Grande partecipazione della diplomazia internazionale alla conferenza "L’Europa, faro di pace nel mondo", tenutasi presso la sala Esperienza Europa - David Sassoli, in Piazza Venezia a Roma. L’evento, che ha visto la presenza di numerosi esponenti di spicco del mondo diplomatico, accademico e culturale, ha avuto tra i suoi relatori il Console Onorario della Moldova, Roberto Galanti.
L’incontro, moderato dal professor Gennaro Ruggiero, ambasciatore UNHR Council Italia e presidente dell’Organizzazione Internazionale Relazioni Diplomatiche (OIRD), è stato aperto con i saluti istituzionali dell’onorevole Susanna Ceccardi, europarlamentare della Delegazione per le relazioni con Israele, e di Fabrizio Santori, segretario dell’Assemblea Capitolina. La cerimonia d’apertura ha incluso un momento musicale, con l’interpretazione dell’Hallelujah da parte della soprano Sabrina Fardello.
Tra gli interventi di rilievo, si segnalano quelli dell’ambasciatore Mario Ioppolo, presidente della Fondazione Osservatorio Politico e Geopolitico Internazionale, John Crisci, scrittore ed ex direttore del WFP-ONU, e Pino Pelloni, presidente della Fondazione Levi-Pelloni. Importanti anche i contributi di Maurice Cereghini, presidente del Maurice Cereghini Institute di Lugano, Foad Adi, presidente dell’Agenzia Informazione Senza Confini, e Angelica Loredana Anton, presidente della Fondazione Area Cultura.
Durante l’evento diplomatico,il console onorario della Repubblica di Moldova Roberto Galanti, parlando con il Corriere del Sud, ha voluto puntualizzare con estrema precisione, la situazione geopolitica nelle zone interessate dal conflitto ancora in atto fra Russia e Ucraina.
Le radici del conflitto risalgono al crollo dell'Unione Sovietica. La Transnistria, con una popolazione a maggioranza russofona e legami economici stretti con la Russia, si oppose all’indipendenza della Moldova, dichiarando la propria sovranità nel 1990.
Nel corso dell’evento, Roberto Galanti ha sottolineato con precisione la complessa situazione geopolitica della Moldova e della sua regione separatista, la Transnistria. "La Moldova e la Transnistria rappresentano uno dei conflitti post-sovietici più prolungati e complessi", ha affermato il Console. "Le tensioni tra le due entità si trascinano da decenni, con implicazioni geopolitiche significative e un costante stato di incertezza."
Galanti ha ripercorso le origini del conflitto, evidenziando come la Transnistria, con una popolazione a maggioranza russofona e legami economici stretti con la Russia, si sia opposta all’indipendenza moldava dichiarando la propria sovranità nel 1990. "Dopo una breve guerra nel 1992, terminata con un fragile cessate il fuoco, la Transnistria è rimasta de facto indipendente, sebbene non riconosciuta da alcuna nazione. La regione è economicamente e militarmente sostenuta dalla Russia, che mantiene un contingente di truppe sul territorio."
Il Console ha poi sottolineato come la presenza russa in Transnistria e il supporto di Mosca ai separatisti rappresentino una costante fonte di instabilità. "Per questo motivo, la Moldova ha espresso con determinazione la volontà di aderire all’Unione Europea, un obiettivo che si scontra con gli interessi russi nella regione. La guerra in Ucraina ha ulteriormente intensificato le preoccupazioni per la sicurezza moldava, con il timore di una possibile estensione del conflitto."
Galanti ha evidenziato come la Transnistria rimanga un punto nevralgico nella competizione geopolitica tra Russia e Occidente nell’Europa orientale, con ripercussioni che potrebbero destabilizzare l’intera regione del Mar Nero e influenzare la politica energetica europea. "La Russia vede nella Transnistria un avamposto strategico per esercitare pressione sulla Moldova e sugli altri Paesi vicini. Per questo auspichiamo un ingresso rapido della Repubblica di Moldova nella Comunità Europea."
Infine, il Console ha espresso il proprio onore per aver potuto intervenire in una sede così prestigiosa, intitolata al compianto giornalista e politico David Sassoli, ricordando il suo impegno per l’Europa e per la pace nel mondo.