Ancora una risposta, ancora una prova di squadra che ha il doppio merito di far ritrovare vecchie certezze ai biancorossi e zittire chi, l’Aquila Palermo, l’aveva data per archiviata in questa stagione. Nel giovedì da leoni della 22° giornata del campionato di Serie B di pallacanestro a ruggire è proprio la squadra di coach Gianluca Tucci che, grazie ad una veemente prova difensiva e ad una perfetta preparazione tattica e mentale della gara, porta a casa i due punti contro la terza forza del girone C, la CitySightSeeing Palestrina per 84-67.
I laziali di coach Lulli partono forte con i loro tiratori scelti: Rischia chiama, ma Requena risponde prontamene dal perimetro. Palestrina non riesce mai a prendere più di un possesso di distanza dai palermitani, bravissimi a cercare e trovare spesso il gioco interno, non solo affidandosi ai propri lunghi, ma anche attaccando la zona arancioverde e caricando di falli gli ospiti. Assoluta parità dopo i primi 10’ (18-18), con l’Aquila Palermo che nel secondo periodo riesce a marcare la prima accelerata al suo match: 13-0 di parziale, nel quale fanno la voce grossa anche gli ottimi Azzaro e Urbani dalla panchina. Rossi e Rischia tornano a colpire da casa loro, ma in chiusura ci pensano Di Emidio e Ondo Mengue in buona serata.
L’avvio di terzo quarto non è altrettanto brillante in termini realizzativi per i biancorossi che, dopo aver raggiunto il massimo vantaggio di 11 punti, subiscono un contro parziale di 7-0 dai laziali, firmato da Gagliardo&Co. Merletto sale in cattedra, trovando soluzioni personali e assistenze nel pitturato. Requena e Azzaro (per lui addirittura già dall’intervallo) raggiungono i quattro falli con tanta pallacanestro ancora da giocare, ma nel finale riescono a centellinare alla perfezione il gioco difensivo, riuscendo ad essere un fattore anche nei recuperi.
Gli ultimi 10’ di gioco si aprono sul 61-48 per l’Aquila, bravissima più che a mantenere le distanze offensivamente a non permettere grande spazio di manovra a Palestrina. Si arriva addirittura a +20 per i padroni del PalaMangano, che con Di Emidio sembrano prima dell’ultimo possesso dover addirittura ribaltare la differenza canestri nello scontro diretto, ma è una bomba immaginifica di Rischia su una palla vagante a riportare a 17 il margine, lo stesso dell’andata, con il quale si chiude la gara.
“Siamo stracontenti di noi stessi – spiega l’allenatore dei palermitani, Gianluca Tucci -, perché abbiamo espresso una pallacanestro difensivamente molto intensa, che ha prodotto tanti tiri facili, contropiedi. I giocatori si sono spesi tutti fino in fondo. Sul piano dell’esperienza abbiamo ancora ampi margini di crescita, ma l’importante adesso è portare a casa il ricordo di come siamo riusciti a battere un avversario del genere. Noi lavoriamo in palestra tutti giorni, non molliamo mai, non rinunciamo mai ad una seduta extra di tiro. Noi ci crediamo. Siamo in sette e abbiamo bisogno che tutti, come oggi, diano il 110%. Nessuno è una comparsa in questa formazione”.
“Sono contento per la vittoria, abbiamo dimostrato che giocando insieme possiamo competere con le squadre più forti di questo campionato – rincara l’ala/centro biancorossa Emanuele Urbani -. Il miglior modo per dimenticare Maddaloni era fare una gran prestazione oggi, abbiamo lavorato in questi pochi giorni sulla testa e ci siamo riusciti. Personalmente, oggi ho giocato più da esterno e questa scelta del coach mi permette di crescere anche come giocatore. Ci sono stati momenti in cui il nostro quintetto vantava oltre due metri di altezza, e questo può essere un vantaggio per noi grandissimo”.
Di tempo per godersi la vittoria non ce n’è, figurarsi per il riposo: domenica sarà nuovamente campionato, quando ancora al PalaMangano (ore 18, ingresso gratuito) arriverà la Use Computer Empoli.