Quella pennellata col contagiri alla cieca di mercoledi' per innescare il pallonetto di Dzeko, nella prima partita intera disputata dopo un anno, e' il marchio di fabbrica di Francesco Totti, il decano tra i campioni del pallone, che domani festeggera' i 40 anni senza alcuna voglia di appendere gli scarpini al chiodo. Una carriera inimitabile - perfino a dispetto dei pochi titoli vinti - dai campetti dell'oratorio fino all'Olimpico, 25 anni in serie A e la stessa voglia di stupire e divertirsi, di inventare calcio e di segnare valanghe di gol, ammirato dagli avversari, un idolo per generazioni di calciatori cresciuti studiando le sue magie.
Da Pupone a Gladiatore, dai libri di barzellette a quelli da Cicerone nella sua citta', dallo scudetto al titolo mondiale, da ambasciatore dell'Unicef agli spot di successo pieni di ironia con la moglie Ilary Blasi, oltre a tanta silenziosa beneficenza.
Questo e molto altro c'e' nel fantastico mondo di Totti, il romano piu' famoso dopo Alberto Sordi, uno dei pochi punti fermi di una citta' in declino, che compie 40 anni, un'eta' che in campo raggiungono pochi portieri. Lui invece, dopo una crisi dovuta anche a infortuni, e' tornato pimpante e decisivo avendo convinto Spalletti della necessita' di utilizzarlo.
Una carriera longeva, costellata di record, con la fedelta' alla maglia giallorossa in un quarto di secolo da protagonista. Ne ha di motivi per festeggiare Francesco Totti, che tocca domani il traguardo di 40 anni ed e' in piena attivita'. Un titolo mondiale con la nazionale, uno scudetto e varie coppe con la Roma, ma soprattutto 250 gol in serie A.
E l unico goleador con la stessa squadra : 1)Totti-Roma 249; 2) Nordahl -Milan 210; 3) Meazza -Inter 197;4) Di Natale-Udinese 191; 5) Del Piero-Juventus 188; 6) Boniperti -Juventus 178; 7) Riva-Cagliari 156; 8) Batistuta -Fiorentina 152; 9) Hamrin-Fiorentina 150; 10) Piola-Lazio 143 -Presenze in serie A: 1) Maldini 647; 2) Zanetti 615; 3) Totti 604; 4) Buffon 593; 5) Pagliuca 592; 6) Zoff 570; 7) Vierchowod 562; 8) Mancini 541; 9) Piola 537; 10) Albertosi 532.
Nella storia del calcio solo Silvio Piola ha fatto meglio, con 274 in 25 anni distribuiti tra Pro Vercelli, Lazio, Torino, Juve e Novara. Tre anni fa Totti raggiunse a 225 Gunnar Nordahl, il 'pompiere' svedese del Gre-No-Li milanista che li segno' in 9 anni dal '49 al '58 (210 col Milan,15 con la Roma) Totti li ha segnati in 25 stagioni e nella stessa squadra con 604 presenze, per un globale di 305 gol in 762 presenze a cui vanno aggiunti 9 reti e 58 presenze con la nazionale maggiore.
Ne e' passata di acqua sotto i ponti del Tevere dall'esordio del predestinato sedicenne di Porta Metronia lanciato da Boskov all'epilogo di Brescia-Roma il 28 marzo 1993, che segna il primo gol con 'papà' Mazzone al Foggia il 4 settembre 1994. Il ragazzino imberbe, un po' sfacciato e indolente, si trasforma in grande professionista, affina le sue doti tecniche mettendole al servizio del collettivo con Zeman e con Capello per sbocciare come il maggiore talento italiano del nuovo millennio.
Romanticamente ci sono poi il primo gol al Foggia, un sinistro rasoterra; il destro al volo che fa secco Buffon e porta in vantaggio la Roma nel match-point scudetto con il Parma il 17 giugno 2001. E ancora la fantastica botta al volo nel 4-0 a Bologna il 23 novembre 2003, una folgore di controbalzo per il 4-1 sull'Udinese il 5 ottobre 2002. Tra le gemme recenti la doppietta alla Lazio con tanto di selfie nel derby 2015 o quella in 2' al Torino cinque mesi fa. Attimi di gloria in un felice percorso da primo della classe che sfida le leggi del tempo e, da splendido quarantenne, non ha intenzione di andare in pensione.
