La Calabria del vino torna ad essere protagonista con ben sei etichette di altrettante cantine della regione, tra i migliori vini italiani premiati a Milano in occasione della presentazione di “Vitae - La Guida Vini 2017” dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) presieduta da Antonello Maietta. Le nostre eccellenze sono andate in scena nel pomeriggio di ieri al The Mall nella grande kermesse dedicata al vino italiano che, per qualità e dimensioni, si conferma “la degustazione dell’anno”.
L’evento ha presentato le circa 2200 aziende recensite da Vitae 2017 e ha proposto ai visitatori la degustazione dei 500 migliori vini, quelli premiati in guida col simboletto dei “4 tralci”, selezionati fra i 35.000 vini degustati.
La presidente dell’AIS Calabria, Maria Rosaria Romano presente a Milano alla manifestazione, rende noti i vini calabresi ai quali i sommelier AIS hanno assegnato l’eccellenza nella Guida. Si tratta di ben tre rossi del cirotano: il“160 anni” 2013 dell’azienda Ippolito 1845 di Cirò Marina (KR); “Gravello” 2014 della Azienda Librandi di Cirò Marina (KR); Muranera 2014 della Tenuta Iuzzolini di Cirò Marina (KR). Ad essere premiati anche il bianco “Petelia” 2015 della Cantina Dattilo di Roberto Ceraudo (KR); il bianco “Petramola” 2015 della Cantina Serracavallo di Bisignano (CS) ed il rosato “Rosaspina” 2015 della Cantina Malapaspina di Melito Porto Salvo (RC).
E c’è di più. Successo nel successo, un nostro il bianco “Petelia” 2015 ed il sui produttore Roberto Ceraudo di Strongoli, sono entrati nella rosa dei 25 vini e produttori a cui AIS ha attribuito il premio speciale Tastevin “Si tratta – sottolinea la presidente Romano – di vini e personaggi del vino che hanno fatto la storia enologica in questi ultimi anni, testimoni di una rivoluzione che fa oggi dell’Italia una delle regioni vinicole mondiali al top in termini di qualità e biodiversità”.
Edita dall’AIS-Associazione Italiana Sommelier, “VITAE – la guida vini 2017″, racconta oltre 2200 aziende in un volume di 2200 pagine dall’accattivante veste grafica. Nella guida, oltre ai lusinghieri riconoscimenti, la Calabria certamente non sfigura. Tutt’altro.
Sfogliandola, si scoprono quanto siano nutrite sia la pattuglia di cantine che la batteria di etichette “made in Calabria”: ben 41 aziende illustrate e 178 vini recensiti. Si può dire che quella dell’AIS è una guida che accende i riflettori anche su un’enologia come quella calabrese che Maria Rosaria Romano definisce “in crescita, decisamente orientata in un percorso di qualità del prodotto, che punta sul territorio e le sue tradizioni e sulla riscoperta di un importante patrimonio di vitigni autoctoni”.
La novità di questo anno è il perfezionamento anche della APP che, grazie al suo formato digitale, permette di superare i limiti del cartaceo e di annoverare tutti i 15.000 vini selezionati dai tanti Sommelier che hanno lavorato alla redazione della Guida 2017.
Per tanto, troppo tempo considerata “bella addormentata” del vino italiano, la Calabria, insomma, si conferma in crescita costante. Sempre più aziende lavorano producono vini eccellenti che hanno ben poco da invidiare alla produzione nazionale e non solo.