Ci prendiamo le nostre responsabilità". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa a Milano. "La Lega - ha aggiunto - ha sempre mantenuto gli impegni presi. È tempo che la buona politica ne risponda. Io non vedo l'ora che arrivi il 26 settembre". Per il leader della Lega, "avere due o tre nomi a rappresentare gli italiani prima del voto, secondo me, sarebbe utile per la scelta dei cittadini soprattutto in alcuni ministeri importanti, penso agli Esteri, all'Economia, alla Giustizia. Però giustamente prima bisogna vincere le elezioni. Anche perché c'è ancora molta gente che ancora non ha deciso".
"A me interessa poco stravincere e avere un milione di disoccupati in piazza il due novembre. Non è possibile, non è pensabile - ha aggiunto Salvini -. Mi interessa vincere e governare un Paese vivo, non un Paese in ginocchio", un Paese "che lavora e cresce, non che da qui ai prossimi mesi avrà milioni di disoccupati in più. Alcune riforme costano zero - ha spiegato - quota 41 costa 1 miliardo e 300 milioni e si recuperano facilmente dal risparmio dei furbetti del reddito di cittadinanza". Salvini ha incalzato ancora su un decreto Energia immediato: "trenta miliardi subito, altrimenti rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro: vorrei sapere dal governo e da Letta cosa ne pensano".
E da Milano arrivano le parole di Enrico Letta. "Cominciamo da Milano la rimonta che ci porterà ad arrivare al 25 settembre - ha detto, arrivando alla festa dell'Unita di Milano, il segretario del Pd, - e convincere gli italiani a cambiare i sondaggi e cambiare le previsioni che danno oggi il centrodestra vincente. Lo faremo innanzitutto con il voto dei giovani che hanno già dimostrato di essere favorevoli nei nostri confronti. E poi parleremo con gli indecisi, i tanti astensionisti che ci sono: sono convinto che li convinceremo con la bontà delle nostre proposte". Letta si è detto "fiero e orgoglioso" di aprire la campagna elettorale nel capoluogo lombardo.
Intanto Fabrizio Santori“ : La sentenza della Corte dei Conti che condanna l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato alla restituzione di 275.000 euro, in solido con altri, per ‘l’uso politico di denaro passato per la fondazione Italia-Amazzonia’ è il colpo finale ad un Pd che deve trovare la dignità di farsi da parte. Via D’Amato, via Zingaretti, si scollino dalla poltrona e si rendano conto che il Pd di Roma e del Lazio è allo sfascio. Da Lady Asl a Mister Amazzonia scandalo dopo scandalo, silenzio dopo silenzio, il gioco al massacro della salute, dell’intero sistema sanitario della Regione, dell’economia, dell’ambiente e del territorio è finito. Ambulanze rotte, pronto soccorso al disastro, pazienti in barella, topi nei reparti covid, peste suina, cinghiali a spasso davanti ai palazzi e ordinanze che sanciscono l’esecuzione sommaria di animali monitorati e sani. Zingaretti e il suo assessore si devono dimettere subito". Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale e candidato della Lega nel Collegio Lazio 1 Camera dei deputati alle elezioni politiche 2022.
Siamo a fianco degli assistenti scolastici con contratto di somministrazione scaduto, continua Fabrizio Santori, che scendono in piazza oggi per protestare contro il Campidoglio e le decisioni assunte in questi mesi sulla pelle di centinaia di lavoratori, mandati a casa senza alcuna speranza per il futuro e nel silenzio totale dei sindacati. Basta sfruttamento e precarietà. Servono maggiori garanzie a tutela del lavoro e della qualità dei servizi erogati per proteggere i lavoratori e gli utenti stessi, che rischiano di trovarsi davanti all’ennesimo flop dei servizi scolastici a partire dal trasporto per disabili. Diciamo no a questa sinistra pantomima del risparmio inutile sulla pelle degli altri: tutelare le famiglie, i lavoratori e le imprese è al centro del programma della Lega. La società Roma Multiservizi, per il 51% di Ama e dalla quale dipendono centinaia di lavoratori, durante l’era Gualtieri avrebbe prima assunto dei lavoratori a tempo indeterminato per poi mandare a casa oltre 300 addetti cui è scaduto il contratto dando incarico alle agenzie interinali di assumere personale nuovo nel rispetto della legge Di Maio. Così la società rinuncia a operatori già con esperienza, li abbandona ignorando oltretutto la già più volte denunciata carenza di personale. Questo è inaccettabile: potevano essere selezionati e assunti a tempo indeterminato, anche perché si tratta di lavoratori con famiglie a carico. Siamo fiduciosi che tale situazione sarà affrontata e risolta dai vertici della Multiservizi e di Ama”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale e candidato della Lega nel Collegio Lazio 1 Camera dei deputati alle elezioni politiche 2022 , che interviene stamattina alle 10 alla manifestazione organizzata dai lavoratori della Multiservizi sotto la sede della società, in via Tiburtina 1072 a Roma.
Fonti Ansa e On.Santori