Molti i fedeli a rendere onore, lunedì 6 agosto, per tutta la serata, al simulacro del Santissimo Salvatore. A Chiaramonte Gulfi è stato celebrato, con grande intensità religiosa, il momento principale dei festeggiamenti che ha riguardato l’emblema della “Trasfigurazione di Nostro Signore”. Dopo la celebrazione eucaristica, l’uscita del simulacro dalla chiesa, anticipata dagli squilli di tromba e dal rullo di tamburi che ha reso il rito ancora più solenne, si è trasformata in una fase di giubilo per i numerosi fedeli e devoti accorsi a vivere con partecipazione questo speciale momento. La piazza antistante l’edificio di culto era stracolma di persone. Il simulacro è stato portato a spalla durante l’uscita tra un’esplosione di ritagli di carta colorata. E subito dopo, guidata dallo stesso arciprete parroco, don Salvatore Vaccaro, con la presenza del clero e delle autorità civili e militari cittadine, ha preso il via la lunga processione snodatasi per le viuzze del centro storico del centro montano, poi giunta sino in piazza Duomo dove è stato celebrato il tradizionale ed antichissimo rito del “Canto della Cappelluzza”. Quindi il fervorino dettato da don Salvatore Vaccaro. A seguire l’esecuzione per voce e banda dell’Inno al Santissimo Salvatore composto da Giovanni D’Avola e musicato per banda dal maestro Sebastiano Gurrieri. A notte inoltrata la processione è arrivata in piazza Santissimo Salvatore dove si è tenuto il caratteristico rientro del simulacro nella propria chiesa. Da mettere in rilievo come alla giornata di festa abbiano partecipato anche i devoti del Santissimo Salvatore di Militello in Val di Catania. Un gemellaggio religioso che ha riscosso parecchio successo. E dopo l’arrivo in piazza Santissimo Salvatore lo spettacolo di luci e fuochi barocchi è stato eseguito dalla ditta Moltisanti Fireworks di Ispica.