Nel settembre dell’anno scorso, lo storiografo greco Haris Koudounas, direttore dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale con sede ad Ancona, ha pubblicato un sostanzioso volume dal titolo: La Sacra Sindone e la Santa Casa di Loreto. Il Passaggio ad Atene (Edizioni Efesto, Roma, 2019) con le prefazioni del Presidente dell’Accademia Angelico Costantiniana di Roma P.pe Alessio Ferrari Angelo Comneno e della sindonologa di fama internazionale Dott.ssa Emanuela Marinelli.
Il saggio è apparso da subito molto interessante attirando l’attenzione dei lettori e degli studiosi che da anni si interessano della Sindone e della Santa Casa di Loreto.
Secondo lo storico del Santuario di Loreto p. Giuseppe Santarelli, “si tratta di un ampio e articolato saggio, condotto con grande impegno e profonda conoscenza della storia medievale greca e della relativa bibliografia”. E continua: “Attraverso un ampio e articolato discorso egli propone l’ipotesi, secondo cui la Santa Casa da Acri sarebbe stata trasportata a Cipro e quindi ad Atene nel monastero di Dafni insieme con la Sacra Sindone, la quale poi sarebbe finita in Francia, mentre il sacello nazaretano nel 1288-1289 sarebbe arrivato a Pyli, nella chiesa del monastero di Porta Panagià, attraverso la Via Sacra e l’antica “Via degli Angeli”, poste tra il Ducato di Atene, la Tessaglia e l’Epiro. Suppone inoltre che nel loro trasporto i monaci cistercensi, i templari e i maestri comacini avrebbero avuto un ruolo non secondario”.
Il dott. Alessandro Piana, biologo molecolare, studioso della Sindone ed autore di diverse pubblicazioni di livello internazionale scrive: “Attraverso un lungo e articolato studio, fatto di ricerca sui documenti, e nei luoghi ove si sono svolte le vicende, descrive la sua ipotesi che si regge sull’innegabile ruolo svolto dalle famiglie de La Roche – primi Signori, e in seguito Duchi di Atene – e gli Angelo Comneno Dukas, nobile famiglia imperiale di Costantinopoli.
Un altro studioso e sindonologo, autore di molti articoli sulla Sindone, il dott. Fabio Quadrini scrive: “Il fascino di storia e tradizione che ruota attorno alle più preziose reliquie della cristianità, coinvolge non solo i fedeli, ma tutta la collettività che, in un modo o nell’altro, ne viene coinvolta. Lo studio si inserisce pienamente in questo contesto, recando il proprio contributo per tentare di rendere luce, nel versante della ricerca storica, all’interno del Sacellum della Santa Casa di Loreto, tinto profondamente di devozione e di ineffabilità. L’autore introduce la Reliquia marchigiana nello scenario della Grecia bizantina, la quale ha ospitato, verosimilmente, anche la Sindone che oggi si trova a Torino.
Infine una delle maggiori esperte di Sindone a livello internazionale, autrice di diversi libri sull’argomento, la dott.ssa Emanuela Marinelli scrive: “La storia di preziose reliquie si intreccia in uno scenario affascinante: la Grecia bizantina, che ha visto passare e sostare sul suo territorio le sacre pietre della Santa Casa della Madonna e la Sacra Sindone di Gesù Cristo. Questi percorsi segreti sono stati scoperti e svelati dall’Autore di questo saggio, un ricercatore storico che ha seguito senza sosta, per anni, ogni minimo indizio lasciato da chi ha custodito e trasportato, fra mille pericoli, questi reperti inestimabili.