A Roma la conferenza bilaterale per la ricostruzione dell'Ucraina. Una rinascita che il governo punta a far passare anche dall'Italia, che vuole giocare un ruolo da protagonista in questa sfida, pianificando una strategia prima che il conflitto finisca.
Ma anche un primo colloquio telefonico tra il presidente cinese, Xi Jinping, con l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky."Ho avuto una telefonata lunga e significativa con il presidente cinese Xi Jinping.
Credo che questa chiamata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali", scrive su Twitter il presidente ucraino .."Il dialogo e la negoziazione sono l'unica via d'uscita praticabile", secondo il presidente cineseche, nella sua prima telefonata dallo scoppio della crisi ucraina con Zelensky ha voluto sottolineare che "non ci sono vincitori in una guerra nucleare".
Nell'affrontare la questione nucleare, "tutte le parti interessate dovrebbero rimanere calme e sobrie, concentrarsi veramente sul futuro e sul destino di se stesse e di tutta l'umanità, e gestire e controllare congiuntamente la crisi", ha aggiunto Xi, nel resoconto del network statale Cctv.
Ma la regia a Roma è politica al più alto livello: a fare gli onori di casa la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso. In rappresentanza di Kiev, il primo ministro Denys Shmyhal ed il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba tra gli altri.
"Parlare della ricostruzione dell'Ucraina - dice Giorgia Meloni - significa scommettere sulla vittoria e la fine del conflitto, e sono sicura che il futuro dell'Ucraina sarà di pace, benessere e sempre più europeo. L'Italia continuerà a fare la sua parte a 360 gradi a sostegno dell'Ucraina sul piano politico, militare, umanitario e anche della ricostruzione per alcune infrastrutture strategiche nelle aree liberate e sprattiutto per domani. Il futuro dell'Ucraina deve essere di sempre maggiore capacità di inserirsi nelle dinamiche e nelle istituzioni europee.
Il modo più intelligente di ringraziare gli ucraini di quello che stanno facendo è accelerare la possibilità di far parte delle istituzioni europee. Bisogna riconoscere gli sforzi enormi di Kiev, anche durante la guerra, per riformare il suo sistema e avvicinarlo ai target richiesti dalla Commissione. E' fondamentale riconoscere quello sforzo accelerando e avviando in tempi rapidi i negoziati di adesione all'Ue. Investire sulla ricostruzione dell'Ucraina non è azzardato ma uno degli investimenti più oculati e lungimiranti che si possono fare in questo tempo. Noi continueremo a fare la nostra parte, non solo a livello bilaterale ma anche multilaterale, tra l'altro ricordavo che il prossimo anno, nel 2024 l'Italia sarà anche presidente di turno del G7, per cui per noi un ruolo sempre più centrale.
E intendiamo utilizzarlo per sostenere questa causa, che è una causa di libertà, non solo per gli ucraini ma anche per noi. Continueremo a fornire tutto il sostegno necessario, anche al piano di pace in 10 punti che è stato presentato dal presidente Zelensky: crediamo nella possibilità di una soluzione diplomatica di questo conflitto, a patto che, come abbiamo detto tante volte, non si pensi che la soluzione del conflitto possa essere una resa dell'Ucraina, di un Paese aggredito. Non sarebbe giusto e costruirebbe un mondo in cui il diritto del più forte vince sulla forza del diritto, un mondo che non conviene a nessuno. E' nostro compito aiutare l'Ucraina - ha proseguito Meloni - a scrivere il nuovo capitolo della sua storia, e l'Italia ha le carte in regola per essere protagonista, non solo per la determinazione, la credibilità con cui ha fatto le sue scelte e senza mai tentennare, ma anche perché nel 2024 sarà presidente di turno del G7, è stata protagonista di tutte le grandi scelte di questi anni e perché si candida a ospitare nel 2025 la Ukraine Recovery Conference, una conferenza molto più grande di questa, per segnare la nostra volontà ad andare avanti su questo terreno".
"La soluzione al conflitto in Ucraina non può essere la resa di Kiev, "perché sarebbe ingiusto e costruirebbe un mondo dove il diritto del più forte vince sulla forza del diritto, un mondo che non conviene a nessuno" ha detto il presidente del Consiglio "Siamo convinti che alla pace si possa arrivare solamente quando la Russia cesserà le ostilità, quando cesserà gli attacchi agli obiettivi civili".
"Il primo ministro ucraino" ha aggiunto Meloni "ci ha ringraziato come Italia per i generatori di energia elettrica che abbiamo fornito, spiegando che hanno aiutato i civili ucraini a superare l'inverno. La Russia sta colpendo sistematicamente le infrastrutture civili e questo vuol dire cercare di piegare la popolazione al freddo". Come Italia, "continueremo a fornire tutto il sostegno necessario" all'Ucraina, "anche il sostegno al piano di pace in 10 punti presentato dal presidente Zelensky".
In videocollegamento con la conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina , il presidente Volodymyr Zelensky ha ricordato che "siamo tutti insieme nel nostro desiderio di libertà, di sicurezza, e benessere per i nostri genitori, i nostri figli, le nostre città. Di questo vi propongo di parlare", di cosa fare cioè per "dare più libertà e sicurezza ai nostri bambini e le nostre città". Esprimendo un ringraziamento all'Italia e alla premier Giorgia Meloni per il sostegno. "Cara Italia. Grazie per aver organizzato questa conferenza per sostenere e ricostruire l'Ucraina. So che i rappresentanti di tante imprese italiane mi ascoltano e vorrei parlare loro non soltanto come rappresentanti del business, ma come genitori, figli e figlie. Noi siamo tutti insieme nel desiderio della libertà, della sicurezza, del benessere per i nostri genitori, per i nostri figli, per le nostre città e per i nostri pasi. Di queste vi propongo di parlare e di come dare più libertà e sicurezza ai bambini, al popolo e alle città ucraine".
"Siamo ad un nuovo livello della partnership tra i nostri Paesi - ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal - La ricostruzione inizia adesso. Siamo uniti nella difesa e siamo uniti nella ricostruzione. Shmyhal ha ringraziato la presidente del Consiglio, le istituzioni e il popolo per il sostegno a 360 gradi. L'Italia - ha aggiunto - è stata chiave nel sostegno all'Ucraina per l'adesione dell'Ue, lo ricorderemo".
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ringrazia per "l'interesse dimostrato dalle imprese italiane è la notizia migliore che potessimo ricevere atterrando a Roma. Ringrazio le istituzioni e le aziende per essere al fianco dell'Ucraina e per un impegno di lunga durata. I contatti tra i nostri governi sono più dinamici che mai. Molti anni fa - ricorda - quando Odessa prosperava, c'erano molte persone che parlavano in italiano, c'era anche una segnaletica in italiano. I rapporti tra Italia e Ucraina erano stretti e non verranno più offuscati dal nostro vicino. Nei momenti più bui siete stati al nostro fianco".
Fonte ansa e varie agenzie