Circa 200 persone hanno assistito stasera, presso un noto albergo del centro acese, alla presentazione del movimento Acideale, un gruppo spontaneo composto da uomini e donne impegnati nel terzo settore, nella cooperazione, nel mondo delle professioni ma anche da studenti e da operatori del volontariato. “La domanda che ci siamo posti – dichiara Orazio Micalizzi, che ha introdotto la serata a nome di tutto il movimento – riguarda il tipo di città che ci aspettiamo di avere tra cinque anni. Noi immaginiamo una città che punti sui beni comuni, sulla vivibilità, sull'ecosostenibilità, che protegga le proprie fasce deboli e sappia essere inclusiva. Immaginiamo una città in cui possano tornare ad operare le eccellenze fuggite all'estero. In questo senso, facciamo un appello all'unità di tutte le forze del centrosinistra, partiti, movimenti, esperienze civiche: è ora di metterci la faccia, le amministrative della prossima primavera sono forse l'ultima occasione di una città in declino”. All'iniziativa, incentrata sui temi dello sviluppo (rilancio dell'economia, Zona franca Urbana, Aree metropolitane), hanno preso parte il vice presidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello e Nino Milazzo, già vicedirettore del Corriere della Sera. “Quella delle Aree metropolitane – ha affermato Lo Bello – è una grande sfida, che va affrontata con serietà e senza mettere al centro le pur legittime questioni identitarie o di campanile. Nella nostra terra ci sono purtroppo poche persone appassionate e molte persone ciniche. Qui vedo passione civile, il che vuol dire speranza”. “E' vero – ha ricordato Milazzo – Acireale è stata una città molto ricca in passato, ma più per beneficio di poche famiglie illuminate che per la presenza di una vera società civile. Oggi dobbiamo essere noi cittadini a scrivere una pagina nuova, senza aspettare un messia. A partire dalle Terme”. In chiusura, ha effettuato un breve intervento sul palco Fausto Raciti, parlamentare acese del Pd e segretario nazionale dei Giovani Democratici.