Un grande sforzo creativo. Un’attenzione riservata anche ai più piccoli particolari. Una ricostruzione filologica ben studiata, attraverso l’utilizzo degli antichi utensili, per fare rivivere lo spirito dei tempi andati. Un percorso molto più esteso di quello della scorsa edizione che ricomprende gli abitati dell’antico quartiere sottostante la chiesa di San Giovanni, con l’Arco dell’Annunziata addobbato a festa che fa da suggestivo apriporta. Tutto questo, e altro ancora, è il presepe vivente di Chiaramonte Gulfi che, ieri, ha vissuto il primo momento della quarta edizione, con il coinvolgimento di un team di ragazzi, e non solo, supervisionati dalla Consulta giovanile presieduta da Giancarlo Catania e coordinati dal gruppo presepe gestito da Elga Alescio. Un’azione di recupero della memoria supportata con il massimo impegno dall’Amministrazione comunale retta dal sindaco Vito Fornaro che ieri ha voluto sincerarsi personalmente, accompagnato dagli assessori Salvatore Vargetto e Alessandro Cascone, della bontà delle scelte effettuate. “Siamo rimasti molto soddisfatti – spiega il primo cittadino – perché senz’altro, rispetto allo scorso anno, si è registrato un grosso passo in avanti. In effetti, il presepe vivente del dicembre 2012 è stato una sorta di riavvio, un’edizione numero zero che è servito per gettare le basi della kermesse di quest’anno che, per la grande attenzione che vi è stata riversata, merita, senz’altro, di essere visitata”. Il percorso si snoda tra le piccole abitazioni dell’antica Chiaramonte. Scenari suggestivi, da percorrere quasi in un silenzio mistico, di tanto in tanto interrotto da recitazioni estemporanee di giovani attrici che proiettano il visitatore nel clima di decenni addietro. Anticipando come in un crescendo il momento in cui sarà possibile accostarsi alla grotta, al termine del percorso, e vivere, assieme gli angeli, alla Madonna e a S. Giuseppe, la visione quasi estatica del Bambino Gesù. L’avvicinamento a questa tappa conclusiva è caratterizzato dalla visita alle varie botteghe artigianali in cui si fa il pane, in cui si lavora il ferro, in cui si riparano le sedie di saggina mentre il “liamaru” si dà da fare per acconciare ciò che risulta rotto. Ci sono poi i venditori di frutta piuttosto che gli immancabili pastori, oltre allo zampognaro, a rendere più suggestivo un itinerario che deve essere affrontato con la consapevolezza di trovarsi di fronte un vero e proprio spettacolo della memoria allestito con cura e sapienza, con dovizia di particolari e attenzione nei confronti della storia dei tempi andati. Il presepe vivente di Chiaramonte può essere visitato, dalle 19 alle 22, anche oggi, 26 dicembre, ma rappresentazioni ulteriori sono in programma il 28 e il 29 dicembre oltre al 5 e 6 gennaio del nuovo anno. Tra le altre iniziative in programma a Chiaramonte da seguire, domani, venerdì 27 dicembre, lo spettacolo teatrale “House of horror” che si terrà, a partire dalle 21,30, nel salone dell’Annunziata e che sarà curato dall’associazione Nusquama. Inoltre, durante il periodo in cui si tiene il presepe vivente, ci sarà la possibilità, per chi lo vuole, di visitare anche i musei di Chiaramonte che, per l’occasione, saranno aperti gratuitamente al pubblico.