Una megacipolla di 2 chili e 666 grammi (oltre due chili e mezzo quindi) ha vestito i panni di ortaggio regina dell’edizione numero 37 della tradizionale sagra che, durante la vigilia di Ferragosto, ha visto il centro montano di Giarratana meta prediletta di visitatori e turisti. Il colpo “gobbo” è riuscito alla ditta Farina che ha proposto una cipolla di dimensioni notevoli e a cui, quindi, è stata assegnata la coppia più ambita. Le altre, però, non sono state da meno. Al secondo posto si è classificata, infatti, una cipolla del peso di 2,318 kg dell’azienda Fagone, terzo premio per l’azienda Pignato con una cipolla di 2,288 kg. Quindi dimensioni di molto superiori rispetto allo scorso anno. E, come tradizione vuole, alla stregua di vere e proprie celebrità, le tre maxicipolle sono state fatte sfilare, debitamente adagiate su speciali cuscini, da tre bambini che dopo il momento iniziale della sagra, in piazza Martiri d’Ungheria, hanno fatto sì che i tre ortaggi di dimensioni super potessero essere esaltati dal pubblico giarratanese il cui legame nei confronti di un prodotto che ne condiziona in positivo l’economia è molto stretto. Erano undici le cipolle in gara. E’ stata l’associazione “Cipolla di Giarratana”, in completa sinergia con l’Amministrazione comunale, a pianificare gli eventi della sagra che ha fatto registrare un consistente afflusso di persone, confermandosi uno degli appuntamenti più attesi della provincia di Ragusa durante il periodo estivo. Ma non solo. Quest’anno ha riscosso molta attenzione anche il festival medievale con la sfilata di abiti d’epoca e la presenza di sbandieratori e musici. Ma non solo.
C’erano anche dei giochi medievali ricostruiti in maniera filologicamente corretta. Il tutto è servito a fornire un tocco speciale ad un evento che già di per sé non ha bisogno di presentazioni. Un evento che è stato ideato dal parroco di allora, padre Giovanni Cavalieri, a cui il sindaco, Bartolo Giaquinta, in occasione della giornata di ieri, ha voluto conferire un pubblico riconoscimento per l’intuizione avuta che, nel corso degli anni, si è confermata sempre più vincente. Anche per questa edizione, la numero 37, è stata premiata la scelta di proporre da un lato una linea di sobrietà, fortemente voluta dal sindaco già da un paio d’anni e sostenuta dai componenti della Giunta, dall’altro quella di esaltare il più possibile la qualità di una delle ortive stagionali tra le più celebrate sui mercati nazionali e internazionali per grossezza, colore e sapore. Il centro montano, sin dalle prime ore del pomeriggio del 14 agosto, ha fatto registrare la consueta variopinta effervescenza, con i componenti dell’associazione “Cipolla di Giarratana” che hanno cercato di veicolare il più possibile la vendita del prodotto. Quest’anno in speciali cassettine di colore bianco contenenti, tra l’altro, un ricettario. Particolarmente apprezzato, inoltre, lo stand delle degustazioni che, curato dallo chef Tanino Angelica de “Le due palme”, ha cercato di proporre l’ortaggio con gusti diversificati dal solito e, in un certo senso, anche molto ricercati, circostanza che ha riscontrato l’apprezzamento del grande pubblico.
Quindi, ha preso il via il festival medievale dei tamburi e dei gruppi folkloristici, un altro momento particolarmente apprezzato dal pubblico presente così come partecipati sono risultati anche i tre concerti serali dei Diamante sugar live, tributo a Zucchero Adelmo Fornaciari, dei Cu sa cu su, gruppo locale, e dei Nunnè lapa né musca, band folkloristica. “Anche questa volta – afferma il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta – abbiamo voluto proseguire sull’onda lunga della rivisitazione di un appuntamento che, così come ventilato da qualche anno a questa parte, deve essere ripensato seguendo le necessità del momento e le indicazioni dei mercati. Devo ringraziare i componenti della Giunta e dell’associazione “Cipolla di Giarratana” per il sostegno fornito e che ci garantirà l’opportunità di rilanciare sempre di più quello che, giustamente, costituisce un insostituibile punto di riferimento, anche per le ricadute economiche che la coltivazione di cipolla ha sul nostro territorio, per la nostra cittadina. La consistente presenza di pubblico, nonostante le offerte diversificate presenti sul territorio ibleo, testimonia come ci sia ancora una zoccolo duro di aficionados che ci segue con attenzione. E proprio puntando su di loro vogliamo rilanciare la sagra. Stiamo continuando a porre al centro la cipolla che è diventata l’elemento essenziale a cui abbiamo cercato tutti di fare riferimento nel contesto di una kermesse che prosegue l’elemento di novità introdotto nelle ultime edizioni”.