Tacchi e cucchiai ma anche visione di gioco, lanci ispirati e assist e la costante implacabile di gol a raffica che, dopo 25 anni con pochi chiaroscuri, lo hanno portato al secondo posto tra i goleador italiani. Solo Silvio Piola lo precede di 25 gol , ma con 249 in serie A e' gia' nella leggenda del pallone. Da trequartista a seconda punta fino a prima punta con Spalletti, per poi tornare di nuovo indietro, ma con licenza di inventare.
Poi Luis Enrique, ancora Zeman, Garcia e di nuovo Spalletti in un rapporto conflittuale che si e' rinsaldato e che gli spiana scampoli di carriera. Sul suo raffinato talento, plauso unanime.
Sente troppo i derby, oltre e ha due tremendi infortuni e una placca che ingabbia la caviglia sinistra da dieci anni.
Con l'azzurro amore intermittente: 9 gol in 58 partite, ma il cucchiaio con l'Olanda e' uno scapigliato inno alla gioia e il rigore con l'Australia spiana la strada verso il titolo mondiale.
Il primo gol in serie A 22 anni fa, il 4 settembre 1994, Roma-Foggia 1-1. La prima di 45 doppiette la ha realizzata in Bari-Roma 1-3 del 9 novembre 1997, l'ultima col Torino il 20 aprile scorso. Due sole triplette: Brescia-Roma 2-3 il 29 settembre 2009 e Roma-Bari 3-1 il 22 novembre 2009.
Dei 249 gol 70 sono su rigore, 21 su punizione e appena 10 di testa, che non e' la specialita' della casa: 122 nel primo tempo e 127 nella ripresa. Il gol piu' veloce al 1' di Roma-Cesena 5-1 il 21 gennaio 2012, quelli piu' tardivi al 94' di Roma-Fiorentina 2-1 il 17 ottobre 1998, di Lecce-Roma 0-3 il 4 aprile 2004 e di Udinese-Roma 1-4 il 9 aprile 2011. Ma la zona Cesarini attrae Francesco Totti (anche perche' ultimamente entra nell'ultimo spicchio di partita):oltre il 90' ha segnato 14 gol.
Il n.10 giallorosso ha segnato a 38 squadre in A: obiettivo speciale il Parma con 18 centri. Questa la distribuzione dei gol: Parma 18; Fiorentina e Samp 15; Cagliari e Udinese 14; Bari 12; Palermo, Inter e Lazio 11; Chievo e Juve 9; Lecce, Milan e Atalanta 8; Brescia, Bologna e Napoli 7; Reggina e Genoa 6; Empoli, Torino, Verona e Livorno 5; Messina, Perugia, Piacenza, Siena e Catania 4; Modena 3; Cesena 2; Ancona, Ascoli, Como, Foggia, Reggiana, Salernitana, Sassuolo e Vicenza 1.
Totti è terzo nella graduatoria assoluta delle presenze in A con 604, alle spalle di Maldini e Zanetti. Con Maldini condivide il record del maggior numero di campionati consecutivi in A, 25.
Ma ha anche altri primati in solitario: maggior numero di gol con una sola squadra, maggior numero di rigori segnati in serie A (70), giocatore piu' anziano ad avere segnato una doppietta in serie A e un gol in Champions League. Meno invidiabile il numero di espulsioni rimediate, 11, che lo colloca al quinto posto assoluto (in folta compagnia ) alle spalle delle 16 di 'Veleno' Lorenzi e delle 12 di Di Biagio, Falcone e Pinzi.
Graduatoria all time in serie A: 1) Piola 274 gol; 2) Totti 250; 3) Nordahl 225; 4) Meazza e Altafini 216; 6) Di Natale 209; 7) Baggio 205; 8) Hamrin 190; 9) Signori, Del Piero e Gilardino 188; 12) Batistuta 184; 13) Boniperti 178; 14) Amadei 174; 15) Savoldi 168; 16) Gabetto 167; 17) Boninsegna 163;18) Toni 157;19) Riva, Inzaghi e Mancini 156.
Classifica marcatori in attivita': 1) Totti 249; 2) Gilardino 188; 3) Cassano 113; 4) Quagliarella e Pellissier 98.
