“La riforma del Catasto avrà conseguenze sulla tassazione immobiliare dei prossimi decenni. E’ per questo che la Confedilizia non si stancherà di operare, da un lato, per far sì che alcuni fondamentali principii stabiliti dalla legge delega vengano rispetttati nell’approvazione del decreto delegato in attesa di emanazione e, dall’altro, per lavorare in sede territoriale per la raccolta della documentazione necessaria ad interloquire con l’Agenzia delle entrate nell’ambito delle Commissioni censuarie locali. Solo attraverso un controllo rigoroso dell’operato del Governo e dell’Agenzia sarà possibile realizzare in concreto quell’equità che la stessa legge delega dichiara essere l’obiettivo principale della riforma”. Lo ha dichiarato il Presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, aprendo il Convegno “Il nuovo Catasto”, organizzato a Piacenza dalla Confederazione della proprietà immobiliare.
Al Convegno – che ha visto le relazioni del dott. Mario Cicala, Presidente Sezione tributaria Corte di Cassazione, del prof. ing. Antonio de Santis e dell’ing. Vincenzo Mele – sono intervenuti anche esponenti del Parlamento e del Governo. Il Presidente della Commissione Finanze della Camera, on. Daniele Capezzone, ha messo in guardia dal rischio che con il secondo decreto legislativo in materia di Catasto si verifichi quanto accaduto con il provvedimento relativo alle Commissioni censuarie, quando il Governo ha dovuto riscrivere molte parti del testo per evitare – sulla base dei pareri formulati dalle Camere – che venisse approvato un articolato non rispettoso dei principii affermati dalla legge delega. Dal canto suo, il sen. Federico Fornaro, membro della Commissione Finanze del Senato, ha rilevato che solo attraverso il confronto con le categorie sarà possibile ottenere risultati soddisfacenti.
Per il Governo, il Viceministro della Giustizia, on. Enrico Costa, ha detto “L’invarianza di gettito prevista dalla legge delega nella riforma del Catasto deve essere considerata a livello comunale: solo in tal modo essa potrà essere effettivamente controllabile”. “Ciò – ha proseguito il Viceministro – al fine di scongiurare il rischio di una lievitazione della tassazione, già gravosa, in un settore trainante dell’economia come quello immobiliare”.
Il Presidente della Sezione tributaria della Corte di Cassazione, dott. Mario Cicala, ha fatto un excursus sulla giurisprudenza degli ultimi anni in materia di Catasto, soffermandosi in particolare sulle sentenze conseguenti al contenzioso scaturito dall’attività di riclassamento degli immobili svolta dall’Agenzia delle entrate su richiesta di alcuni Comuni. In particolare, il Presidente Cicala ha sottolineato l’importanza di una rigorosa motivazione degli atti con i quali l’Agenzia modifica l’inquadramento catastale degli immobili, tale da consentire ai proprietari la verifica delle specifiche ragioni alla base dei nuovi classamenti. Una giurisprudenza, quella della Corte di Cassazione, ormai consolidata e che potrà costituire un punto di riferimento anche per il legislatore della riforma.