Se occupazione oggi non ce n’è oppure risulta essere in calo, nelle cooperative, invece, è più probabile che possano registrarsi delle opportunità. Vale per i lavoratori che trovano risposte più facilmente nelle coop, quanto per le coop che, realisticamente, hanno bisogno di qualcuno che le assista e le accompagni per individuare il personale giusto nel ruolo che attualmente serve. E’ il messaggio forte, in un certo senso anche di speranza ai fini occupazionali, che è venuto fuori, venerdì scorso, durante la presentazione della nuova sinergia tra l’Unione Confcooperative di Ragusa e il consorzio Mestieri, lo strumento imprenditoriale che svolge servizi all’impiego nel quadro sia di processi di inclusione per lavoratori più deboli, che di servizi alle imprese e cooperative del territorio. Ad illustrare i termini dell’intesa il presidente provinciale Confcooperative Ragusa Gianni Gulino, il coordinatore regionale del consorzio, Aurelio Guccione, e il direttore dell’agenzia di Ragusa, Filippo Spadola. “Lo dice anche il ministro Giuliano Poletti – ha spiegato Gulino – uno dei pilastri per la nostra economia è diventato il mondo del no-profit dove non solo si mantengono i posti di lavoro già esistenti ma si punta a crearne degli altri. Grazie a questo ulteriore raccordo con il consorzio Mestieri cercheremo di favorire, in maniera ancora più intensa rispetto al passato, l’incontro tra domanda e offerta in particolari settori. In questa direzione, dunque, Confcooperative cercherà di svolgere un ruolo di primaria importanza”. Guccione ha illustrato le funzionalità del consorzio Mestieri. “Siamo – ha detto – un’agenzia di lavoro che si configura come consorzio di consorzi di cooperative sociali. La nostra attenzione particolare è rivolta all’inserimento lavorativo. Nell’incontro tra domanda e offerta mettiamo al centro il lavoratore, la persona, il soggetto svantaggiato. Facciamo della cooperazione il nostro punto di riferimento maggiore. Nell’ambito e nella prospettive delle politiche giovanili dell’immediato, se è vero, come è vero, che a giorni partirà il piano di garanzia giovani a livello nazionale, vogliamo svolgere un ruolo di primo piano. E ci siamo attivati anche con Confcooperative, che è la nostra casa comune, per portare avanti un percorso che speriamo, poi, possa essere ampliato anche nelle altre Unioni siciliane. Quello di Ragusa, dunque, è un progetto sperimentale che cercherà di fare da apripista rispetto ad altre realtà territoriali della nostra isola”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il direttore Spadola che ha chiarito come funzionerà il servizio. “Nei fatti – ha sottolineato – sarà attivato uno sportello nella sede Confcooperative di viale dei Platani 34/b (secondo piano) a Ragusa. In questa prima fase, una volta a settimana, i nostri esperti si rivolgeranno alle imprese associate a Confcooperative attraverso una serie di appuntamenti mirati in cui saranno illustrati i servizi del consorzio e soprattutto saranno valutate con la massima attenzione le opportunità lavorative che le stesse potranno offrire in cambio della possibilità di potere contare su qualificazione e formazione necessaria per migliorare il proprio rendimento. Successivamente, lo sportello, e lo comunicheremo a tempo debito, sarà attivo con orari specifici per dare a tutti, a chi ne ravvisi la necessità, di potere acquisire le informazioni utili per potere ottenere lavoro oppure per potere migliorare la propria impresa. Non dimentichiamo che il mondo della cooperazione viene definito anticiclico. Cioè che, in un periodo di crisi come quello attuale, il settore riesce a tenere e, in alcuni casi, a fare registrare performance interessanti. E noi facciamo affidamento anche su tale fattore affinché possano essere create nuove occasioni di lavoro”.