Intanto la moglie Ilary Blasi in una intervista al quotidiano sportivo Gazzetta dello sport sottolinea che si prepara a festeggiare i 40 anni di Totti, e come regalo sarà sicuramente questa l'intervista: "Lui non sa niente e io non glielo dico. Mi raccomando, scrivete che è tutta farina del mio sacco". Quanto al finale di carriera in campo del capitano giallorosso, la show girl aggiunge: "Adesso per lui si sta per chiudere un ciclo, siamo giunti quasi al capolinea. Non solo perché finisce di giocare al calcio - se non è questa stagione, sarà la prossima - ma perché dovrà iniziare un'altra vita. Quella adrenalina sarà difficile ritrovarla. Se giocherà fino al 2018 ? Deve sentirlo lui. Se non fosse più a proprio agio, sarebbe il primo a deporre l'ascia di guerra. E' intelligente. Anno più anno meno, ci siamo".
"Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, però forse avrei qualcosa da ridire a livello umano sulla persona. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento e Spalletti è stato un uomo piccolo". Ilary Blasi punge così, in una lunga intervista al quotidiano sportivo La Gazzetta dello sport, il tecnico della Roma: la moglie di Francesco Totti, alla vigilia del 40/o compleanno del capitano giallorosso, ricorda quello strappo con l'allenatore della Roma. Era il 21 febbraio e Spalletti mandò via da Trigoria il n.10.
"Lui a parole ha detto anche delle cose stupende - continua la show girl al quotidiano sportivo - ma a parole. Invece lo subisce. In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante c'è modo e modo per comportarsi. E' giusto proiettarsi nel futuro e provare a fare grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile. Certo si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l'ha saputo guidare in questo percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto molto basso". Una battuta anche sul presidente giallorosso Pallotta che su Totti disse "Il corpo non fa più quello che gli dice la mente": "Però anche la mente deve ragionare prima di parlare - sottolinea la Blasi - Con i Sensi aveva un altro rapporto, era un figlioccio. Ma quella era una conduzione più familiare, mentre questa più imprenditoriale".
"La cosa che maggiormente mi ha fatto piacere e credo lo debba fare anche a lui, è che ieri a Torino, quando è entrato, tutto lo stadio gli ha tributato un grande applauso. Non credo che lo scorso anno glielo hanno tributato.
Questo è un bel segnale, di sportività di tifoserie rivali, che probabilmente riconoscono oltre al valore del calciatore anche il valore della persona". Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, alla vigilia del 40/o compleanno di Francesco Totti. "Questo a 40 anni è una bella soddisfazione - spiega il capo dello sport italiano - mi auguro che possa succedere tutte le domeniche, soprattutto fuori casa". No comment, invece, per quanto riguarda le frasi polemiche di Ilary Blasi su Luciano Spalletti rilasciate in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Tenetemi fuori da questo", ha tagliato corto Malagò ai giornalisti
Ricordando ancorai numeri di Totti di nuovo con la Roma e' identificazione totale: capitano dello scudetto, raggiunge il sogno di giocare fino a 40 anni: 305 gol in 762 presenze , 249 in 604 gare in serie A, con 2 triplette e 45 doppiette. In Europa la perla tra i 38 gol siglati in 98 partite e' la bomba che ammutolisce il Bernabeu firmando il successo sul Real il 30 ottobre 2002 ma c'e' anche l'esterno chirurgico a Manchester con cui diventa a oltre 38 anni nel 2014 il marcatore piu' longevo della Champions. Ma e' sui campi di A che in 25 anni da' il meglio: quello che lo stesso Totti ritiene il gol piu' bello e' il fiammeggiante cucchiaio che sfodera a San Siro (2-3) con l'Inter il 26 ottobre 2005, che va di pari passo con il colpo da biliardo dell'esterno al volo che si insacca nella porta della Samp (2-4) il 26 novembre 2006.
Pescando in un repertorio variegato c'e' un altro cucchiaio, quello del 5-1 alla Lazio il 10 marzo 2002 (con la dichiarazione d'amore a Ilary nella t-shirt, '6 unica'), accanto all'ubriacante dribbling al Torino con finta al portiere con la suola il 6 gennaio 2002.
Auguri Capitano