siamo impegnati a favore della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale. Desideriamo quindi discutere la via da seguire con i nostri alleati americani”, si legge nel comunicato ufficiale.
L’Europa in Difficoltà: La Necessità di Recuperare Influenza
L’incontro arriva in un momento di evidente difficoltà per l’Europa, che si trova tagliata fuori dalle dinamiche negoziali impostate da Donald Trump, il quale ha avviato colloqui diretti con Vladimir Putin, senza coinvolgere i partner europei. In risposta, Emmanuel Macron ha convocato un vertice con la partecipazione del segretario NATO Mark Rutte, della presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, nonché dei rappresentanti di Germania, Regno Unito e Polonia, con l’intento di ridefinire il ruolo dell’Europa nei negoziati.
Il Primo Ministro Britannico: “L’Europa Deve Rafforzare il Suo Ruolo”
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha sottolineato la necessità per l’Europa di rafforzare la propria posizione all’interno della NATO, lavorando con gli Stati Uniti per garantire la sicurezza dell’Ucraina e fronteggiare la minaccia russa:
“È chiaro che l’Europa deve assumere un ruolo maggiore nella NATO, mentre lavoriamo con gli Stati Uniti per garantire il futuro dell’Ucraina e affrontare la minaccia della Russia. Non possiamo permettere che le divisioni nell’alleanza distraggono dai nemici esterni che dobbiamo affrontare”.
Un riferimento chiaro alle tensioni interne all’alleanza atlantica, in particolare al crescente contrasto tra Germania e Stati Uniti.
Scholz Contesta gli Accordi USA-Russia: La Risposta della Casa Bianca
Uno dei nodi più critici riguarda il recente colloquio tra Trump e Putin, che ha suscitato la dura reazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il leader tedesco ha criticato aspramente l’iniziativa.
Alla Conferenza di Monaco, il vicepresidente JD Vance aveva detto che l’Europa sta perdendo i valori fondamentali, cioè quelli democratici: “Il pericolo non viene dalla Russia“, aveva detto Vance per poi elogiare il partito tedesco AFD.
A stretto giro, è arrivata la replica del cancelliere uscente Olaf Scholz: “La Germania non accetta persone che interferiscono con la nostra democrazia”, ha detto.
Un’affermazione che testimonia l’attuale frattura tra Berlino e Washington e il rischio di una crescente marginalizzazione dell’Europa nelle scelte strategiche.
Le Priorità del Vertice di Parigi: Difesa Europea e Strategie Future
Nel frattempo, emergono già le prime anticipazioni sui temi che verranno affrontati nel vertice di Parigi. Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un monito agli alleati europei, esortandoli ad aumentare immediatamente le spese per la difesa:
“Il mio ragionamento è: organizzatevi, discutete di un piano di Difesa, elaborate un piano strategico e pensate a cosa siete in grado di fare”, ha dichiarato in un’intervista.
Rutte ha evidenziato come l’Europa, al momento, non stia investendo abbastanza nella propria sicurezza e che gli Stati Uniti abbiano già preso l’iniziativa su un accordo di pace.
“Non basta dire che spenderemo in futuro, bisogna farlo in tempi ravvicinati”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di azioni concrete e immediate.
Verso un Cambio di Strategia
L’Europa si trova quindi di fronte a una sfida cruciale: ritrovare una voce unitaria e un peso effettivo nei negoziati di pace, evitando di essere relegata a un ruolo secondario. Il vertice di Parigi potrebbe rappresentare un punto di svolta, ma resta da vedere se i leader europei riusciranno a superare le divisioni interne e a proporre una strategia credibile di fronte alla crescente influenza di Washington e Mosca sul futuro dell’Ucraina.
Fonte Varie Agenzie